Incidente in montagna. Interviene il soccorso alpino

Stava facendo trial con la sua moto nel territorio montano della località Pratiglio di Sant’Onofrio quando ha avuto un incidente. Si tratta di un 40enne di Fiuggi.

 

È stato il suo compagno motociclista a dare l’allarme col cellulare. La centrale del 118 ha girato immediatamente la richiesta di soccorso alle squadre del soccorso alpino.

 

Dopo un percorso sterrato di 11 chilometri il ferito è stato raggiunto. Intanto il mezzo del Soccorso Alpino ha preso a bordo nel comune di Guarcino anche un medico e un infermiere del 118, dirigendosi velocemente verso la zona dell’incidente. Contemporaneamente è stato anche attivato l’elicottero sanitario dell’ARES 118, “Pegaso 33”, di stanza a Viterbo con a bordo un tecnico di elisoccorso.

 

Quando è stato raggiunto il motociclista aveva numerosi traumi. Sono iniziate quindi le operazioni di stabilizzazione. Successivamente “Pegaso 33” ha sbarcato il tecnico di elisoccorso e il medico rianimatore: il ferito è stato posizionato su una speciale barella – con la collaborazione delle squadre di terra – verricellato sull’elicottero e trasportato all’ospedale, dove è giunto attorno alle 13.30.

 

--------

 

Ad Alvito invece un giovane ha avuto un incidente in bici. I sanitari del 118 hanno disposto il suo trasferimento in ospedale romano.

Il CNSAS si interroga sull’invio indiscriminato dell’elicottero del VVF sulla scena dell’incidente

Il Soccorso alpino fa rilevare lo spreco di soldi pubblici, soprattutto quando non vengono rispettate le normative in materia di soccorso.

 

"Da Rilevare che sulla scena dell’incidente, con le squadre di terra del Soccorso Alpino già sul posto, è stato inviato anche – non si sa da chi - un elicottero dei Vigili del Fuoco, non predisposto per interventi di tipo sanitario e senza personale sanitario a bordo.

 

Questo mentre il velivolo predisposto per le operazioni di soccorso sanitario, dotato di tutte le apparecchiature e di personale medico, era già in volo sulla zona del sinistro.

 

E’ importante ribadire che nel caso di persone ferite, tanto più politraumatizzate come in questo caso, gli unici interventi consentiti sono quelli effettuati da elicotteri sanitari con personale medico a bordo, come il caso di “Pegaso 33”, operante e pagato dalla sanità regionale proprio per questo.

 

L’invio indiscriminato sul posto di altri mezzi aerei concepiti per interventi di soccorso diversi, aggrava solo lo scenario d’intervento con – tra l’altro – costi ingiustificati sostenuti dall’intera cittadinanza".

Scrivi commento

Commenti: 68
  • #1

    Albertino (sabato, 30 agosto 2014 17:10)

    Pur essendo rammaricato per l'episodio increscioso e per il dolore del malcapitato e della sua famiglia, c'è da rilevare che queste attività pseudo-sportive vengono esercitate in dispregio della legislazione ambientale in contesti naturali in cui la flora e la fauna subiscono la violenza impunita di pochi sconsiderati, che oltre a ciò mettono a repentaglio la propria ed altrui incolumità.

  • #2

    Mario (sabato, 30 agosto 2014 19:51)

    Alberto pseudo sport e il tuo che ti permetti di giudicare gli altri mi dispiace per la persona ferita spero che guarirà presto e potrà subito riandare in moto.

  • #3

    MM (sabato, 30 agosto 2014 20:04)

    Mi chiedo come sia possibile scrivere certe cose nei confronti del servizio reso dai Vigili del Fuoco, tirando in ballo logiche di economicitá solo per difendere i propri privilegi. A chi scrive vorrei chiedere quanto costa il servizio di elisoccorso in regioni come Liguria e Sardegna rispetto alla regione Lazio.
    La realtá è che chi solleva queste polemiche contro i vvf è colui che si traveste da soccorritore solo per i propri interessi economici e non sa cosa sia l'anima del soccorso svolta senza necessità di conseguire un profitto e basata sulla cooperazione.

  • #4

    Roberto VV.F. (sabato, 30 agosto 2014 20:50)

    Condivido in pieno quanto detto da MM...
    e pensare che proprio in liguria questo servizio è stato affidato ai VV.F.
    e proprio per una questione di economia....
    Considerato che darlo ai "privati" sarebbe costato il triplo...!!!
    Quindi l'allegro burlone che accusa di sperpero di denaro pubblico è meglio che vada a scuola di matematica...!!!
    E' anche ovvio che chi ha pubblicato questo articolo non ha fatto altro che un copia/incolla di un comunicato stampa redatto da chi ha proprio "interessi economici" o anche SOLO manie di protagonismo ed alla ricerca di pubblicità...!!!
    Il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco è stato, è, e sarà ancora per moltissimo tempo l'organo principale DELLO STATO a cui è stato affidato il soccorso tecnico urgente.... Come purtroppo nel caso del malcapitato motociclista...
    ....... AMEN......!!!!!

  • #5

    Roberto VV.F. (sabato, 30 agosto 2014 20:53)

    p.s. invito i giornalisti ad informarsi prima di scivere o pubblicare qualsiasi cosa che venga inviato da "qualsiasi pinco pallino"

  • #6

    Roberto VV.F. (sabato, 30 agosto 2014 21:22)

    Rileggendo l'articolo noto inoltre che, oltre a chi l'ha pubblicato, chi l'ha scritto non sa nemmeno cosa dice...
    All'arrivo sul posto da terra del personale VV.F. insieme ai CC non vi era traccia di personale del Soccorso Alpino...
    e solo dopo che altri VV.F. (che tra l'altro sono operatori TPSS e BLSD quindi abilitati e certificati a prestare primo soccorso sanitario) scesi con l'ausilio del verricello dal proprio elicottero con barella mentre posizionavano il ferito sono giunti sul posto il Socc. Alp.
    Poi in seguito è stato verricellato un medico dall'elicottero 118 ed issato su velivolo 118 col ferito, e tutti i presenti sul posto hanno constatato che non sono riusciti a far entrare barella all'interno dell'elicottero, se non dopo essere atterrati per raggiungere lo scopo e quindi ripartire...
    Quindi chi si arroga i diritti del soccorso avrebbe fatto meglio a stare zitto e magari farsi un esamino di coscienza...

  • #7

    Salvatore (di nome e di fatto) (sabato, 30 agosto 2014 21:47)

    Chi parla di non rispetto della normativa in materia di soccorso dovrebbe prima conoscerla, i Vigili del Fuoco da che mondo è mondo fanno il Soccorso qualunque sia lo scenario.
    La salvaguardia della vita umana è sempre stato l'obiettivo principale del Vigile del Fuoco, mettendo a repentaglio anche la propria di vita.......
    Il soccorso Alpino ha il solo scopo di apparire in prima pagina, ma non è screditando una Istituzione come il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che potranno chiamarsi " SOCCORRITORI ".

  • #8

    Frosinone Web (sabato, 30 agosto 2014 21:53)

    Apprezziamo l'intervento di Salvatore, ma non quello di Roberto.

