Veroli. Il sindaco scioglie la riserva sulle deleghe

Veroli. C'è voluto più di una settimana ma alla fine il sindaco Cretaro ha sciolto ogni riserva ed ogni suo dubbio (speriamo) ed ha assegnato le deleghe agli assessori già nominati nel primo consiglio comunale. Andiamo a scorrerle insieme.

Ad Alessandro Viglianti, già consigliere comunale uscente e capo gruppo pd con l’ex sindaco d’Onorio, va l’ambiente, nettezza urbana, l’igiene. A Luca Renzi (cognato di Marcello Pigliacelli pres. della Camera di Commercio) va, pensate un po’, il Commercio, l’artigianato e le politiche del lavoro.  

Cristina Verro, una delle due rappresentanti del gentil sesso, sarà il vice sindaco ed assessore al turismo, cultura e pubblica istruzione (è del ramo!) Ad Orlando Rotondi, che era già assessore ai lavori pubblici con D’Onorio vanno… i lavori pubblici, assetto ed uso del territorio edilizio e scolastico. L’altra donna Barbara Crescenzi (80 voti in campagna elettorale) sarà la reggente dell’assessorato servizi sociali, sport  e politiche giovanili.

Per il momento restano in mano del sindaco le deleghe al bilancio, urbanistica, al personale e alla sanità. Tutte deleghe importanti. Come mai? Non si fida dei suoi assessori? Preferisce tenerle per se? O le assegnerà a qualche consigliere che è rimasto all’asciutto di assessorato? Cretaro in verità aveva preannunciato che la sua amministrazione avrebbe partecipato tutta al governo della città, tuttavia le deleghe rimaste vacanti non sono certo di secondo piano. 

Forse il sindaco ha qualche difficoltà politica a far quadrare il cerchio della compagine che lo ha sostenuto alle elezioni. Appena insediati e ci sono già problemi a stare insieme? A tutte queste domande Simone Cretaro risponde che: “Il testo unico non consente assegnazioni ai consiglieri quindi un consigliere non può avere delega ad una materia specifica”. Questo significa che? “I Consiglieri  eserciteranno insieme a me e ad altri assessori alcune funzioni”. Ma a lei restano comunque deleghe importanti. “Nella scorsa legislatura c’erano sette assessori, oggi ve ne sono cinque. Non ho ritenuto di investire gli assessori di troppe responsabilità. In ogni caso le deleghe rimaste al sindaco non hanno una valenza amministrativa ma solo politica”.