SCOPERTA FRODE FISCALE PER OLTRE 34 MILIONI DI EURO. DENUNCIATE 8 PERSONE

Per tre anni ha frodato il fisco, sottraendo alla tassazione imponibili per oltre 34 milioni di euro: a scoprire la frode è stata la Brigata della Guardia di Finanza di Ceprano al termine di un’operazione di polizia tributaria nei confronti di una società di capitali operante nella provincia di Frosinone nel settore dell’installazione di impianti elettronici e fotovoltaici.

 

L’azienda ciociara, riconducibile ad un sessantenne residente a Piedimonte San Germano e già noto alle Fiamme Gialle per precedenti violazioni tributarie, aveva più volte spostato la propria base operativa dal cassinate all’area anagnina e, in ultimo, presso vari indirizzi della capitale, ed esercitava la propria attività di impresa senza dichiarare alcun reddito e senza versare le imposte allo Stato.

 

Inoltre, al fine di sfuggire alle responsabilità penali ed amministrative, il dominus della società aveva utilizzato vari prestanome che si alternavano nell’assunzione della carica di amministratore unico. Nel corso della verifica i Finanzieri hanno rilevato l’assenza di tutti i documenti contabili ed hanno eseguito indagini finanziarie e controlli per risalire al volume di affari della società verificata, accertando anche l’utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti emesse da imprese compiacenti nei confronti della società verificata.

 

In particolare, è stata quantificata una base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte sul reddito per un ammontare complessivo di oltre 32 milioni di euro e sono state rilevate violazioni all’imposta sul valore aggiunto per oltre 2 milioni di euro; a circa 2 milioni di euro, invece, ammontano le fatture false emesse da ben 3 società compiacenti nei confronti della società investigata.

 

L’attività ispettiva, inoltre, ha consentito di individuare ed attribuire le responsabilità penali della frode: oltre al dominus dell’azienda sono state denunciate 7 persone tra teste di legno ed amministratori di società terze per le fattispecie di occultamento delle scritture contabili, omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali, utilizzo ed emissione di fatture relative ad operazioni inesistenti. I fatti costituenti reato sono stati comunicati all’Autorità Giudiziaria di Frosinone

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Commenti: 3
  • #1

    banana republic (mercoledì, 11 giugno 2014 12:35)

    ma che gusto c'è fare i ricchi sulle macerie economiche che crea il malaffare?
    i colletti bianchi dicono: "le tasse sono alte perché la politica ci fa pagare la corruzione e l'inefficienza, giusto non pagarle"...
    ...però poi votano proprio quelli che gli fanno i condoni fiscali e edilizi...

    w la guardia di finanza!...e i generali in pensione, che se la godono senza fare politica o consulenze...

  • #2

    UN CITTADINO (mercoledì, 11 giugno 2014 21:04)

    PROPRIO QUESTA SERA IN TV ANNO DATO NOTIZIA CHE SONO STATI ARRESTATI DEI ( GRANDI PERSONAGGI DELLA FINANZA ) SIA IN SERVIZIO CHE IN PENSIONE !

  • #3

    banana republic (giovedì, 12 giugno 2014 00:26)

    @un_cittadino

    se condannati, sarebbe da chiedere indietro tutto l'importo del danno erariale, non solo le mazzette...
    e se ci sono state raccomandazioni politiche per occupare quei posti e funzioni è giusto che la responsabilità sia ripartita, attribuendo la più grande alla parte politica, per la sua natura elettiva.
    VeDrò in autunno come finirà il caso che vede chiamato in causa matteo renzi nel ruolo da lui coperto di presidente della pronvicia di firenze: "Un danno, secondo l’accusa, oscillante a seconda delle variabili considerate fra 288 mila e 816 mila euro".
    http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/03/14/news/danno-erariale-matteo-renzi-corte-dei-conti-1-1-1.157375