La Sangalli impugna la revoca dell’appalto

La ditta Giancarlo Sangalli&Co. ha impugnato davanti alla sezione distaccata di Latina del TAR di Roma la determinazione dirigenziale n. 3287/2013 con cui il Comune di Frosinone aveva deciso, a seguito dell’indagine giudiziaria portata avanti dalla Procura della Repubblica di Monza, di non confermare l’aggiudicazione provvisoria all’impresa Sangalli della gara di affidamento dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati, nettezza urbana ed affini per la durata di cinque anni. La decisione del dirigente era stata originata dalla richiesta avanzata dal sindaco Nicola Ottaviani di revocare l’aggiudicazione all’impresa lombarda, dopo l’attivazione dei sequestri e del relativo procedimento penale che aveva coinvolto, tra gli altri, i vertici dell’impresa Sangalli e l’ex assessore all’ambiente De Santis.

 

La ditta Sangalli, nel ricorso depositato, ha chiesto al TAR l’annullamento della determinazione dirigenziale ritenendo che l’indagine penale non ha coinvolto “alcun membro della commissione giudicatrice ovvero il rup (responsabile unico del procedimento), sicché non è dato comprendere come l’indagine de qua possa aver influito sulla sequenza procedimentale  in disamina, visto che da un punto di vista della regolarità delle operazioni di gara alcun profilo viene nemmeno adombrato nell’atto gravato e, vieppiù, alcuna irregolarità/inammissibilità è prospettata con riferimento all’offerta presentata” dalla Sangalli.

 

In altri termini,  il legale del  nuovo amministratore unico, nominato dall’azienda nella quale il socio di maggioranza è rappresentato dalla custodia giudiziaria, deduce nel ricorso che la gara si sarebbe svolta con regolarità e che quindi, l’impresa di Monza meriterebbe l’aggiudicazione  definitiva dell’appalto sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani. In particolare, si legge nel ricorso  di notifica al comune che “la comparazione fra il vecchio appalto (in atto nel 2005, cfr. ai numeri 6 e 7) e l’odierno, appalesa l’esistenza dei medesimi requisiti di partecipazione, laddove da un punto di vista gestionale oggi viene richiesta l’attivazione della raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio comunale”.

 

“La vicenda appare paradossale e quasi kafkiana - dichiara il sindaco Nicola Ottaviani – dopo aver letto il ricorso depositato dall’impresa. Dopo i provvedimenti dell’autorità giudiziaria ritenevo e ritengo ancora oggi doverosa la revoca dell’aggiudicazione dell’appalto. Rispetteremo comunque quelle che saranno le decisioni adottate dal Tar di Latina”.

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Commenti: 3
  • #1

    ? (sabato, 01 febbraio 2014 06:09)

    Roba da pazzi!
    Spero che ci siano presupposti tali da giustificare il comportamento del Comune verso la Sangalli! ... se no .... altri soldi!!!!!!!!
    Che mondo!

  • #2

    Da che parte sta?? (sabato, 01 febbraio 2014 14:05)

    Come si spiega l'atteggiamento così passivo del sindaco?Un principe del foro che riesce a far stare in libertà i peggio fuorilegge, assecondare una ditta che prende appalti (e che appalti x frosinone 26 milioni di euro) pagando mazzette, che gravano anche sui tributi,non impegna neanche un briciolo della sua bravura forense, è, per lo meno,curioso e degno di maggiori riflessioni da parte di tutti!!

  • #3

    un lettore (sabato, 01 febbraio 2014 22:47)

    Carissimi amici dobbiamo dire una cosa che come servizio la Sangalli e eccellente sia come smaltimento rifiuti e sia come pulizia delle strade , i loro dipendenti li conosco tutti grandi lavoratori. Il problema e' un altro perche' a noi con questa storia di tangenti il servizio ci costa di piu'. Perche' loro spendono e spandono e noi cittadini di Frosinone la prendiamo sempre in quel posto.............Siamo sempre noi ha pagare su tutte le cose che l'amministrazione comunale fa'. CI SIAMO ROTTI !!!!!!!!!