In carcere si gioca a Calcio

Una rappresentativa di detenuti del carcere di Frosinone affronterà domenica prossima quella del carcere di Rebibbia. Quest’ultima sarà composta anche da agenti di Polizia Penitenziaria e volontari. Ad allenare la squadra della Casa Circondariale di Frosinone c’è il Dott. Antonio Colasanti che con il suo lavoro è stato uno dei fautori di una gara densa di significato.

 

Questa iniziativa nasce infatti dall’impegno dell’Associazione Gruppo Idee e dell’Associazione Gianluca Serra, che da anni lavorano all’interno delle carceri promuovendo attività sportive e culturali.

 

Il Gruppo Idee ci tiene a sottolineare che l’iniziativa non vuole essere un incontro sporadico o un momento di solidarietà verso i detenuti limitato a questa giornata ma bensì il proseguimento di un progetto sportivo e sociale nato anni fa e che ha portato alla creazione di realtà sportive che hanno ottenuto riconoscimenti importanti da istituzioni quali il Coni e federazioni sportive come la FIDAL e la FIR.

 

Ne sono un esempio la squadra di rugby della Casa Circondariale di Frosinone “I Bisonti” e la squadra appunto di calcio “Nazionale Gruppo Idee – Rebibbia”. Questo progetto oggi sta continuando ad andare avanti e ha come obiettivo principale, aiutare il prossimo, perché uno dei principi fondamentali in cui crede Gruppo Idee è che solo aiutando chi ne ha bisogno si può pensare di aiutare se stessi.

 

In linea con questo principio sono tutte le partite disputate dalla Nazionale Gruppo Idee – Rebibbia, dalla prima contro la Nazionale Attori, a quella del 5 Giugno disputata all’interno della Casa Circondariale di Rebibbia Terza Casa, a quella appunto dell’8 Giugno presso la Casa Circondariale di Frosinone e a tutte le altre partite già in programma per i prossimo mesi. 

 

Oggi la Nazionale Gruppo Idee – Rebibbia, con la sua composizione variegata, sta portato un segno importante nell’ambito della promozione di attività comuni tra persone che vivono il carcere, dimostrando come il confronto, la solidarietà e il rispetto delle regole siano valori indiscutibili a prescindere dalla realtà che si vive.

 

Con questo spirito si scenderà sul campo della Casa Circondariale di Frosinone, per dare un calcio ai pregiudizi, per unire chi vive il carcere e chi non, sotto lo stesso valore della solidarietà e nel rispetto della dignità di tutti.

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Commenti: 1
  • #1

    un lettore (giovedì, 05 giugno 2014 21:06)

    Diciamo che lo Sport fa bene e tutti possono farlo senza discriminazione. Poi se e' il calcio ancora meglio.