20 milioni sequestrati alla camorra

20 milioni di euro. A tanto corrisponde il valore dei beni sequestrati a mafia e camorra nel corso dell’operazione portata avanti dalla guardia di finanza in collaborazione con la squadra mobile.

 

L’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli è partita questa mattina contemporaneamente in tutto il Lazio e  la Toscana ed ha per oggetto le società e i beni riconducibili ai soggetti che avevano acquisito il controllo di una società che gestiva la sala bingo di Ferentino, in Provincia di Frosinone, i quali erano collegati con la criminalità organizzata siciliana e campana.

 

Sono state individuate e sequestrate quote societarie, auto, immobili e conti correnti riferibili agli indagati, benchè intestati a persone di fiducia o società fiduciarie, per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro.

 

L’attività di Polizia e Guardia di Finanza di Frosinone, coordinata dalla D.D.A. di Napoli, prendeva avvio a seguito dell’operazione “game over”, dello scorso luglio, con la quale si era pervenuti all’arresto di 6 persone ed al sequestro di beni per oltre 60 milioni di euro, la quale aveva consentito di accertare l’infiltrazione degli interessi delle organizzazioni camorristiche e mafiose nel settore del gioco e delle scommesse e delle attività ad esso strumentali ed accessorie (turismo, di accoglienza, di convegnistica, ecc.).

 

L’infiltrazione della criminalità organizzata è stata posta in essere mediante l’abile e spregiudicata acquisizione, attraverso la fattiva opera di un commercialista ciociaro, di quote societarie di importanti aziende operanti nei predetti settori economici in ambito nazionale.

 

Le indagini hanno permesso di individuare il soggetto al quale venivano intestate le quote societarie da parte delle associazioni criminali nonché altri 6 soggetti che si sono resi 2 responsabili dei reati di reimpiego di proventi illeciti e di intestazione fittizia di beni, aggravati dal fine di agevolare le attività delle stesse organizzazioni mafiose.

 

I successivi accertamenti di Polizia e Guardia di Finanza di Frosinone hanno interessato anche i nuclei familiari degli indagati ed una rete di “prestanomi” appositamente costituita, riuscendo altresì ad individuare beni detenuti per il tramite di società fiduciarie.

 

I sequestri hanno riguardato 4 aziende con sede a Roma ed in Provincia di Firenze, nonché beni immobili, autovetture di lusso ed oltre 50 posizioni bancarie (conti correnti, libretti di deposito e cassette di sicurezza) ad esse riconducibili, per un valore di circa 20 milioni di euro.

 

L’attività congiunta della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato attraverso l’aggressione patrimoniale ha consentito il recupero di ingenti capitali da parte dello Stato con conseguente indebolimento e danno economico della criminalità organizzata e quindi del relativo potere di incisione nell’economia del Paese.

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Commenti: 7
  • #1

    banana republic (lunedì, 05 maggio 2014)

    com'é quel proverbio della testa del pesce?
    leggo sul "fatto quotidiano"...
    "«Ma a chi è venuta questa bella idea di portarci il bingo in casa?» si chiede Bernardo Iovene di Report. E si risponde: «Alla Lottomatica, che è la società che gestisce il gioco del lotto, vale a dire una multinazionale del gioco d’azzardo. E al signor Consoli». Iovene rivolge la domanda successiva al diretto interessato: «A chi avete proposto il bingo?». Consoli risponde: «Dunque, all’allora ministro delle Finanze, che era Vincenzo Visco, e all’allora direttore dei monopoli Vittorio Cutrupi». Il cronista incalza: «È successo che degli operatori privati propongono al governo D’Alema questa idea. E D’Alema vede la possibilità di fare entrare dei soldi nelle casse dello Stato. Intanto il signor Consoli, da esperto, pensa di formare, insieme all’ex ministro Scotti, una società di consulenza per le sale bingo». Consoli capisce l’aria che tira e gioca d’anticipo: «Lei mi sta chiedendo dei D’Alema boys e tutte queste cose qua? Questo vuole ottenere? Sì, io quando ero ragazzo ero iscritto al Partito comunista, della gioventù del Pci. Avevo conosciuto D’Alema; se poi lei mi chiede: “Ma l’ha aiutata D’Alema?”, io le rispondo: “Assolutamente no”. Credo che lui abbia saputo dai giornali che mi occupavo di queste cose» ".

