“Di tutte le attività infine dalle quali si ricava qualcosa, niente è migliore, niente più fecondo, niente più dolce, niente più degno dell'uomo libero dell'agricoltura.”

Marco Tullio Cicerone, la sapeva lunga anche in fatto di agricoltura. Non per niente i suoi concittadini di Arpino producono oli di alta qualità, tanto da organizzare un concorso tra tutti gli oli italiani per mettersi a confronto con questi.

Premio Olio terra di Cicerone nasce infatti da qui. Il confronto è sempre positivo, è il primo passo per migliorare una produzione già di per se ottima.

Ne sanno qualcosa gli assaggiatori professionisti che hanno fatto parte della giuria del concorso: Oli veramente di qualità provenienti da tutta Italia.

Nonostante ciò molti sono stati i premi vinti dai produttori locali.

Se vi capita di andare in giro nei ristoranti ciociari infatti chiedete di portarvi in tavola “Marina” cultivar, unica al mondo, prodotta solo nella zona della Valcomino, che ha vinto il terzo premio nella categoria dei fruttati medi. Nella stessa categoria è risultato invece primo tra gli oli del Lazio, concorso le cui fasi finali si sono svolte nella capitale.

Oppure provate ad assaggiare “Colli verolani”, un fruttato leggero prodotto da due simpatici e giovani ragazzi, due fratelli che hanno meno di 30 anni. A loro è andato il primo premio per la categoria Fruttato Leggero nel concorso arpinate.

Se invece cercate un fruttato intenso di alta qualità allora non potete che scegliere l’olio biologico Quattrociocchi, vincitore del primo premio con la monocultivar “moraiolo”. Non vi fermate al primo ristorante che trovate, perché l’olio è la base di tutti i piatti e quando è di alta qualità è davvero un piacere del palato e fa bene al vostro organismo: un antiossidante naturale.

Tornando al Premio "Olio Terra di Cicerone" 2014 non possiamo non menzionare anche altri oli, non ciociari, ma che hanno sorpreso piacevolmente la giuria: “Ortice Riserva”  del Frantoio Romano Alberto in provincia di Benevento, primo premio nella categoria fruttato medio. Di rilievo anche il sardo Paolo Demuru Sardegna D.O.P. (terzo nella categoria Intensi) o il calabrese Dolciterre  delle Sorelle Garzo (terzo nella categoria fruttato leggero) anche queste molto giovani, segno che l’agricoltura soprattutto quella di qualità sta passando di mano e sta per vivere una nuova giovinezza.

Ma il premio Olio terra di Cicerone ha avuto anche una sezione molto particolare: una giuria che ha esaminato le bottiglie e le etichette assegnando anche il premio “Visual Design”. Questo è stato  conferito ai produttori che sicuramente avranno più chance di altri nella commercializzazione dei loro prodotti grazie alla miglior cura del “packaging”.

Tutti coloro che sono intervenuti alla consegna dei riconoscimenti (sabato 9 maggio, presso l'Auditorium "P.Cossa" di Arpino) hanno potuto conoscere di persona i produttori ed assaggiare gli oli vincitori sui piatti preparati al momento.

Grande successo quindi della manifestazione che, ricordiamo, è organizzata dall’associazione culturale “Olivicoltori terra di Cicerone di Arpino”. Presente il suo presidente Antonio Sardellitti che ha premiato personalmente i vincitori. L’organizzazione della giuria e delle diverse fasi della selezione è stata curata invece dal capo Panel Mario Lecce. Presentatore della serata il giornalista Gianni Magni direttore del giornale on-line “Frosinone Web”.

Tra gli ospiti della serata anche il vice prefetto Ernesto Grossi, il sindaco di Arpino Renato Rea, il preside dell’istituto Tulliano di Arpino Michele Bove, per la camera di commercio il responsabile del settore qualità Giuseppe Valeri.