Ceccano. Tensione alle stelle tra le cooperative ed il personale addetto alle pulizie nelle scuole

Una convocazione urgente dei dirigenti scolastici del I° e II° istituto comprensivo e subito una lettera da inviare al Ministero per conoscere i termini della discussione in corso sul destino delle cooperative a livello nazionale.

 

Questo quanto deciso dal sindaco Manuela Maliziola, unitamente ai dirigenti degli uffici tecnici, a margine dell’incontro che nella tarda mattinata di oggi si è tenuto a palazzo comunale con i dipendenti delle cooperative che operano nelle scuole di Ceccano.

 

Si tratta di una vertenza che riguarda 50 lavoratori, ex LSU, dai cinquantacinque anni in su. Padri e madri di famiglia che improvvisamente si sono trovati davanti ad una drastica riduzione dell’orario di lavoro e conseguentemente dello stipendio. Stamattina una folta rappresentanza di lavoratori e lavoratrici è stata di nuovo ricevuta dal sindaco Maliziola dopo l’incontro della scorsa settimana nel quale il primo cittadino  ha ascoltato le loro istanze.

 

La cooperativa, cui fanno capo i dipendenti dal 2001, lamenta la mancata erogazione di fondi da parte del Ministero dove attualmente è in corso la discussione sul destino degli appalti nelle scuole pubbliche. In vista di questa situazione i vertici della cooperativa stessa avrebbero deciso di effettuare un taglio nelle ore di lavoro con conseguente e drastica riduzione dello stipendio da 800 euro ad una somma esigua che non raggiunge i 300 € al mese.  

 

Nel dettaglio è bene ricordare che i suddetti lavoratori, avvisati tramite telegramma sarebbero passati da 35 ore settimanali (part time) ad 11 ore e 45 minuti. In pratica giornalmente i dipendenti lavorerebbero per 2 ore e 15 minuti. Una situazione critica che tuttavia non deve ripercuotersi sugli utenti delle scuole.

 

"La vertenza di questi lavoratori è in una fase delicata – afferma il sindaco Maliziola - si tratta di persone che con un misero stipendio di 200 ore non possono vivere di certo. Di contro la riduzione delle ore di lavoro negli istituti scolastici implica un disservizio dal momento che con due ore a disposizione i lavoratori non riescono a garantire lo stesso servizio di un lavoro a tempo pieno. Una situazione da risolvere nell’interesse di tutti". Motivo per il quale il primo cittadino ha deciso di convocare i dirigenti scolastici in settimana e nel contempo scrivere una lettera urgente al Ministero per verificare come sta procedendo la discussione sul destino delle cooperative stesse.

 

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Commenti: 2
  • #1

    un lettore (lunedì, 17 marzo 2014 20:46)

    Le cooperative bisogna abolirle.

  • #2

    INDIGNATO (martedì, 18 marzo 2014 13:04)

    il senso cooperativo è che si lavora per la distribuzione,al netto delle spese,del guadagno!Condivisibile se,all'italiana,non fosse che i lavoratori li trattano con paghe da fame.servizi scadenti è dir poco.ed intrallazzi vari con agio solo per pochi pseudo "imprenditori",che stravolgendo quindi il senso cooperazione per non dover rispondere alle leggi,ad equitalia ,tribunali amministrativi,e quant'altro,cercano di speculare sui lavoratori con la complicità di appaltanti,il più delle volte pubblici, spesso corrotti se non collusi a mo di associazioni a delinquere!!come con l'acqua.Pur ammettendo che è pubblica giustificano i sopprusi del gestore col fatto che altrimenti bisognerebbe approvvigionarsene chissà presso quale sorgente o fonte,mentre se te la portano dentro casa questo ha un costo!Ma questo costo deve essere giusto,congruo,e senza fine di lucro con una proporzione sociale del costo.Invece anche qui non prevale l'interesse comune,ma spesso quello particolare di chi amministra e gestisce.IL POPOLO È AL PUNTO DI NON SOPPORTARE PIÙ TUTTO QUESTO E SI RIMETTONO ALLA MAGISTRATURA ED ALLE FORZE DELLO STATO AFFINCHÈ TUTTO CIÒ VENGA TUTELATO!!!