  • #2

    banana republic bis (lunedì, 05 maggio 2014)

    Sequestrano beni alla camorra ed il mio gemello commenta D'Alema sul (Stra)Fatto Quotidian(o/amente). Che coincidenza (ma la notizia qual'é ?).

  • #3

    banana republic (lunedì, 05 maggio 2014 18:56)

    ti sembra normale che dei politici facciano leggi che legalizzano il gioco d'azzardo e poi diventano presidenti di società di consulenza in materia? i nomi vatteli a cercare...anche quelli delle società nello stesso civico della fondazione dei boys...
    il conflitto di interessi vale solo per il frodatore amico del latitante?

    leggo su repubblica...
    "MILANO - Per la Corte dei conti avrebbero dovuto pagare 2,5 miliardi di euro di multa, ma grazie alla cancellazione dell'Imu, lo Stato si accontenterà di incassarne solo un quarto, più o meno 600 milioni di euro. Si tratta di un vero e proprio condono che andrà a favorire i gestori del gioco d'azzardo in Italia, finiti tutti nel mirino della magistratura contabile perché tra il 2004 e il 2006 si erano dimenticati di collegare le slot machine dei bar al sistema informatico della Sogei, la società di Information and communication technology del ministero dell'Economia e delle Finanze.
    Ora il governo Letta e i partiti che lo sostengono, alla ricerca di fondi per mantenere le difficili e a volte insostenibili promesse economiche fatte in campagna elettorale, si accontenteranno di incassare subito il 25% di quella somma. A beneficiarne saranno i dieci gestori che erano stati incaricati dai Monopoli di Stato di mettere in rete le macchinette mangia soldi. Sono la Bplus, la Sisal Slot, la Cogetech, la Gamenet, la Snai, la Hbg, la Gmatica, la Cirsa Italia, la Codere e la Gtech. Molte di loro sono in mano a fondi di investimento con teste in Paesi offshore, altre hanno guai giudiziari, altre ancora hanno forti legami politi"

    ci sono anche notizie sul potere di queste lobbies che rimandano a responsabilità politiche del centro-dx...ma con il capo degli evasori in galera non fanno più notizia.
    se non vedi la coincidenza provo a farti un disegnino...

  • #4

    ale (lunedì, 05 maggio 2014 21:21)

    nessuno riesce a capire chi possa essere questo commercialista?????

  • #5

    Ora basta (lunedì, 05 maggio 2014 22:28)

    Silenzio.....

  • #6

    candy (martedì, 06 maggio 2014 07:16)

    Il commercialista e' Peppe o camorrista

  • #7

    !!! (martedì, 06 maggio 2014 16:53)

    Ma cosa ancora commentiamo ??? L'Italia è un paese che ogni giorno cade un pezzo ,ogni giorno sprofonda , ma con la politica che appoggia mafia e cammora come si fà ??? Ma avete letto nei tg di un Pg indatagato per corruzione ???? Le leggi tutelano i deliquenti la politica è corrotta per i propri interessi e la gente è distrutta da tutto questo io sono stanca di questo paese voi no ????
    Ma in che schifo viviamo ??? Ma come si fà a far crescere un figlio in un mondo cosi sporco senza più valori fatto di violenza fiisca e verbale , di deliquenza di nn valori come si fà ???? Noi esseri umani abbiamo perso la coscienza siamo spregiudicati per carriera e successo venderemo pure l'anima al diavolo ma dove si và cosi ???m Da nessuna parte !!!!! Qui bisogna iniziare a ragionare e capire che dobbiamo cambiare per prima noi per poi nn ascoltare e vedere più tutto questo fango !!!!