Il TAR reintegra il “Bacino del Fiume Sacco” nel Sin (Sito di Interesse Nazionale)

Circa un anno e mezzo fa  (11 gennaio 2013) il Ministero dell’Ambiente ha declassato la valle del sacco, da sito idi interesse nazionale ( e quindi con tutti gli investimenti a livello nazionale previsti) a sito di interesse regionale.

 

Subito dopo quel decreto ci fu il ricorso al Tar Lazio che definisce  la decisione incoerente con la normativa pregressa specificando che il declassamento poggia su presupposti giuridici, oltre che fattuali, insostenibili.

 

Il ricorso n. 5277 presentato dalla Regione Lazio, cui sono intervenuti ad adiuvandum, per la parte relativa al SIN “Bacino del Fiume Sacco”, la Rete per la Tutela della Valle del Sacco e il sig. Giuseppe Faustini, ha consentito l’annullamento da parte del TAR della parte del Decreto riguardante il SIN in oggetto.

 

Ad essere reintegrato come SIN è dunque l’intero bacino imbrifero del fiume Sacco, che comprende non solo l’area emergenziale in ragione della contaminazione da beta-HCH, ma appunto l’intero bacino imbrifero, che si estende nelle Province di Frosinone e Roma, e in minima parte di Latina.

 

Soddisfazione viene espressa da Retuvasa: “La nostra soddisfazione per il debito reintegro della Valle del Sacco non può esimerci dall’osservare che si ripropone ora il problema della gestione di un SIN così esteso: saprà il Ministero dell’Ambiente, autore a giudizio del TAR di un atto giuridico «erroneo in radice», andare oltre a quanto poco prodotto in passato? Solo se la Regione Lazio, i sindaci del comprensorio, le associazioni ambientaliste e i cittadini che tanto si sono impegnati per la loro Valle parteciperanno al processo e si coordineranno in termini paritetici e fondati sul principio di sussidiarietà, la rinnovata gestione ministeriale potrà, in un’ottica di intervento anche europeo, produrre i frutti sperati”.

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Commenti: 1
  • #1

    Legambiente Frosinone (sabato, 19 luglio 2014 12:36)

    Era ora !
    Siamo contenti per questo primo passo.......ma ci sono ancora tante "cose da fare" per salvare questo Fiume.
    Plaudiamo al risultato sicuramente dovuto alla pressione che il comitato di cittadini eforze civili e' riuscita ad esprimere.