    Caro signor Roberto le spiego una cosa che dovrebbe essere ovvia ma evidentemente così non è. Il giornalista non può essere presente di persona in ogni luogo, soprattutto quando si tratta di zone impervie di montagna difficili da raggiungere anche dai soccorritori, i quali tra l’altro sono giunti in elicottero.
    Allora come fare per avere notizie? La nostra redazione ha telefonato ai vigili del fuoco, in primis, alla forestale, ai carabinieri, alla protezione civile e al soccorso alpino. Sa qual è stato il risultato?
    Che i vigili del fuoco non ci hanno detto un bel niente. Stessa cosa degli altri dai quali siamo riusciti a sapere solo qualche piccolo particolare. Mentre il soccorso alpino ha, bisogna dirlo, un ottimo ufficio stampa, strumento fondamentale per ogni amministrazione pubblica e non.
    Quindi se alla fine la versione che viene pubblicata è quella di un solo ente non se la deve prendere con i giornalisti ma proprio con i vigili del fuoco, corpo fondamentale per risolvere le emergenze, ma carente nel rilasciare informazioni alla stampa. Tant’è che molti giornalisti riescono a conoscere le notizie in tempo reale solo quando hanno qualche “amico” tra i vigili. Quando però gli “amici” non sono presenti all’intervento ci dobbiamo affidare alle notizie così come ci vengono raccontate da chi ha la cortesia di farlo.
    Quindi, come noi abbiamo massimo rispetto per il suo, di lavoro, sia così gentile di averne anche lei per il nostro che, le assicuro è tutt’altro che semplice.

  • #9

    clod (sabato, 30 agosto 2014 22:04)

    Sono d'accordo con tutto quello scritto da Roberto e MM ed aggiungo che il servizio di 118 regionale è attivo con tre elicotteri pagati dieci volte più del servizio di elisoccorso Vvf che rientra nelle spese stanziate per il soccorso vvf a carattere generale...mentre gli elicotteri del 118 non sono di stato ma bensì privati e l'elisoccorritore del soccorso alpino (volontario a pagamento) lavora con l'elicottero non in modo continuativo...In quel momento i VVf diventano essenziali......Chiedo al giornalista se non di parte ma neutrale di informarsi in modo più dettagliato invece di scrivere questi articoli...

  • #10

    Roberto VV.F. (sabato, 30 agosto 2014 22:37)

    Carissima Frosinone Web
    anche io nel passato vi ho fornito piu di qualcosa.....
    ma mai mi sarei sognato di fornirvi di semplici corbellerie (del tipo che vi ha fornito il fenomeno sopra)
    e che voi avete subito pubblicato senza nemmeno andare a verificare...
    Sarebbe stato come pubblicare "ma che cosa sono andati a fare i poliziotti su una rapina in banca???"
    Ma da quando il soccorso dei VV.F. è diventato sperpero di denaro pubblico...??????????
    Ma da quando i VV.F. non rispettano le normative in materia di soccorso...????

    invece di bacchettare me sarebbe più opportuno richiamare al telefono il tizio che vi ha fornito il comunicato stampa
    e fargli i complimenti per l'emerita figurina di escremento che vi han fatto fare...!!!
    AMEN...!!

  • #11

    clod (sabato, 30 agosto 2014 22:43)

    Salve a tutti del Frosinone web, io ho grande rispetto per i giornalisti ed il loro lavoro quando si dice di informarsi meglio almeno io non intendevo per l'articolo di cronaca e la ricostruzione dei fatti accaduti ma per l'articolo dove il cnsas volontari accusano i VVF dello stato a spese doppie e di rispetto di normative di soccorso... Ad oggi il corpo nazionale dei VVF di legge è l'organo di stato che effettua soccorso a carattere generale su tutto il territorio nazionale e ne ha competenza su tutti gli altri organi dello stato e su tutti gli enti volontari!!!Per quanto riguarda l'ufficio stampa nella logicità delle cose il soccorso alpino ha bisogno di pubblicizzare un prodotto che nelle more della spendig review potrebbe essere non più finanziato dallo stato.

  • #12

    Albi PS (domenica, 31 agosto 2014 00:09)

    No ma dico, stiamo scherzando vero? Scusate ma il compito del CNVVF qual è?
    Semmai lo sperpero di denaro è causato da altri fattori/associazioni/enti ecc, ecc. non di certo da un ente dello stato italiano.
    Spero che questa stimata testata giornalistica approfondisca l'argomento e pubblichi una notizia "veritiera"!
    Con stima al Cnvvf ed un buon lavoro da un poliziotto.

  • #13

    Frosinone Web (domenica, 31 agosto 2014 00:17)

    Finiamola con le polemiche. E con le critiche. Non bacchettiamo nessuno ma neppure stiamo qui per essere bacchettati. La seconda parte dell'articolo, come potete vedere è tra virgolette, ciò significa che è quello che dicono dal soccorso alpino. Se non corrisponde a verità inviateci un documento ufficale e volentieri pubblicheremo la posizione dei vigili del fuoco. Questo però non è proprio il momento di Polemizzare. I Vigili del fuoco sono in lutto ed anche noi ci uniamo al dolore del comandante provinciale che ha appena perso un figlio in un incidente stradale. Condoglianze dalla redazione.

  • #14

    Ale (domenica, 31 agosto 2014 00:58)

    É stato inviato sul posto non si sa da chi l'elicottero dei VVF? Ma stiamo scherzando?
    Articolo pressoché ridicolo.
    Un vostro lettore.

  • #15

    Danilo Valloni (domenica, 31 agosto 2014 02:59)

    Facciamo chiarezza una volta per tutte? Siii? Bene: Quello che è accaduto oggi tra il CNSAS e il CNVVF, oggetto di contenzioso in questo sito web, cari Signori mie non è che la punta dell'iceberg.... non a caso se si potessero mettere insieme tutte le notizie web degli ultimi 5 anni inerenti questa ASSURDA DICOTOMIA tra un Ente dello Stato e i Volontari Civili del Soccorso Alpino, ci sarebbe da inorridire. L'unica soluzione logica in pieni tagli di spesa in una Nazione moderna dovrebbe essere quella di far passare gli operatori Volontari Civili del CNSAS sotto il controllo del CNVVF quali Volontari Vigili del Fuoco, allora sì che avremo un sistema che funziona con una unica testa pensante ed una totale copertura del suolo nazionale..... Purtroppo questo non accadrà mai e sappiamo tutti anche il perché, in fondo basta vedere cosa sta succedendo sempre tra il CNVVF e i Volontari Civili delle Associazioni Onlus o Comunali di Protezione Civile!! Ennesima DICOTOMIA di stampo tutto italiano con un aggravio di spesa onerosissimo a discapito dei Vigili del Fuoco, i quali vedono indirettamente assottiglia sempre di più il loro bagget mentre lo Stato, le Regioni e i Comuni SPENDONO UN MARE DI RISORSE per istituire un sistema emergenziale, quando bastava tenere alto il livello operativo del CNVVF invece di inventarsi dal nulla questa ennesima DICOTOMIA............ UN SALUTO

  • #16

    Mah! (domenica, 31 agosto 2014 07:52)

    Concordo con quanto riferito dalla redazione in merito alle notizie, che a volte vengono riferite senza una diretta verifica in loco; d'altra parte non condivido la pubblicazione di articoli che possano in qualche modo provocare il risentimento di chi in ogni occasione da il massimo di se.
    Voglio anche ricordare l'art. del 05 u.s.:
    """Coltivatore "anomalo" denunciato dai carabinieri""", che come già precedentemente detto, meritava a mio avviso un "Ritocco", da parte della Redazione.

