Murata in casa, protesta davanti al Tribunale

È dal 30 novembre che è in sciopero della fame ed ora ha iniziato anche quello della sete.

Si tratta della signora Mariana Caruso, una frusinate che 2006 non può più utilizzare il bagno e la cucina del suo appartamento dichiarati inabitabili dal comune.

Questo perché, lo stesso comune di Frosinone avrebbe concesso ad un altro condomino la possibilità di costruire nel cortile condominiale.

Questi avrebbe quindi realizzato un muro che ha di fatto chiuso le finestre della signora.

Mariana si ritrova quindi ad abitare in un appartamento i cui locali più importanti, cucina e bagno, risultano inabitabili, si perché secondo il comune lei vive all’interno di un abitazione senza i requisiti di igiene.

Inutile la sua opposizione all’epoca della concessione edilizia, ed inutili le sue denunce ora. Così, disperata, ha cominciato lo sciopero della fame e della sete.

Da due giorni è davanti ai cancelli del tribunale di Frosinone per chiedere che vengano rispettati i suoi diritti.

La signora Caruso, questa mattina è stata convocata dal capo di gabinetto della prefettura, il dottor Alascio al quale ha raccontato la sua storia. Dalla prefettura si sono impegnati a verificare quanto lei ha raccontato e si sono impegnati a trovare una soluzione con la promessa che la donna smetta la sua protesta. Mariana tuttavia non ne ha alcuna intenzione. Dopo anni in cui si sente vittima di soprusi ora vuole che qualcuno risolva il suo caso.

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Commenti: 6
  • #1

    un lettore (martedì, 03 dicembre 2013 20:12)

    Signora sono solidale con lei. Fa bene a protestare anche se sbaglia luogo , infatti io sarei andata al comune perche' loro devono risolverle il suo problema.Ma loro si preoccupano di mettere le casette per la citta in particolare modo in Piazza Vittorio Veneto non capisco il perche', Poi i problemi, li risolve Pantalone. Ma che dico forse Arlecchino farebbe di meglio, no la persona piu' adatta e' Pulcinella , Ecco Pulcinella con tutti i suoi segreti avrebbe avuto un cuore.

  • #2

    Agostina (martedì, 03 dicembre 2013 21:16)

    Caro lettore non so sei hai letto bene la data 2006 dal momento che sei loro amico dagli l indirizzo cosi' li va a cercare a casa sei proprio ridicolo

  • #3

    Gianluca (martedì, 03 dicembre 2013 22:28)

    Sono un pubblico ufficiale nel comune di Frosinone (il nome qui e'fittizio)...ho verificato personalmente la situazione della signora e non so come effettivamente siano state rilasciate concessioni e autorizzazioni Di vario tipo non rispettando alcun criterio inerente alla normativa 380/2001,basilare x costruire,sorvolando su ogni tipo di principio,di vivibilita',sorvegliabilita',conformita',difformita'....... E'stato tutto relazionato x iscritto e trasmesso a chi Di dovere x i dovuti provvedimenti ....sollecitato anche il settore Di appartenenza del sottoscritto,ma tutto chissa'xke fermo del tutto......e'proprio vero in Italia chi ha l'argent fa tutto cio ke gli pare xke tutti hanno sempre un proprio tornaconto!!! Mi spiace x la signora x il mio lavoro inutile al momento ma se avro'possibilita'di poter essere utile e poter dar seguito a cio ke e'stato gia fatto x cio ke mi concerne lo faro'xke tutti hanno una vita che va rispettata !!!

  • #4

    un lettore (martedì, 03 dicembre 2013 22:30)

    Carissima Agostina invece di criticare dillo al tuo Sindaco visto che ha vinto le elezioni tocca adesso a lui risolvere i problemi poi ho visto benissimo data 2006 . allora governava Marzi che non aveva la maggioranza e i tuoi amici del centro destra lo hanno appoggiato . Ricordati bene le cose prima di dire cavolate.

  • #5

    un lettore (mercoledì, 04 dicembre 2013 10:57)

    Conosco la vicenda , a Gianluca ( il pubblico ufficiale ) dico che non si è letto bene le carte o non le ha lette tutte ma solo le denunce della signora. Innanzi tutto la sig.ra ha ristrutturato senza titolo il suo appartamento e per questo ha subito un accertamento per violazione urbanistica da parte del Comune di Frosinone . In fase di accertamento però , è sfuggito il particolare che la sig.ra nel soggiorno , che è il luogo deputato alla vita sociale , aveva trasformato una finestra in porta finestra ed aveva realizzato un balcone; per cui il suo appartamento , finestrato su due lati, aveva guadagnato in valore ed in termini di luce ed aria del 50%. Il D.M. del 1975 stabilisce i requisiti minimi per l'agibilità per i bagni e le cucine , la sig.ra durante la ristrutturazione li ha ignorati nonostante era stato costruito nel cortile, con tutti i permessi, l'ascensore per l'eliminazione delle barriere architettoniche nel rispetto della legge n° 13/89 che stabilisce per gli edifici con più di tre livelli fuori terra l'adeguamento con l'impianto ascensore. Ciò è anche intuibile con lo spirito condominiale di solidarietà sociale nei confronti dei condomini più anziani che non possono più sostenere quattro rampe di scale e come diverse sentenze di Cassazione sanciscono . A onor del vero la sig.ra ha avviato 2 cause civili ( una in Cassazione perché la sentenza di appello ha stabilito che l'ascensore è legittimo ) e 5 denunce querele penali che stanno impegnando oltre il normale le strutture pubbliche con spreco di risorse per le svariate consulenze esterne a periti CTU.

  • #6

    leandro49 (venerdì, 06 dicembre 2013 14:01)

    Credo che questa signora tutta la verità non la vuole dire, dichiara solo quello che più gli compiace.
    Quando ha fatto qualche modifica a casa sua non ha chiesto il permesso dovuto e a chi di dovuto, ha fatto i suoi comodi e basta e vuole continuare a farli. Se gli hanno chiuso qualcosa penso che sia quello che ha fatto di proprio comodo ed in modo illecito.
    Quindi se vuole fare una dieta non lo deve dire a nessuno, la faccia a proprio modo e piacere tanto per consumarsi ci vuole tanto tempo.