Pazienti psichiatrici fanno i giardinieri all’ex manicomio di Ceccano

Un orto, curato dai pazienti psichiatrici, nei terreni abbandonati dell’ex manicomio di Ceccano. Questo l’obiettivo del progetto che è stato denominato “L’anello delle biodiversità”. Il progetto è del dipartimento salute mentale della Asl di Frosinone  ed è patrocinato dal comune di Ceccano.

 

Gli obiettivi in realtà sono molteplici e vanno da quello terapeutico a quello estetico, ecologico, produttivo, didattico.  La cornice teorica, è “l’agricoltura sociale”. Un numero crescente di esperienze si sta diffondendo in Italia, anche in ambito pubblico, e si sta riscoprendo l’antica funzione dell’agricoltura come strada nuova e nuovo paradigma d’intervento che crea sul territorio momenti di coesione e di inclusione sociale.

 

“Si intende aprire alla comunità lo spazio di una struttura per anni vissuta come segregante. Al fine di favorire l’integrazione tra i pazienti ed i cittadini. Un momento forte che sarà simboleggiato al momento dell’inaugurazione dalla rottura di un muro di cartone”. E’ quanto spiegano congiuntamente le referenti del progetto Franca Di Chiacchio e Marzia De Sanctis annunciando quella che sarà l’inaugurazione e la presentazione alla stampa del progetto il prossimo 6 Giugno.

 

Il paziente viene stimolato attraverso i sensi in un’attività che lo impegna fisicamente e mentalmente stimolando il senso di responsabilità, aumentando l’autostima. Il progetto tuttavia è aperto anche a persone anziane che soffrono di solitudine, a disoccupati e a quanti desiderino condividere la passione per la natura in un contesto di vera e propria socializzazione.

 

“L’Amministrazione di Ceccano – ha detto il sindaco Manuela Maliziola -è orgogliosa di patrocinare un cosi nobile progetto, come quello proposto dal dipartimento di salute mentale di Frosinone, che ha l’obiettivo di  coniugare l’aspetto sociale con quello ambientale e culturale nell’ottica dell’apertura alla comunità fabraterna di una struttura che da sempre è stata il fiore all’occhiello nel settore dell’assistenza psichiatrica “. Il progetto vede la collaborazione dei volontari delle associazioni, Zerotremilacento di Frosinone, il G.A.M e Orizzonti di Ceccano.

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Commenti: 2
  • #1

    un lettore (martedì, 29 aprile 2014 20:41)

    Ottima iniziativa complimenti Sindaco Maliziola

  • #2

    fausta (giovedì, 01 maggio 2014 07:16)

    ciao,senza polemica ,come nel mio stile,quando qualcosa non mi convince, per parlarne ci metto la faccia.....la ''malattia pschica''spaventa ancora oggi,lo stigma è pesante, i manicomi non sono mai stati aboliti nell' immaginario collettivo,vado a trovare mi nonno al reparto cardiologia,al reparto ortopedia, vado a trovare mio nonno al reparto malati terminali,ma dire vado da mio nonno paziente psichiatrico scende un velo di silenzio.La grandezza di questo progetto è che nasce una relazione diversa , che mette in relazione mondi finora non comunicanti,quest' esperienza non è aperta solo agli anziani , che soffrono di solitudine, ai disoccupati,ma a tutta la società,non a caso nelle esperienze analoghe sono protagonisti anche gli studenti, i giovani.Queste esperienze servono a scoprire che l' altro è parte integrante della società, non è un fenomeno da baraccone, la rottura del muro simbolico è la rottura delle barriere dei pregiudizi,dello stigma.La lettura dell' articolo mi ha lasciato un po' di vuoto,credo debba essere ampliato per sottolineare la grandezza di questa emozionante avventura.Sono altresì consapevole che ''lavorare'' su comunicati stampa,non è semplice e agevole.Ciao Fausta