NUOVA TRUFFA SU CASSA INTEGRAZIONE. DENUNCIATE 135 PERSONE

Hanno truffato l’Ente di Previdenza utilizzando illecitamente 46 mila ore di cassa integrazione. A scoprire la truffa è stata la Guardia di Finanza di Sora al termine di una indagine di polizia giudiziaria nei confronti di una società operante nel settore della manutenzione stradale, avente sede nella città volsca.

 

Le indagini di polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cassino, hanno consentito di accertare che la società sorana, in conseguenza di una dichiarata sospensione dell’attività lavorativa, era stata autorizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali all’utilizzo della C.I.G.S. dal mese di Gennaio a quello di Marzo 2011, per un periodo di tredici settimane, relativamente al quale l’orario di lavoro dei 137 lavoratori alle dipendenze della stessa è stato ridotto da 40 a zero ore settimanali, per un numero complessivo di 71.240 ore.

 

Il controllo eseguito dai finanzieri di Sora, tuttavia, ha consentito di rilevare che la società, nonostante la dichiarata sospensione dell’attività lavorativa, nei mesi di gennaio, febbraio e marzo del 2011 – periodo oggetto di autorizzazione alla cassa integrazione - ha proseguito nell’esercizio della propria attività di impresa, effettuando lavori commissionati da società clienti presso vari cantieri della capitale.

 

In tale periodo, infatti, la società è risultata pienamente operante nell’esercizio della propria attività di impresa, come accertato dalle fatture emesse nei confronti dei clienti e, soprattutto, dalla documentazione relativa ai lavori eseguiti presso i cantieri, che ha consentito di determinare per ciascun lavoratore formalmente risultante in cassa integrazione, il cantiere di lavoro, il turno di lavoro, le ore lavorative, l’automezzo utilizzato per raggiungere il cantiere e la firma del capo cantiere e del responsabile del cantiere.

 

È stato così accertato che 130 lavoratori dipendenti della società sorana, nel 1° trimestre 2011, pur in C.I.G.S. a zero ore, sono stati impiegati dal datore di lavoro nell’ordinaria attività lavorativa per un totale di 46.000 ore, corrispondenti ad una integrazione salariale corrisposta dall’I.N.P.S. per 250.000,00 euro.

 

Al termine delle indagini i 5 responsabili della società e i 130 dipendenti della stessa sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Cassino per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato.

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Commenti: 1
  • #1

    solito (mercoledì, 23 aprile 2014 13:49)

    Siamo alle solite