Un tavolo di lavoro per la Valle del Sacco

Un tavolo di lavoro che si occupi dei problemi ambientali della Valle del Sacco e proponga delle soluzioni concrete di bonifica.

Chiamate a far parte del tavolo operativo tutte le rappresentanze territoriali del mondo del lavoro, politiche, amministrazioni pubbliche delle aree interessate.

Questo lo scopo della riunione che si è tenuta presso la sede della Camera di Commercio.

L’idea del Presidente Cciaa, Pigliacelli, è quella di promuovere dal basso, cioè dal territorio, iniziative che abbiano efficacia in tempi accettabili, stante l’emergenza ambientale del Sacco in una fase di stallo sostanziale ormai da molto tempo.

“Questo territorio ha già dato prova di essere propositivo e efficace quando non si divide e proprio sulle complesse problematiche che investono la Valle del Sacco le azioni isolate dei tanti enti competenti non hanno ancora dato esiti concreti. Credo che la fase degli studi e delle analisi, che negli anni si sono accumulati, debba essere terminata e che si proceda alla fase operativa. Voglio sottolineare che il processo che vogliamo, partendo dalla iniziativa odierna con la formazione del tavolo di lavoro, debba essere considerata inclusiva, collaborativa, senza animare alcun sospetto egemonico o di esclusioni. Dobbiamo agire con lo spirito unitario che sappiamo alimentare. Abbiamo pensato, per esempio, a delle colture “no food” per la Valle del Sacco, dividendola in quattro aree che vadano dal nord del territorio interessato fino al Cassinate, perché deve essere chiaro che anche il sud della provincia di Frosinone, per effetto del trascinamento degli agenti inquinanti nel fiume, prima o poi ne sarà interessata. Pensiamo, prima di cercare le risorse necessarie, di dover mettere un punto fermo sulle iniziative da prendere, che possano essere messe in pratica in tempi accettabili.

In sintonia con al camera di commercio pure l’amministrazione provinciale di Frosinone il cui commissario Giuseppe Patrizi chiede “la collaborazione di tutti, in primis della Regione Lazio della quale vogliamo continuare ad essere degli interlocutori attivi e propositivi e anche dell’Università per affrontare velocemente dei primi, indispensabili, passi da compiere anche sotto il profilo della sperimentazione”.

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Commenti: 1
  • #1

    INDIGNATO (martedì, 11 marzo 2014 13:42)

    Vedo nella foto l'agronomo del comune di frosinone il raccomandato di bassolino ,il sig.Saracino.Per chi non lo conoscesse è tutto dire ....:CHI CONTROLLA I CONTROLLORI CHE ANDREBBERO CONTROLLATI???????