  • #17

    Luigi (domenica, 31 agosto 2014 08:18)

    Caro Frosinone web io posso capire il vostro punto di viste della "notizia a tutti i costi" però in quanto organo di stampa e di informazione una vostra imparzialità sarebbe la cosa più giusta e quindi avere un minimo di riscontro dalla fonte che Vi fornisce informazioni potrebbe evitare di far nascere polemiche anche perché la frase " e l unico che ci ha risposto e quindi è l unica fonte che abbiamo" nn mi sembra il massimo delle giustificazioni!
    Io sono il classico contribuente e sentirti dire che un organizzazione privata sonvenzionata da soldi pubblici sia una soluzione di risparmio rispetto ad un corpo statale mi fa rabbrividire

  • #18

    Fra (domenica, 31 agosto 2014 08:55)

    frosinoneweb fai firmare i tuoi articoli!

  • #19

    io c'ero (domenica, 31 agosto 2014 12:11)

    Dai commenti letti finora si capisce solo che c'è profonda ignoranza sull'argomento. Se lo stato si fosse dimostrato in grado di garantire un sistema di urgenza emergenza al passo coi tempi non ci sarebbe stato bisogno di chiedere il concorso dei privati. I quali hanno una sfilza di obblighi ai quali attenersi (normative europee) tranquillamente bypassate dagli statali che si autocertificano come gli pare e piace senza rendere conto a nessuno, in barba al popolo bue. Difatti la loro capacità operativa è indietro di 20, 30 anni. In compenso hanno i sindacati. Lo stesso stato ha affidato ad una organizzazione senza scopo di lucro il compito di portare soccorso in montagna, grotta, terreno impervio in genere. Non avendo dipendenti, e quindi neanche sindacati o posti pubblici da barattare tra politici e burocrati di ogni risma, sono concentrati sul continuo miglioramento delle proprie capacità operative, secondo standard estremamente severi. Lasciateli fare. E lasciate liberi i pompieri di andare a spegnere incendi, non a spasso per boschi dove non servono.

  • #20

    Alvaro VV. F. (domenica, 31 agosto 2014 17:41)

    Non vedo il motivo di fare polemica e parlare di spreco di denaro pubblico quando c'è in gioco la vita di qualcuno. In questi casi di fronte ad un intervento del genere c'è sempre il fattore dell'imprevedibilitá, quindi non vedo il motivo di lamentarsi, dal momento che l'azione congiunta di tre enti ha portato ad un esito positivo,
    un salvataggio che poteva risultare ancora più ostico. Il nostro lavoro SALVA VITE, quindi penso che gli enti che intervengono non sono mai troppi, e lo spreco di denaro pubblico va sicuramente ricercato altrove! Invito inoltre "colui che c'era" ad evitare certe affermazioni, soprattutto se non è un addetto ai lavori. inoltre vorrei scusarmi con "frosinone web" se non diamo notizie abbastanza in fretta, ma purtroppo da anni e anni abbiamo sempre dato la priorità al soccorso tecnico urgente, trascurando la diffusione delle notizie. Evidentemente gli "altri" hanno tempo per dedicarsi alle pubbliche relazioni!

  • #21

    Francini Riccardo vvf (domenica, 31 agosto 2014 17:41)

    Vorrei rispondere al sig."IO C'ERO"
    Ma partiamo dall' inizio....
    E' vero che i vvf ,come la polizia e i carabinieri,non rilasciano mai notizie in merito agli interventi
    Perché non possiamo rilasciare interviste o notizie previa autorizzazione!!!
    Caro "io c'ero" quali sarebbero le regole che noi bypassiamo.....la legge 81???
    quella a cui i volontari non debbono attenersi???
    Gli accordi non scritti ,ma rigorosamente nascosti,con il corpo forestale e altri enti dello stato che mettono a disposizione gli elicotteri pur sapendo che a bordo può operare solo personale dello stesso ente e non volontario ad eccezione dei medici!!!!!!
    Quali altre regole abbiamo bypassato ?
    Forse le varie responsabilità civili e penali a cui andiamo incontro ogni volta che usciamo per un qualsiasi intervento ????
    oppure le visite mediche a cui vengono sottoposti gli operatori saf ,dove basta un po di congiuntivite per essere messo ai box!!!
    dove sono i volontari che devono operare in zone impervie quando oltre alle persone sono coinvolte anche automezzi ,treni aerei e mettiamoci anche qualche sostanza pericolosa,allora i confini delle zone si spostano rapidamente e i nostri elicotteri sono adibiti al soccorso e i nostri uomini sono gli unici che possono intervenire .......
    Caro "io c'ero" i vigili del fuoco operarano OVUNQUE perché è il nostro compito istituzionale,non facciamo distinzione tra zona impervia ,collinare o urbana,tra incendio o incidente se c'è qualcuno che ha bisogno di aiuto!!!!!!!

  • #22

    Valerio (domenica, 31 agosto 2014 17:58)

    Articolo vergognoso.ricordate la differenza tra "volontari pagati dalle amministrazioni regionali TRAMITE COSTOSE CONVENZIONI" e Vigili del Fuoco.Le virgolette le mette la gente che legge.Non voi.SCANDALOSI.

  • #23

    io c'ero (lunedì, 01 settembre 2014 14:28)

    Ma quando mai? Non serve scendere centinaia di metri in grotta o salire su pareti magari ghiacciate a fare soccorso per non trovare nemmeno l'ombre di un pompiere. Basta molto meno. Si vede che il tanto sbandierato ''OVUNQUE'' ha ampi margini di discrezionalità. Del resto basta leggere i comunicati sindacali di rivendicazione dell' ''esclusiva titolarita' del soccorso'': spariscono con il crescere delle difficolta' tecniche in ambiebte impervio. Evidentemente gli autori sono compiaciuti del fatto che in certe situazioni a rischiare l'osso del collo ci vada qualcun'altro. Fate bene a concentrarvi sull'antincendio, l'NBCR, l'incidentistica stradale, ma non v'allargate in zone ''fuori porta'' delle quali manco sapete l'esistenza. Quanto ai costi, al prezzo delle ''costose convenzioni'' la burocrazia statale ci può ricavare molto poco, magari qualche posto da funzionario, ma non di sicuro la capacità di salvare diverse migliaia di vite umane, queste si, dovunque non arrivano i pompieri.

  • #24

    Montag (lunedì, 01 settembre 2014 16:29)

    IIo c'ero....Sì ma dove ? Smettetela di gonfiarvi il petto con aria viziata . Il CNSAS non esiste in buona parte del nostro paese . ha tempi di intervento biblici . Il personale è costituito in massima parte da volenterosi appassionati di montagna . ma quando ne hai bisogno dove sono ? O a bordo dell'elicottero del 118 (che per farli intervenire deve sospendere la sua missione di soccorso per dedocarsi a quella CNSAS) oppure a casa o al lavoro , magari in zone cittadine o ben distanti dalle aree montuose . Ben venga il volontariato . Quando sa stare al suo posto . Ma quando qualcuno comincia a volere essere la prima donna sulla pelle dei malcapitati questo ci deve fare riflettere sull'utilità di un certo associazionismo nel nostro paese .

