La Comunità islamica festeggia la fine del Ramadan insieme agli amici ciociari

Con la giornata di ieri è giunto a conclusione il Ramadan, il mese che la comunità musulmana dedica alla preghiera e al digiuno. La comunità di Frosinone, rappresentata dall’ Imam El Jaouzì Omar, ha voluto aprire le porte della propria moschea a quanti hanno voluto conoscere le tradizioni, gli usi ed i costumi islamici.

 

La moschea di via Maria ha quindi accolto alcuni consiglieri comunali (Massimo Calicchia e Andrea Turriziani), medici, avvocati, giornalisti; persino il responsabile della Caritas di Frosinone Marco Toti è stato presente per portare il saluto del vescovo di Frosinone ai fratelli Musulmani.

Il Ramadan rappresenta un periodo eccezionale dell’anno per i fedeli di religione islamica, la sua sacralità è fissata nel Corano. In questo periodo infatti il profeta Maometto avrebbe ricevuto una rivelazione dall’arcangelo Gabriele. Sono molti i punti di contatto tra le religioni monoteiste. Cristiani e Musulmani riconoscono infatti un solo Dio ed entrambi prendono spunto da un libro sacro, la Bibbia, o nel caso dell’islam dal Corano, dettato quest’ultimo direttamente da Allah a Maometto tramite l’arcangelo Gabriele.

 

Sono 11 mila gli extracomunitari presenti sul territorio della provincia di Frosinone. di questi all’incirca il 50% è di religione islamica e fanno Capo alle tre moschee presenti, oltre a Frosinone, a Cassino, e Sora. La moschea in realtà è un garage o un casa adibita alla preghiera, con i tappeti e le immagini sacre. Per entrarvi i visitatori debbono rispettare la tradizione di togliere le scarpe. Tutte le moschee sono orientate a sud, in direzione della Mecca ed è sempre in questa direzione che vengono rivolte le preghiere dei fedeli.

 

Gli uomini e le donne,  sono separati sia nella preghiera che in tutte le altre manifestazioni pubbliche. In occasione del “id al saghir” la festa che si tiene alla fine del ramadan le donne, col velo, pregano e consumano i pasti all’interno della moschea, mentre gli uomini fanno le stesse cose all’esterno.

 

Il digiuno (sawm) costituisce il quarto dei cinque pilastri dell’Islam. Il digiuno viene interrotto mangiando un dattero perché così faceva il profeta Maometto. Il significato spirituale del digiuno  è stato analizzato da molti teologi: insegna all’uomo l’autodisciplina, l’appartenenza ad una comunità, la pazienza e l’amore per Dio.

 

La cena alla fine del digiuno è invece sontuosa ed abbondante. I fedeli mangiano couscous di carne a base di ceci, zafferano, uvetta, zucchine e zucca, anticipato da un antipasto di pane azzimo, focacce, riso e spezzatino. Un magnifico thè alla menta ha poi fatto condividere a tutti i commensali l’amore per la buona cucina, dove tradizione musulmana e ciociara possono andare a braccetto usando carne e verdure locali cucinate in piatti di tradizione islamica. Un modo amichevole e ospitale per dare inizio ad una cordiale collaborazione tra religioni diverse.

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Commenti: 5
  • #1

    Cristiano (martedì, 29 luglio 2014 18:50)

    Una buona occasione per rafforzare gli scambi culturali con altri paesi. Perché non proporre anche a loro di partecipare anche alle nostre funzioni religiose in occasione di ricorrenze importanti come la Santa Pasqua, il Natale ecc. Accetteranno?

  • #2

    un lettore (martedì, 29 luglio 2014 19:06)

    Ottima iniziativa e' ora che le religioni si incontrano Bene Hanno fatto i Fratelli Musulmani ad invitare i nostri politici locali, perche' la convivenza tra popoli e' SACRA.

  • #3

    dheniparis@libero.it (mercoledì, 30 luglio 2014 21:52)

    Cari Amici,
    mi dispiace ma io non sono d'accordo su questo invito da parte dei facente parte della religione musulmana nei nostri confronti e vi spiego il motivo loro non possono essere ingannevoli con i popoli cristiani che accettiamo tutto e tutti nel nostro paese e cerchiamo in tutti i modi di convivere con loro e farli integrare, poi invece se noi cristiani andiamo nei loro paesi di origine se solo tentiamo di predicare la nostra religione ci uccidono, e non venitemi a dire dobbiamo essere noi fargli capire che siamo tutti fratelli, ricordate che questa gente per un'adulterio uccide una figlia una sorella o quant'altro. Che dimostrassero prima loro di essere rispettosi nei confronti di altre religioni e poi sicuramente possiamo anche entrare con piacere nei loro posti di culto.Non accetto politici opportunisti. Nel mondo siamo tantissimi e abbiamo idee e religioni differenti pero' tutti abbiamo bisogno di rispettarci uno con l'altro.

  • #4

    dheniparis@libero.it (mercoledì, 30 luglio 2014 22:03)

    Cari Amici
    dimenticavo una cosa: perche' se noi entriamo nei loro luoghi di culto per rispetto dobbiamo toglierci le scarpe e comunque essere consapevoli di adattarci alle loro usanze anche se per pochi minuti, e invece loro con modi a dir poco dittatoriali pretendono che quando i loro figli entrano nelle nostre scuole deve essere tolto il crocifisso? e non mi si venga a dire che non e' vero perche' giornalmente sentiamo le notizie in televisione e soprattutto vediamo sempre con immagini della televisione le stragi di cristiani che fanno in tanti paesi del mondo islamico. Io non sono contro nessuna religione e non dico io sono cristiano e gli altri non voglio che predichino il loro Dio, io semplicemente dico rispettiamoci tutti e ognuno predica il Dio che ama comunque dobbiamo essere tutti fratelli. Scusate ho voluto esprimere il mio pensiero anche se molti non lo condividono, ma ognuno in un pese libero puo' esprimere la propria opinione.

  • #5

    Per Dheni, Mauro (giovedì, 31 luglio 2014 17:57)

    Sei stato chiarissimo e concordo in tutto quello che hai detto e pensi, e forse anche molti politici la pensano come noi. Ma sai fare il politico e n'artra cosa, molti di questi fratelli musulmani votano, e sai quando servono i voti spesso molti si turano il naso.