In manette i rapinatori degli autogrill. Sequestrata refurtiva per 600 mila euro

Arrestati due latitanti albanesi sequestrando refurtiva per un valore di circa 600mila euro. Le indagini degli uomini della Sottosezione Polizia Stradale di Frosinone sono partite dal mese di giugno, "quando a distanza di pochi giorni -sottolinea una nota- si sono verificate due rapine in danno delle casseforti dell'impianto di erogazione carburanti Shell e degli autogrill ubicati all'interno dell'area di servizio La Macchia nel comune di Anagni (Fr)".

"Le indagini hanno consentito di individuare un gruppo di albanesi che in base ai primi accertamenti effettuati risultavano essere latitanti. Grazie a indagini tecniche e servizi di monitoraggio ed osservazione e' stata individuata l'abitazione nel comune di San Marcellino (Ce) che è risultata essere un vero e proprio 'covo' per l'occultamento della merce trafugata nel corso dei furti e delle rapine".

"Tenuto conto delle caratteristiche del territorio e della pericolosita' dei soggetti, anche in considerazione della concreta possibilita' che gli stessi potessero essere armati, veniva richiesto il concorso operativo di personale del Nocs. A seguito dell'irruzione -spiegano gli investigatori- due uomini che si trovavano all'interno dell'appartamento hanno tentato la fuga gettandosi dal terzo piano sopra una tettoia sottostante", ma sono stati arrestati. Bloccati ed arrestati, sono stati identificati per h.d., albanese di 25 anni, ricercato per furti e rapine in abitazione e d.y., albanese di 38 anni, ricercato per rapina in abitazione e sequestro di persona, entrambi latitanti. Denunciata a piede libero per ricettazione e favoreggamento k.r. una ventisettenne anch’essa albanese trovata all’interno della base logistica del gruppo criminale. Nel corso dell’operazione e’ stato sottoposto a sequestro un ingente quantitativo di refurtiva (denaro, argenteria, monili in oro, orologi) oltre a tre autovetture utilizzate dagli albanesi per i loro spostamenti sul territorio. venivano inoltre rinvenuti documenti falsi utilizzati da uno dei latitanti. I due arrestati sono stati condotti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, dopo che uno di loro era dovuto ricorrere alla cure dei sanitari a seguito della caduta durante il tentativo di fuga.

I Nocs, il corpo speciale della polizia e la refurtiva recuperata

Una cassaforte fatta saltare dalla banda

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Commenti: 2
  • #1

    giovanni (mercoledì, 04 dicembre 2013 12:44)

    Questo sito è bellissmo, grazie per l'informazione quotidiana!

  • #2

    RIBELLIAMOCI ! (giovedì, 05 dicembre 2013 11:55)

    Complimenti se non ci foste voi però la giustizia deve lasciarli in carcere e non liberarli o farli rientrare in Italia questi deliquenti che seminano terrore e la notte non fanno dormire noi cittadini spaventati da tutto quello che si vede e si ascolta !!!!