  • #25

    Riccardo Vf (martedì, 02 settembre 2014 12:20)

    Buon giorno,mi presento sono Riccardo cugino della persona che ha fatto l'incidente e nonchè vigile del fuoco.mio cugino fortunatamente sta meglio,magari un pò di imprudenza ha causato ciò però questo non è il punto del mio discorso,leggendo i commenti ho notato tanta ma proprio tanta impreparazione al discorso,certo è facile scrivere due righe dietro ad un computer senza nemmeno sapere cosa è successo.Se facciamo una colpa ad un equipaggio di vf intervenuti con un elicottero su un possibile grave incidente vuol dire che non avete capito niente.In questo periodo in ITALIA sta succedendo una cosa brutta.I vari enti di soccorso non parlano più fra di loro,questo da mio parere avviene solo ed esclusivamente per smania di protagonismo,una sorta di gara a chi fa il salvataggio migliore e a chi riesce ad andare in prima pagina sui giornali,questa è una "gara" che va a discapito del cittadino.Noi vf se non allertati dal118 non ci muoviamo.Noi vf non abbiamo tempo da perdere a contattare le varie testate giornalistiche,non vogliamo nemmeno queste fantomatiche pubblicità da prima pagina!!!a noi piace lavorare e salvare e non metterci in mostra davanti agli obbiettivi,noi siamo fieri quando un cittadino ci ringrazia per l'aiuto.Non potendo giudicare l'accaduto (non ero fra i soccorritori intervenuti) e non ero nemmeno in quella regione non giudico l'articolo sull'accaduto ma l'unica cosa che posso giudicare è che se un elicottero vf è stato richiesto sul luogo dell'accaduto forse era necessario,e per quanto ne so io il personale di volo è preparato al primo soccorso,all'uso del DAE,quindi quell'affermazione che sull'elicottero non c'era personale sanitario la reputo errata.Mi scuso per eventuali errori d'importazione del discorso.Cordiali Saluti Fumenti Riccardo.

  • #26

    io c'ero (martedì, 02 settembre 2014 16:11)

    Riccardo, per cortesia: è errato ritenere che un corso bls o tutt'al più blsd -ormai li fanno fare anche i bidelli- possa sostituire una equipe medico rianimatore+infermiere di area critica (+ tecnico di elisoccorso per la loro movimentazione su qualsiasi terreno, neve e ghiaccio compresi). Sul trauma il dae non serve proprio a niente. Auguri a suo cugino.

  • #27

    luigi vf (martedì, 02 settembre 2014 16:31)

    Ho molto esitato ad aggiungere qualcosa circa l'evento già ampiamente commentato. Noto che prevalentemente i commenti sono dei miei colleghi che sostanzialmente manifestano lamentele e puntualizzano concetti che in realtà non avranno mai il giusto riscntro, neanche stavolta purtroppo. E la colpa è da ricercare proprio in quel malcelato malcontento che esercitiamo nei confronti di chi opera "in nostra assenza" o peggio per non riconosciuta "necessità mediatica". Per correttezza di informazione, essendo lo scrivente un operatore SAF 2B, nonchè referente regionale della formazione sanitaria dei VVF, con appena 32 di servizio, puntualizzo a mia volta quanto l'elicottero dei VVf che 365 giorni anno è presente per "operazioni di soccorso" ha al suo interno un equipaggio così composto: due piloti di elevata esperienza aeronautica e procedure di soccorso aereo, un tecnico di bordo con elevata esperienza nella gestione delle manovre aereonautiche, compreso l'utilizzo delle più complesse manovre al verricello e due operatori SAF 2B o all'occorrenza due operatori Sommozzatori. Ciò rappresentato per confermare quanto l'invio sul posto di un equipaggio così altamente "qualificato" (non auto referenziato), garantisce e ribadisco GARANTISCE: a) il tempestivo raggiungimento di qualsiasi sito della regione, b) la stabilizzazione, la movimentazione e e l'immobilizzazione del traumatizzato secondo procedure IRC-PHTC con presidi già immediatamente disponibili quali collari cervicali, corsetto estricatore, steccobende di immobilizzazione arti, barella mod. Kong Everest per il recupero con verricello, zaino sanitario per la corretta esecuzione della valutazione primaria ABCDE e, non ultimo, defibrillatore semiautomatico. All'interno dello stesso trovano posto un divaricatore-cesoia manuale, braghe di salvataggio per il recupero multiplo di persone e, mi spiace per gli altri una "invidiabile" esperienza sulla "valutazione dei rischi" e DPI di protezione per ogni tipo di esposizione. Già perchè la differenza tra un "professionista " ed un lodevole operatore "volontario", consiste proprio nella illimitata attenzione all'esposizione del "soccorritore" prima di provvedere a soccorrere, come peraltro ben si insegna nei corsi di qualunque natura e genere, sanitario o altro!!!! Ma il rovescio della medaglia però c'è e non si può nascondere!!! La nostra amministrazione che si dimostra così puntuale nel dotarci della necessaria formazione, della rigorosa tutela al mantenimento fisico e sanitario, di forniture adeguate all'esposizione ai rischi d'intervento, lascia incompiuta l'opera, consentendo convenzioni che a mio parere, potrebbero con ogni logica, andare a completare le nostre "capacità"!!!! Non capisco ad esempio, perchè disquisire se debba essere un VF o un volontario a compier l'azione di soccorso su qualsivoglia scenario, perchè sollevare polemiche di "isterica gelosia" in un senso o nell'altro, laddove la necessità non richieda "titoli o patenti". Ma ancora più mi duole sentire che "noi" non abbiamo tempo da dedicare all'informazione, consapevoli che da che mondo è mondo, la comunicazione, specialmente non curata, scaturisce inevitabilmente nell'incomprensione o peggio nella strumentalizzazione a favore di chi, giustamente la cura. Mi piacerebbe sapere che il cittadino non debba interrogarsi se oggi per fortuna o no, sarà soccorso adeguatamente e da soccorritori certificati (o spacciati tali), mi piacerebbe sapere che nelle manovre di soccorso si rispetti per priorità una corretta applicazione di procedure, inequivoche, condivise, accettate e rispettate, chi coordina chi o cosa? Per legge dello stato non ci sono dubbi in materia, ma per negligenza di applicazione e per "politiche di intertesse", non sempre ciò accade. Chissà prima o poi qualcuno porrà la corretta attenzione e mi auguro non sarà per stabilire "o noi o loro", a mio modo di vedere nel soccorso siamo tutti utili, non riteniamoci "indispensabili"!!!

  • #28

    luigi vf (martedì, 02 settembre 2014 17:49)

    Scusa tanto caro "io c'ero", ma perchè continui a screditare la nostra professionalità, ma ritieni sul serio che essendo presenti sull'intero territorio nazionale, ed essendo costantemente impiegati in soccorsi di ogni genere, in ambito locale, regionale, nazionale ed internazionale, noi dovremmo accettare l'idea di essere non idonei alle nostre mansioni/funzioni? ritieni realmente che un vigile del fuoco sia uno "scriteriato" esecutore di procedure STANDARD che anzichè per un "occasionale" volontario, possano per noi rappresentare un limite alla nostra "capacità operativa"?? ritieni inoltre di dover insegnare a chi convive con il "pericolo" 365 giorni anno, cosa è applicabile durante un soccorso, sparando di tanto in tanto "pillole di saggezza"'?? ritieni che conseguire una laurea in scenze infermieristiche o mediche d'emergenza servano da sole, senza l'ausilio di supporto all'esecuzione in "sicurezza", la necessità che un traumatizzato subisce per effetto dell'evento, anche per rischi evolutivi di "precaria" e spesso "ritardato" raggiungimento dello stesso?? ti invito a stemperare i toni delle tue conclusioni, non siamo noi i tuoi nemici!! vuoi insegnarci qualcosa? impara allora a condividere le scelte operative, impara allora a conoscere nello specifico quale è la competenza e capacità di un vigile del fuoco e scendi da questo "scranno" che poco si addice a chi parla per "professionalità" che noi per primi rispettiamo ed attiviamo per la buona riuscita di un soccorso alla collettività!! spero di poterti incontrare su uno scenario operativo e poter leggere al termine dello stesso un tuo scritto che metta da parte la tua "acredine"!! noi l'abbiamo, ma sicuramente con noi stessi che ancora ci sforziamo di convincere chi non ritiene utile il nostro operato e sostiene "ignorantemente" non sia ben eseguito!!

