Posizionava massi sulle strade e poi si "godeva lo spettacolo" degli incidenti

Bloccato dai carabinieri proprio mentre stava posizionando una pietra di 40 chili su una strada statale. Di notte, poteva essere una strage. Si tratta di un 50enne originario di Frosinone ma residente in provincia di Benevento. L’uomo, ex manovratore delle ferrovie non era nuovo a questo tipo di attentati.

 

Tra le sue “vittime” c’è anche una famigliola di lecce che, rientrando dopo le vacanze pasquali aveva centrato con l’auto un enorme masso, posizionato di proposito al centro della carreggiata. Per fortuna, papà, mamma e due bambini  se la cavarono con alcune escoriazioni mentre la loro auto andò completamente distrutta.

 

Ed è solo una delle 12 “bravate” che vengono contestate al 50enne. Le indagini dei carabinieri sono partite dopo i numerosi episodi, che si sono verificati a partire da settembre 2013, quando ci sono stati i primi automobilisti coinvolti in sinistri stradali causati da enormi macigni di pietra, o massi in cemento, posizionati di notte in prossimità di curve ed al centro della strada.

 

Oltre una decina le vittime (per fortuna solo feriti) della follia dell’uomo. Questi, al termine del suo turno di lavoro di quattro giorni (è in servizio presso la stazione Roma Termini) ritornava dalla famiglia a Castelvenere. Prima di rincasare, però, collocava i grossi massi al centro della strada, per poi mettersi in disparte e “godersi lo spettacolo”.

 

Martedì notte, secondo un tragico copione già sperimentato, Tanzi si è accostato al margine della carreggiata e, accertatosi che non passasse nessuno, con estrema rapidità e freddezza ha collocato il masso, allontanandosi subito dopo. Ma i carabinieri erano lì ed hanno evitato la strage, arrestandolo e ricevendo  I complimenti dal 50enne.

 

È accusato di attentato alla sicurezza dei trasporti ed in attesa della formalizzazione di altri gravi reati, è stato ristretto agli arresti domiciliari.

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Commenti: 5
  • #1

    un cittadino (venerdì, 30 maggio 2014 10:56)

    Legarghi una pietra al collo e buttarlo da un punto molto alto. Per fargli dire cosa o fatto .sarai sempre un verme

  • #2

    Lorenzo (venerdì, 30 maggio 2014 16:06)

    Io lo farei lavorare con un palla al piede

  • #3

    un lettore (venerdì, 30 maggio 2014 20:04)

    Condivido quello affermato da un cittadino , ma purtroppo questo non avvera' mai allora cosa si dovrebbe fare oltre a riconoscerlo pazzo , mettetelo in gabbia e non cacciatelo piu' questo pezzo di me..... Speriamo che la Magistratura lo faccia. Comunque grazie mille all' Arma Dei Carabinieri sapete quanti incidenti avete evitato . Una cosa adesso a quel verme fateci pagare tutti gli incidenti da lui provocati.

  • #4

    blueyes (lunedì, 02 giugno 2014 12:28)

    La beffa sta che si trova agli arresti domiciliari e sicuramente tra pochi mesi ritornerà libero, come nulla fosse accaduto. Ovviamente,dal momento che è stato colto in fragrante, dovrà corrispondere parecchi Euri a quelle povere persone coinvolte in questo gioco di pura pazzia che quest'animale ha procurato. Posso immaginare solamente lo stato d'animo della sua famiglia e dei parenti.

  • #5

    Carmine (domenica, 08 giugno 2014 10:10)

    Congratulazione alle Forze di Polizia che la scoperto. Altro non vale la pena commentare perché non merita considerazione.