La legge di stabilità mette a rischio le aziende agricole

Forte preoccupazione degli agricoltori  per la legge di stabilità. In un grave momento di difficoltà economica, la possibilità che diverse forme di tassazione vadano a sommarsi mette a rischio numerose aziende agricole della provincia.

Per questo Confagricoltura chiede un confronto su tali problematiche.

In particolare, per la materia dei rifiuti l’associazione scende a difesa degli agricoltori: “non sembra ragionevole assimilare i rifiuti speciali prodotti da un’azienda agricola a quelli urbani”. La preoccupazione si estende anche alla possibilità di un ritorno dell’Imu sia sui fabbricati rurali che sui terreni.

Il direttore di Confagricoltura Frosinone Franco Baldassarra
Il direttore di Confagricoltura Frosinone Franco Baldassarra

L’incertezza in materia regna sovrana ed il rischio è di “ritrovarsi con una base imponibile oltremodo ampliata” arrivando così ad una pericolosa sovrapposizione di imposte sugli stessi beni. Il tutto, secondo Confagricoltura, non può tradursi in un “eccessivo e non tollerabile aggravio per le attività agricole”. Nel caso la tassazione sia misurata esclusivamente su basi territoriali è necessario introdurre dei correttivi. Insomma la legge di stabilità, così come è, minaccia la sopravvivenza di numerose aziende agricole.

Per questo, oltre alla disponibilità al confronto a livello nazionale, Confagricoltura chiama a raccolta tutti i sindaci della Ciociaria. Saranno loro infatti a stabilire le aliquote delle varie imposte e dovranno tener conto della diversità dei territori: Il reddito che può dare un vigneto a Piglio, per esempio, sicuramente non sarà uguale ad altre zone della Ciociaria. Lo stesso vale per qualsiasi altro tipo di coltura. Non tenerne conto significa mettere in ginocchio un settore già in forte crisi.

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Commenti: 1
  • #1

    un lettore (sabato, 16 novembre 2013 22:28)

    Con questi politi che ci ritroviamo altro che patto di stabilita', SI SALVI CHI PUO?