  • #29

    Lele (mercoledì, 03 settembre 2014 16:43)

    Che tristezza sapere che la vittima diventa l'oggetto di una caccia al tesoro
    se avessi mio figlio in un dirupo non mi importa chi lo tira fuori,, basta che lo faccia in modo professionale... e qui cade l'asino
    vi ho letto tutti,, da VF di un'altra regione posso solo dire ad ognuna delle categorie che hanno scritto quanto segue
    alla redazione dico che in effettinoi NON possiamo dare notizie ,le nostre sale operative non sono autorizzate a darle e se le diamo non possiamo rilasciare molti particolari, quelli stessi particolari che però voi giornalisti cercate per svolgere al meglio il vostro lavoro ,,, notizie che andrebbero verificate quando possibile
    ai colleghi VF dico che concordo con tutto ciò che avete detto,,, certe volte siamo presi dalla rabbia e sbagliamo a rispondere nei modi,, spesso sempre più spesso ci vediamo defraudare di fondi e attenzioni che per motivi politici sono veicolati a chi dovrebbe starsene a casa o portare il figlio al laghetto, ma non scordiamoci che fra questi volontari ( anche se non si possono proprio definire tali in certe situazioni) dicevo fra questi volontari vi sono anche persone in gamba e preparate..
    Ai lettore che prende le parti del volontariato dico che pur ringraziandoli quando ricoprono il loro ruolo, vorrei anche dire di non spingersi nei ruoli che competono allo Stato, di non dire che i Vigili del Fuoco devono fermarsi a certi tipi di soccorso piuttosto di altri..

  • #30

    Lele (mercoledì, 03 settembre 2014 16:53)

    tale affermazione può farla solo CHI CI GOVERNA con atti ufficiali
    e che non si tiri fuori la legge 74/2001... che da in caso di soccorso in montagna òla possibilità di coordinamento al CNSAS,, ma solo relativamente alle altre associazioni di volontariato e organizzazioni simili..perche il CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO è una amministrazione dello STATO con i suoi limiti, vero... vorrei ricordare che al Ministero degli Interni sono delegate a livello provinciale le funzioni di ORDINE PUBBLICO ( per il tramite del Questore ) e del SOCCORSO PUBBLICO ( per il tramite del Comandante Provinciale dei VVF.
    quindi ben venga il dialogo,, perche una volta che ci togliamo la divisa anche noi siamo utenti della strada,, della montagna,, del mare,,, siamo cittadini e abbiamo diritto ad un soccorso professionale e veloce
    nessuno dice che il volontariato non debba fare certi tipi di soccorso in cui sono altamente preparati( vedi grotte)... MA UN CONTO E' FARE IL SOCCORSO... UN CONTO E' AVERE IL COORDINAMENTO DEI SOCCORSI,, se succede qualcosa ad un operatore,,, il giudice credo vada a chiedere conto all'organo di Stato se Presente
    Saluti a tutti..

  • #31

    marco (martedì, 09 settembre 2014 10:12)

    ma come mai i commenti vengono cancellati ogni giorno??

  • #32

    Roberto (venerdì, 12 settembre 2014)

    Vorrei solo ricordare a questi tuttologhi del soccorso alpino che tra personale VVF c'è anche chi è iscritto al CAI (conoscete?) e oltre appunto fare soccorso di mestiere e avere diverse abilitazioni in manovre di soccorso frequenta la gli ambienti impervi e semmai ha all'attivo:
    - ASE-C
    -Corso A1
    -Corso SA1 + rampopni e picozza
    - Corso meteo CAI
    - Corso valanghe unità cinofili scuola di Brunico
    ....e varie uscite anche in compagnia di personale SAGF.

    Quindi forse anche tra noi VVF c' è chi non è poi così sprovveduto.....

  • #33

    Giorgio (venerdì, 12 settembre 2014 15:25)

    Volevo mettervi a conoscenza della sentenza del TAR dell'Umbria: http://www.uilvigilidelfuoco.com/1/il_tar_dell_umbria_riapre_al_coordinamento_del_soccorso_alpino_sui_vvf_6521426.html il quale (come riportato a pag.10 della Sentenza) chiarisce che: "il soccorso in montagna, in ambienti ostili e impervi, è, di norma, attribuito al CNSAS del CAI. Al CNSAS spetta il coordinamento dei soccorsi in caso di presenza di altri enti o organizzazioni, con esclusione delle grandi emergenze o calamità. ... Il coordinamento compete al Soccorso Alpino, dunque, non solo allorché intervengano organizzazioni di volontariato, ma anche in presenza di Amministrazioni pubbliche, ed in particolare del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco."

  • #34

    Giorgio (venerdì, 12 settembre 2014 15:50)

    Sono operatore CNSAS da oltre 15 anni in Dolomiti con decine di interventi in parete, valanga, ghiaccio e terreno ostile, oltre a numerose ricerche in superficie. Il CNSAS garantisce intervento immediato con copertura 24/24h 365gg l'anno. Nella mia Stazione vengono stabiliti turni di reperibilità obbligatoria. Il personale CNSAS è composto solamente da personale capace di muoversi con abilità su roccia, ghiaccio, neve ed alta montagna, oltre ad avere una totale padronanza delle manovre di corda. E' richiesto un curriculum alpinistico per poter accedere agli esami di selezione ed affrontare poi i corsi di formazione per diventare OSA. Molti operatori CNSAS sono anche Guide Alpine o Tecnici di Elisoccorso al SUEM. Detto questo lasciate operare in ambiente ostile a chi ne è veramente capace, e non pretende di sconfinare oltre i propri ambiti di competenza (e capacità).

