23enne disperso su Monte Cacume cerca aiuto col cellulare

Escursione solitaria per un 23enne su monte Cacume nel comune di Patrica.

 

Il ragazzo ha perso l’orientamento ed ha tentato di chiamare i soccorsi col suo cellulare ma il segnale si è più volte interrotto.

 

La questura di Frosinone ha quindi chiesto l’intervento del Soccorso alpino del Lazio che, grazie al nuovo sistema di localizzazione ‘SMS Locator’, è riuscito a ricavare l’esatta posizione del disperso.

 

Il 23enne è stato raggiunto dalle squadre del CNSAS Lazio alle ore 19.30 in un’area boschiva a circa 830 metri di quota. Il ragazzo è stato riaccompagnato a Patrica – in buone condizioni di salute - dove aveva lasciato l’automobile.

 

Poco prima i tecnici del soccorso alpino sono dovuti intervenire anche in provincia di Latina. Nella falesia di Scoglio dell’Araguna, a Bassiano (LT) un giovane climber è infatti precipitato procurandosi numerosi traumi e una profonda ferita lacero contusa. Si trovava lungo una via di arrampicata sportiva con alcuni amici, procedeva da capocordata, quando improvvisamente ha perso l’appiglio ed è caduto per oltre dieci metri mentre era nella parte superiore della falesia.

 

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è intervenuto alle ore 16.30, poco dopo l’incidente, allertato dai compagni di arrampicata del ragazzo. Sul posto si sono portati 13 tecnici del CNSAS Lazio: hanno prestato le prime cure al ferito, che è stato successivamente calato in barella per circa 50 metri lungo la parete, fino a raggiungere i piedi della formazione rocciosa.

 

E’ stato poi trasportato lungo il sentiero - mediante la tecnica della “barella portantina” - fino al raggiungere la strada sottostante distante diverse centinaia di metri, che collega Bassiano all’abbazia di Valvisciolo, fra Sermoneta, l'oasi di Ninfa e Latina Scalo. Il ferito, un 22enne residente ad Altamura (BA), è stato ricoverato all’ospedale di Latina.

Scrivi commento

Commenti: 4
  • #1

    un lettore (domenica, 12 gennaio 2014 23:03)

    Tutto Bene Quel Che Finisce Bene , Ringraziando sempre i Soccorsi Alpini e le Forze dell'Ordine.

  • #2

    leo (lunedì, 13 gennaio 2014 03:12)

    Sempre le stesse cose: a questi signori fargli pagare tutte le spese per l'intervento e metterle a conoscenza di tutti con nome e cognome in modo che lo tutti conoscano a cosa si va incontro in caso dovesse succedere.

  • #3

    lettore (lunedì, 13 gennaio 2014 16:09)

    Bravo l'ufficio stampa del Soccorso alpino, fanno tutto loro gli altri che intervengono si grattano le palle,scusate il termine. Mai una volta che leggo un comunicato del CNSAS con scritto veramente cosa è successo e chi ha partecipato alle ricerche.

  • #4

    Resp. CNSAS di Collepardo (martedì, 14 gennaio 2014 01:18)

    Risposta alla persona che si definisce "lettore".
    Se fa riferimento al ritrovamento del disperso nel comune di Patrica del 12 gennaio 2014, non mi sembra di aver visto e ne sentito su per la montagna di Cacume altri soccorritori che non erano del soccorso alpino. Forse lei, da casa pensava di essere un soccorritore stando davanti alla TV seduto in poltrona magari mangiando anche qualche cosa.
    In futuro, la prego se vuole esprimere giudizi negativi sul soccorso alpino, abbia gli attributi di presentarsi e non di scrivere semplicemente "lettore". Inoltre, le chiedo gentilmente di rispettare quelle persone che con sacrificio e umiltà, prestano la loro professionalità alpinistica a beneficio di quelle persone che si trovano in difficoltà.
    Pertanto come responsabile della stazione di soccorso alpino di Collepardo mi vedo costretto a difendere tutti gli operatori del soccorso alpino.
    Ringraziandola della stima nei nostri confronti le invio distinti saluti.