Un corteo per ricordare le Vittime della Guerra

Un lungo corteo celebrativo è sfilato questa mattina per le vie del centro storico di Frosinone. Si tratta della seconda delle tre giornate in memoria dei bombardamenti che colpirono la città e per ricordare e ringraziare le forze alleate che la liberarono dall’occupazione nazista.

 

Inglesi, americani, ma soprattutto canadesi, i primi ad entrare in città e ad annunciare che questa era ormai ridotta ad un cumulo di macerie. Frosinone infatti è tra i capoluoghi d’Italia che più degli altri subì la distruzione delle bombe: quasi l’85% degli edifici distrutti. Il corteo, aperto dalla banda militare della First Special Service Force, è partito da largo Sant’Antonio, ha attraversato Corso della Repubblica sino a Piazza della Libertà. Qui sono stati suonati gli inni nazionali di Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada ed Italia.

 

Il sindaco di Frosinone, il prefetto ed il commissario dell’amministrazione provinciale hanno deposto due corone d’alloro dedicate ai caduti italiani e stranieri. Poi la cerimonia si è spostata in Piazza Vittorio Veneto dove hanno preso la parola anche gli ospiti, l’ambasciatore Canadese Peter McGovern e l’addetto militare Colonnello Spike Hazleton; per l’ambasciata britannica, il Tenente Colonnello Mike Edwards, Ufficiale della Royal Air Force  (RAF)e l’addetto militare dell’ambasciata americana.


“L’emozione mi tocca da vicino e voglio ringraziare i nostri amici che sono venuti da lontano – ha detto il prefetto Emilia Zarrilli – sono i discendenti di quegli eroi che hanno perso la vita per noi”. “Senza di voi il nostro presente sarebbe stato impossibile” ha detto invece il sindaco Nicola Ottaviani ai soldati alleati. Era il 31 maggio 44 quando i soldati canadesi entrarono a Frosinone trovando la città distrutta. Il Canada subì numerose perdite: circa 6 mila i soldati che persero la vita in Italia, 20 mila i feriti. L’ufficiale della Raf ha ricordato invece come il nonno è stato ucciso nella battaglia di Montecassino. “Uno dei tantissimi eroi inglesi – ha detto - che persero la vita per la libertà. Nel regno unito quando ricordiamo quelli che hanno fatto il sacrificio estremo diciamo “At going down the sun and at morning we remember them”.

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Commenti: 4
  • #1

    ... (domenica, 01 giugno 2014 23:06)

    Fatemi capire????
    Festeggiano la liberazione e commemorano i 70 anni del bombardamento assieme agli stessi porci che hanno sganciato le bombe?

  • #2

    Mah! (lunedì, 02 giugno 2014 07:43)

    "Inglesi, americani, ma soprattutto canadesi", popoli "non europei" compresi gli inglesi che hanno avuto ed hanno sempre qualcosa da "ridire".
    Purtroppo la storia la scrive chi vince.
    Meno male che oggi c'è la grande "Europa"... con un particolare "potere" del popolo grande "sconfitto".
    Si commemori ciò che è accaduto 70 anni fa, ricordiamolo molto bene, guardando e riflettendo sulla attuale realtà che sarà la storia dei nostri figli e nipoti.

  • #3

    banana republic (lunedì, 02 giugno 2014 13:22)

    a proposito di carro dei vincitori trainato da porci ...e quelli che poi si sono alleati con quelli che li avevano sconfitti e mettevano bombe insieme ai mafiosi per paura del comunismo?

  • #4

    INDIGNATO (martedì, 03 giugno 2014 09:22)

    Onore ai defunti morti quasi inutilmente se questi governanti sono il risultato del loro sacrificio.Cerimonia attuale perchè svolta in una necropoli senza futuro con condanna in atto!!!