  • #35

    Lele (mercoledì, 17 settembre 2014 19:00)

    Vorrei rispondere al sig. Giorgio, volevo dirle che le due sentenze del TAR, non solo quella che cita lei, ovvero sia quella del Umbria che dell'Emilia sono state prima "sospese" e successivamente annullate dal CONSIGLIO DI STATO cioè dall'ORGANO AMMINISTRATRIVO che si trova sopra sopra ad i TAR con le ORDINANZE n°1736/14 e 1737/14
    detto questo, nessuno vi toglie la vostra giusta professionalità, anche se non è sempre cosi netta come forse non lo è la nostra in alcuni casi, qui si tratta delle persone e delle singole capacità non solo di operare ma anche di rapportarsi. Come avrà capito sono un Vigile del Fuoco e cerco di riconoscere i miei limiti, vorrei che anche lei si riconoscesse i sui, non penso di parlare con SUPERMAN anzi mi sembra una persona certamente disponibile al dialogo. VOGLIO FARLE CAPIRE CHE NESSUNO DICE CHE VI DEVE ESSERE TOLTO LA RICERCA E/O IL RECUPERO in certi ambienti, QUESTE DUE FASI IMPORTANTISSIME DEVONO ESSERE FATTE da chi ha competenza e attrezzatura ( e le assicuro che alcuni di noi le hanno, non io), ma sopra queste due fasi esiste una fase molto più delicata, IL COORDINAMENTO , questo non può essere demandato ad una associazione di volontari (ma che possono far percepire il rimborso ai datori di lavoro se si assentano per andare su un intervento, o prendono un gettone di "presenza2 come tecnici aereosoccorritori). qui dovremmo aprire un dibattito davvero
    Il coordinamento in NESSUN CASO PUO ESSERE AFFIDATO ad associazioni di volontariato quando sul posto vi è una AMMINISTRAZIONE DELLO STATO.... Sig. Giorgio, lavoriamo insieme, lavoriamo meglio, ma ognuno rispetti i propri ruoli, l'Italia va male anche perchè non vi è mai chiarezza nelle leggi e sottoleggi, e dove non c'è chiarezza c'è sempre qualcuno pronto ad infilarsi per trarre profitto alle spalle di chi come lei svolge il suo servizio di volontario altamente qualificato magari togliendo tempo prezioso ai suoi cari
    un saluto.

  • #36

    io c'ero (domenica, 21 settembre 2014 08:43)

    Testo originale della sentenza: urn:nir:consiglio.di.stato;sezione.3:.sentenza:[...]con Direttiva 9 novembre 2012 pubblicata in G.U. 1 febbraio 2013 n. 27 il Presidente del Consiglio dei Ministri ha dettato nuovi “indirizzi operativi volti ad assicurare l’unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di Protezione Civile”; - il punto 2.3.2 della Direttiva afferma che “ la ricerca di persone disperse nell’ambiente montano, ipogeo o impervio…….. è specificamente disciplinata dalla legge 21 marzo 2001, n. 74, art.1, comma 2 e dalla legge 27 dicembre 2002, n. 289, art. 80 , che ne incardina le funzioni di coordinamento sul Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico”.RITENUTO CHE: - con la Direttiva citata la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha espressamente chiarito il ruolo del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico nello svolgimento delle operazioni di ricerca di persone disperse in ambiente montano, ipogeo, impervio di cui alla legge n. 74/2001, interpretando tali norme in modo compatibile con la disciplina legislativa concernente i compiti istituzionali spettanti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco[...].Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 28 novembre 2013.

  • #37

    Giorgio (lunedì, 22 settembre 2014 10:38)

    Ringrazio l'utente "io c'ero" per aver pubblicato il testo della Direttiva 9 novembre 2012.
    Ribadisco all'utente "Lele" che in Dolomiti, da sempre, tutti gli interventi di soccorso in ambiente montano ed impervio vengono organizzati e COORDINATI dal Soccorso Alpino, che generalmente viene allertato dalla centrale operativa del 118. Nella mia zona è presente anche il SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza), in altre zone il SAF (Soccorso Alpino Forestale) o il Soccorso Alpino dei Carabinieri; si tratta di personale appartenente ai vari Corpi militari, selezionato ed addestrato per fare solamente Soccorso Alpino. Nel caso il responsabile del Soccorso Alpino (volontario) ritenga opportuno l'intervento di una squadra di supporto (composta da 2 persone) appartenente ad un Corpo Militare (es. SAGF nella mia zona) ne fa richiesta alla centrale operativa del 118. L'intervento viene SEMPRE organizzato e coordinato dall'operatore CNSAS più esperto sul luogo di intervento, (anche in presenza del comandante Generale della Guardia di Finanza in persona, semmai fosse presente all'intervento).
    Nel caso di interventi di ricerca persona in superficie, ove è richiesta la partecipazione di un numero elevato di soccorritori ma non è necessaria una specifica competenza per operare in parete o con l'utilizzo di tecniche alpinistiche, viene spesso richiesta tramite centrale operativa SUEM 118 la collaborazione dei Vigili del Fuoco, sia permanenti che volontari (nella mia zona ci sono decine di distaccamenti di Vigili del Fuoco Volontari). L'organizzazione e coordinamento dell'intervento spetta SEMPRE al Soccorso Alpino, e nessun Vigile del Fuoco operante in zona si sognerebbe mai di sostituirsi al personale volontario del CNSAS nel coordinamento delle operazioni, come di certo nessun operatore CNSAS si sognerebbe mai di partecipare e ancor meno coordinare un eventuale spegnimento incendi, incidente stradale o qualsiasi altro intervento in ambiente urbano, questo semplicemente perché non competente in materia, oltre che chiaramente non autorizzato a farlo.
    Chieda informazioni agli Ufficiali del Comando Vigli del Fuoco di Belluno, le chiariranno ogni dubbio.

  • #38

    lele (martedì, 23 settembre 2014 19:38)

    se un corpo dello Stato si fa coordinare da componente di un pregiatissimo corpo di volontari, vuol dire che qualcosa non funziona, invece è ben diverso dire che il Soccorso Alpino effettua tutte le operazioni di ricerca e recupero perche il più formato ma sotto il coordinamento di un Corpo dello Stato,, forse non sono stato ben chiaro,,,, in caso di incidente serio (e spero che non avvenga mai) un giudice che prende la legge e la applica può chiedere conto ai volontari se sul luogo dell'evento ci sono Amministrazioni di Stato??
    Non ho mai sentito dire che il mondo del volontariato è chiamato a rispondere di qualcosa,, ed è giusto se ci sono persone, figure che devono (o dovrebbero) fare il proprio lavoro perche pagate dal contribuente per questo

    Poi e torno a ripeterlo, se avessi mio figlio in grotta o in parete, non mi importa se lo trova tizio o caio,, vorrei il miglior corpo a fare il recupero,,, ma in caso di problemi.. deve risponderne il Professionista.. e questo lo si puo ottenere solo se la collaborazione è attiva ed efficace ( ed in questo senso dobbiamo lavorare e qui conta molto il parlare fra le persone sul campo) e porta ad un coordinamento congiunto di cio che si decide di fare, ma poi il risultato è preso in carico dallo Stato e non solo quando le cose vanno male.
    saluti

  • #39

    Giorgio (mercoledì, 24 settembre 2014 08:55)

