Zingaretti a Frosinone fa il bilancio di un anno di governo della regione Lazio

“Un anno fa, 12 mesi di fatti, per cambiare il Lazio”. Questo lo slogan che ha anticipato l’arrivo del presidente della regione Nicola Zingaretti a Frosinone. In una parola il “bilancio” di un anno di governo.

 

Zingaretti è giunto nel capoluogo accompagnato dai consiglieri ciociari della sua coalizione per comunicare  ai cittadini del Lazio l’operato della sua giunta.

 

I debiti della regione che hanno obbligato a tagliare. Tagli che però si sono sviluppati solo sulla spesa improduttiva. Mentre è stato rifinanziata la legge 46 a favore dell’indotto Fiat, è stato siglato l’accordo di programma per il rilancio dell’economia del territorio ciociaro.

 

Novità importanti riguardano la sanità: l’abolizione definitiva delle macro aree e l’invenzione delle case della salute, già inaugurata quella di Pontecorvo. Ma vediamo nel dettaglio il Zingaretti pensiero.


"Debito dimezzato. Da 12 a 6,5 miliardi di euro. Pendolarismo: noi quest’anno da maggio 2013 a settembre 2014 metteremo 26 nuovi  treni Rivalto da 1200 posti. I treni non arrivavano perché non venivano pagati i debiti. Siamo ossessionati dalla voglia di eliminare le disuguaglianze. Il Lazio che era la regione più indebitata ora ha la possibilità di tornare ad un bilancio attivo.

 

Pagamenti alle imprese. Siamo passati da 1000 giorni di tempo per pagare le imprese a 500. L’obiettivo è di arrivare a dicembre 2014 a 350 giorni e a dicembre del 2015 torniamo alla posizione corretta. C’è un’economia che torna normale. Tutto quello che risparmiamo va a finanziare la sanità della regione.

 

Tagli. Siamo la regione che in un anno ha fatto il più alto numero di tagli alla politica: 22 milioni sciogliendo le società regionali. Abbiamo istituito la Centrale unica degli acquisti. Stiamo pagando gli otto milioni di debiti fatti da altri ma non abbiamo chiesto un centesimo ai cittadini: semplicemente tagliando i costi della politica. 153 poltrone inutili eliminate. Abbiamo colpito tutti quei luoghi che hanno prodotto una casta che faceva impazzire le persone come i lavoratori della multiservizi perché non hanno i soldi e poi tenevano in piedi tutto un apparato di regime.

 

Non si vive di solo tagli. La cattiva spesa pubblica produce anche economica. Ci siamo accorti a maggio che c’erano centinaia di milioni di euro dell’Europa che stavano tornando indietro. Con 22 miliardi di euro di debiti  rimandavamo a Bruxelles centinaia di milioni di euro di fondi europei. Ora quei fondi stanno diventando bandi per il sostegno alla ricerca e alla università. Siamo passati da ultimi in Italia per l’utilizzo dei fondi europei ad essere la terza regione per la capacità di spesa dei fondi europei. Abbiamo impegnato anche 80 milioni di euro per i comuni del Lazio. Oggi siamo la prima regione che ha adottato la certificazione elettronica e quindi c’è la trasparenza: sappiamo a chi si danno i soldi. Da dicembre parte il sistema informatico unico: un solo sportello per cui chi deve fare impresa ha meno burocrazia e più certezza di pagamenti e meno tasse da pagare.

 

Leggi e Burocrazia. Avevamo 4 mila leggi regionali e tanti imprenditori non venivano più qui ad investire perché c’era la babele legislativa. 88 leggi regionali sull’urbanistica saranno cancellate. Leggi assolutamente inutili.

 

Siamo solo all’inizio. Dopo anni di blocco dei finanziamenti ai comuni in nove mesi abbiamo dato oltre 125 milioni di euro tra provincia e comuni. Abbiamo fatto partire i Patti sulle aree industriali di Anagni Fiuggi, e di  Cassino.

 

Sanità. Stiamo aggredendo il problema dei problemi: la sanità. In nove anni abbiamo perso otto mila unità di posti lavoro e non possiamo assumere perché c’è il blocco del turn over. Siamo ancora commissariati. Il nostro primo obiettivo strategico serio: nel 2016 il Lazio avrà i conti a posto per uscire dal commissariamento. Raggiungendo il livello zero del disavanzo ma senza tagliare i posti letto".

 

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Commenti: 4
  • #1

    roby (venerdì, 11 aprile 2014 19:47)

    E DE ANGELIS CHE C'ENTRA!!!!!!LUI MICA E' CONSIGLIERE REGIONALE.
    E POI A CHE GLI SERVE FARSI VEDERE SE VIENE MESSO AL N. 2, QUINDI ELEGGIBILE, DOPO VERDINI, ALLE PROSSIME EUROPEE????????? CHE SCHIFO, SENZA VERGOGNA PROPRIO!!!!!

  • #2

    Ignorante (venerdì, 11 aprile 2014 22:09)

    Alle europee non ci sono nominati ma votati per essere eletti bisogna prendere le preferenze in quattro regioni che sono Toscana UMbria Marche e LAzio. Si documenti prima di parlare se non vuole non voti DE angelis ma almeno scriva cose corrette

  • #3

    X ignorante (sabato, 12 aprile 2014 19:33)

    Ha mai provato ad informare qualcuno che forse in buona fede sbaglia senza dargli dell'ignorante?
    Provi a farlo e di una dimostrazione di umiltà e cordialità.
    Perché le dico questo? Perché qualcuno potrebbe darle del presuntuoso.
    Cordialmente ...

  • #4

    Roby (sabato, 12 aprile 2014 21:24)

    Confermo il Pd mette in lista Bettini n. 1 e De Angelis n. 2 entrambi già' eletti dopo metteranno 5 donne tanto per far vedere!!!! Gli ignoranti lasciamoli all'angolo!!!!!!