    Lele, non so dove Lei opera ma Le assicuro che dove vivo io, in territorio completamente ed esclusivamente montano ed impervio, tranne che per i paesini sparsi qua e la, il soccorso alpino da SEMPRE è stato gestito, diretto, coordinato e portato a termine dal CNSAS, per il semplice motivo che è sempre stato l'unico Corpo nato e sviluppato per fare SOLO questo genere di attività, e nessun altro Corpo militare o civile di professionisti (Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Esercito, ecc.), con altri ambiti di competenza, si sognerebbe mai di pretendere il coordinamento di tali operazioni di soccorso per il semplice fatto che, allo stato attuale. nessun altro Corpo, militare o civile che sia, detiene una preparazione e competenza superiore, data da decenni di operazioni di ogni tipologia e difficoltà. Se non ricordo male alcuni mesi fa la Germania per il recupero di uno speleologo in difficoltà intrappolato in grotta a circa 900 m di profondità ha richiesto il supporto tecnico ed operativo di squadre di speleologi del CNSAS Italiano per riuscire a portare a termine il salvataggio, non sono stati richiesti professionisti di altri Corpi militari o civili, forse un motivo ci sarà. La competenza del CNSAS è riconosciuta a livello internazionale.
    Se poi ora qualche Corpo di professionisti, probabilmente per garantirsi la certezza del posto di lavoro e giustificare la presenza dei distaccamenti "meno operativi" presenti nelle località più remote (conosco bene la situazione della mia zona...) pretende di gestire anche gli interventi di soccorso alpino, senza avere le necessarie capacità tecniche ed operative, beh, allora siamo proprio giunti al capolinea. Vorrei vedere alcuni suoi colleghi che operano nella mia zona, dalla stazza oltre i 100 kg, operare durante un recupero in parete ove magari ci si deve arrampicare sul 5° grado per raggiungere il luogo della calata...magari con gli stivali e l'elmetto.
    Le assicuro che i Vertici dei Vigili del Fuoco presenti nel mio territorio conoscono bene la situazione e mai pretenderebbero quello che sostiene Lei, li conosco personalmente. Con i Vigili del Fuoco abbiamo sempre avuto un buon rapporto di collaborazione nelle ricerche di persona in superficie o in altri interventi ove non è richiesta una preparazione alpinistica.
    Le confermo che ogni soccorritore, anche se volontario, risponde penalmente per ogni eventuale danno provocato durante un intervento di soccorso. Abbiamo inoltre una apposita assicurazione che ci tutela durante gli interventi di soccorso.

  • #40

    Carmelo----- (mercoledì, 24 settembre 2014 14:28)

    Giorgio.....
    credo che il discorso sia uscito un bel po fuori binario....
    il tizio (che ovviamente resta tuttora ANONIMO, a propria tutela) che ha fornito il comunicato alla stampa si è lasciato andare in commenti che nulla hanno a che fare con il risultato finale.
    del tipo:
    "Il Soccorso alpino fa rilevare lo spreco di soldi pubblici, soprattutto quando non vengono rispettate le normative in materia di soccorso" piuttosto che " L’invio indiscriminato sul posto di altri mezzi aerei concepiti per interventi di soccorso diversi, aggrava solo lo scenario d’intervento con – tra l’altro – costi ingiustificati sostenuti dall’intera cittadinanza"
    Queste frasi hanno giustamente suscitato le ire dei VVF e non capisco ancora perchè il vostro ufficio stampa non sia stato ancora investito da denuncia.
    Se il 118 richiede l'intervento alle sale operative dei pompieri, tu pensi che debbano attivarsi immediatamente oppure mandare sul posto il Soc. Alpino?
    Se è vero che comunque alla richiesta di intervento la persona coinvolta risultava oltre che ferita anche dispersa, i VVF non han fatto altro che attivare TUTTE le procedure necessarie di LORO COMPETENZA per portare soccorso al malcapitato.
    Altra cosa:
    pare assurdo che nonostante il Soc.Alpino sia di casa in quelle zone (li conosco bene ed anche la sede), la squadra VVF intervenuta, allertata oltre mezz'ora dopo del S.A, sia arrivata per prima sul posto nonostante la grande differenza di km a loro sfavore.
    Bene, questo è un esempio di efficienza e NON di spreco di risorse.
    Ora dimmi: sapresti quantificare con precisione in termini di euro quanto percepisce il "volontario" intervenuto sul posto o la propria associazione?
    i VVF sono stipendiati e non sono un costo aggiuntivo alla comunità.
    Sarebbe bene che tutti i cittadini fossero al corrente di queste forme di "rimborsi".
    Magari se pubblicate da voi stessi con documenti, fareste un figurone, meglio dello sparlatore nell'articolo.

  • #41

    Giorgio (giovedì, 25 settembre 2014 09:58)

    Dunque Carmelo, il mio intervento non è conseguente allo specifico fatto citato nell'articolo (non conosco minimamente le zone indicate e chiaramente se l'intervento dei Vigili del Fuoco è stato richiesto dalla centrale operativa del 118 i Vigili hanno fatto esattamente il loro dovere, non capisco perciò la polemica), bensì dovuto al fatto che nelle ultime settimane ho visto su numerosi forum e social network il proliferare di articoli nei quali i Vigili del Fuoco sostengono essere di loro competenza il coordinamento degli interventi di soccorso in ogni ambito in quanto Amministrazione dello Stato.
    Ribadisco perciò che il soccorso e ricerca di persone disperse in ambito alpino ed in qualsiasi altro ambiente considerato "ostile" (parete, grotta, dirupo, valanga, forra, bosco, ecc.) che non sia raggiungibile comodamente con gli automezzi di soccorso E' SEMPRE STATO, LO E' ORA e (almeno nella mia Delegazione) RESTERA' IN FUTURO, di COMPETENZA del CNSAS, qualsiasi altra Amministrazione o Corpo civile o militare fosse presente all'intervento perché dotato di propria squadra di soccorso. Ne è la prova la collaborazione ventennale nella mia zona con il SAGF (professionisti di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza), che mai ha preteso di coordinare i soccorsi, ma si è sempre messo a disposizione come supporto alle squadre CNSAS. Molti di questi finanzieri e forestali, oltre che appartenenti al SAGF o SAF sono anche volontari CNSAS nella stazione ove risiedono. Di Vigili del Fuoco volontari CNSAS invece non ne vedo (in passato ne avevamo 2 in Stazione, ma non molto presenti), forse perché non in possesso di curriculum alpinistico e livello minimo necessario per accedere ai corsi OSA o per mancanza di spirito di volontariato visto che non esiste retribuzione o rimborso???
    Per la cronaca nella mia Delegazione (ma credo anche nelle altre) il "volontario" CNSAS che partecipa ad interventi di soccorso non percepisce personalmente nemmeno 1 Euro, cosa ben diversa dei volontari VVF.... La Stazione CNSAS di competenza percepisce dalla Delegazione un contributo annuo (poche centinaia o migliaia di Euro) per l'acquisto di materiali ed attrezzature (della Stazione, non personali) tarato in funzione della dimensione e numero medio annuo di interventi. Stiamo utilizzando un fuoristrada Defender di 15 anni che perde i pezzi. Spesso utilizziamo i mezzi personali per recarci ai soccorsi, avendo un solo mezzo e 20 volontari. Il CNSAS ci fornisce solamente una divisa di soccorso ed un casco, tutta l'attrezzatura personale e DPI utilizzata è propria (scarponi, imbrago, longe, discensori e moschettoni vari, zaino, frontale, attrezzatura da scialpinismo, ghiaccio ed autosoccorso in valanga, ecc la lista è lunga...) in stazione abbiamo 6 radio e siamo in 20, le restanti sono state acquistate privatamente. Abbiamo in dotazione solamente 3 telefoni cellulari, il resto delle comunicazioni cellulari di soccorso le paghiamo personalmente. Ci stiamo costruendo una sede (casetta in legno monopiano) e ci troviamo volontariamente e gratuitamente un paio di volte a settimana, dopo lavoro, per portare avanti i lavori di finitura.
    Evitiamo perciò di parlare a sproposito quando non si conosce la realtà dei fatti.

  • #42

    Carmelo----- (venerdì, 26 settembre 2014 14:03)

    Giorgio....
    COME EVIDENZIANO IN MODO CHIARO ED INEQUIVOCABILE LE FOTO SOPRA..... non vedo dove sia tutto questo ambiente ostile....
    è chiaramente visibile una strada battuta accanto al luogo dell'incidente che tra l'altro non è nemmeno minimamente su un pendio;
    ripeto che sono arrivati primi sul posto il Corpo Forestale e VV.F. nonostante la grande differenza di distanza a loro sfavore rispetto al S.A.;
    sul posto sono arrivate comodamente 3 mezzi su ruota dei vari soccorritori;
    quando è arrivato sul luogo Pegaso 33 i SAF erano stati già verricellati dal Drago VV.F...;
    la ricerca persone disperse è competenza dei VV.F. IN QUALSIASI LUOGO SENZA LIMITAZIONE DI SPAZI O CONFINE;

    e nonostante tutto ciò descritto sopra stiamo ancora qui a sentire uno pseudo addetto stampa (sempre anonimo) del Soccorso Alpino che si diletta in esternazioni del tutto inappropriate ed offensive nei confronti di un Corpo dello Stato che ha competenze istituzionali su qualsiasi tipologia di soccorso (COMPRESO QUELLO IN ZONE IMPERVIE).... ribadito tra l'altro anche abbastanza recentemente in varie sentenze...!!!!
    e poi figuriamoci se personale VV.F. (agenti ed ufficiali di polizia giudiziaria) debbano essere coordinati da personale volontario...
    Sarebbe come dire che un medico chirurgo debba eseguire le direttive da un infermiera....oppure un Carabiniere stia agli ordini di un metronotte... o forse che un Agente della Forestale esegua ciò che gli viene ordinato da un netturbino...

    ora mi domando: ma in tutte queste chiacchiere, state scherzando o veramente pensate di fare affermazioni serie..?????
    beh se pensate di parlare seriamente, è arrivata l'ora di mettere i puntini sulle i...!!!

  • #43

    Carmelo----- (venerdì, 26 settembre 2014 14:12)

    Per essere un pochino più precisi non era una sentenza del TAR ma addirittura del Consiglio di Stato.

    ma comunque in ogni caso avete diritto di coordinamento su enti civili, tipo altre associazioni di volontariato ma NON sul Corpo Nazionale Vigili del Fuoco.
    Spiacente.......

  • #44

    Luca (venerdì, 26 settembre 2014 14:42)

    a leggere alcuni commenti di appartenenti al soccorso alpino mi viene proprio da sorridere.... perchè si legge benissimo tra le righe la rabbia che vi è dentro..... parlano di sentenze.... di leggi.... ma leggetele per meglio... soffermatevi sui punti salienti.... la competenza del Soc. Alp. è in territorio impervio e ostile...... detto questo rispondetemi voi.... un bosco dove ci vanno tranquillamente vecchietti, famiglie con bambini e tanta altra gente a far funghi, passeggiate e tante altre belle cose..... è da considerarsi terreno impervio?
    Dai per piacere.... quando scrivete.. siate almeno un pò più obiettivi...
    Da prassi.... quando qualcuno chiama i VVF... s'innesca un certo meccanismo di soccorso in base al tipo d'intervento.....
    VUOI SAPERE CHI HA SICURAMENTE CHIAMATO I VVF???????
    eccoti la risposta......SICURAMENTE LI HA CHIAMATI IL 118!!!! CON UN Pò DI RITARDO PERò!!!!!!!
    Molto probabilmente ne viene fuori che chi ha chiamato i VVF ha ritenuto che c'era qualcosa che non andava nelle tempistiche di quel soccorso.... altrimenti non li avrebbero chiamati!

  • #45

    Giorgio (venerdì, 26 settembre 2014 15:40)

    Caro Carmelo, ripeto se non sono stato chiaro: non sto commentando l'articolo riportato sopra perché non conosco minimamente i luoghi citati. Sto solo ribadendo, come l'ho fatto già in riferimento ad altri articoli e forum di discussione, che nel territorio di competenza della mia delegazione CNSAS (2° Zona Dolomiti Bellunesi) tutti gli interventi di soccorso in ambiente impervio (dove non ci si arriva con veicoli a motore e non intendo a 10 m dal ciglio stradale, nel boschetto vicino a casa o nel campo di patate ma in ambiente ove spesso si deve fare uso di tecniche alpinistiche) vengono effettuati e coordinati SOLO ed ESCLUSIVAMENTE dal CNSAS perché è l'unico corpo in grado di muoversi ed intervenire autonomamente ed in sicurezza.
    Tutti gli altri Corpi (Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri), che hanno una propria squadra di soccorso (professionisti pagati dai contribuenti), collaborano con il CNSAS senza pretendere di coordinare alcun che, in quanto vengono chiamati a supporto del CNSAS.
    Il 118 per interventi di questo tipo (ambiente montano o impervio) allerta SOLO e SOLTANTO il CNSAS. Il SUEM 118 affida al CNSAS anche il compito dell'elisoccorso, il quale si avvale di piloti, medici, infermieri e tecnici specializzati in elisoccorso (quasi tutte Guide Alpine membri del CNSAS) che effettuano turno di reperibilità nelle basi di elisoccorso.
    I Vigili del Fuoco, vengono allertati dal 118 per collaborare agli interventi di soccorso, sempre coordinati dal CNSAS, quando si tratta di ricerca persona in superficie in luoghi facilmente accessibili (boschi, zone periferiche ai centri urbani, ecc) non di certo in montagna.
    Qui sempre è stato così, lo è tuttora e sempre lo sarà. in 15 anni di Soccorso Alpino conosco personalmente quasi tutti i Vigili del Fuoco permanenti, molti volontari dei distaccamenti e tutti i dirigenti del Comando Provinciale, nessuno di questi ha mai preteso di coordinare nulla che non fosse di propria competenza. Chiedete direttamente ai vostri capi, se necessario vi fornisco privatamente nomi e recapiti dei vari ufficiali.
    Non so in quali zone operiate, ma probabilmente non avete ben capito cosa significa ambiente impervio. Pensate di effettuare e coordinare soccorsi in parete ecc. con gli stivali da pesca e l'elmetto da pompiere? Molti soccorsi si effettuano ad oltre 2500m di quota, spesso si cammina 2-3 ore con l'attrezzatura da soccorso (barelle, corde, materiale di immobilizzazione e medico) sulla schiena, magari lungo vie di arrampicata o vie ferrate, spesso sotto la pioggia o la neve. Secondo me non vi rendete minimamente conto di cosa significa fare soccorso alpino. Ripeto, non intendo il boschetto nella fotografia dell'articolo....
    Quanti Vigili del Fuoco hanno un minimo di curriculum alpinistico e scialpinistico per fare soccorso alpino e non essere loro a dover essere soccorsi (già ci è capitato in passato, chiedete ai vostri colleghi in zona)?
    Evitate di pretendere di coordinare cose che non conoscete minimamente...

  • #46

    Luca (venerdì, 26 settembre 2014 16:17)

    Ciao Giorgio...
    leggo con piacere le tue parole e ne traggo le mie conclusioni.... proprio in riferimento da quanto scritto da te....
    Tu appunto parli d'ambiente impervio... non sul ciglio della strada.... non nel boschetto dietro casa... ma hai parlato di 2500mt, ferrate, neve.... OK!!!!!!!! fin qui ci siamo e nessuno dice niente!!!!! Ci Mancherebbe.... ma quando ti ritrovi ad essere chiamato dal 118 per una persona caduta dal ciglio della strada giù in una costa.... circa 6/7 metri di volo.... man non raggiungibile a piedi.... arrivi in posto dopo poco più di 20 minuti perchè hai dovuto fare qualche km (30 per la precisione) arrivi in posto con una partenza e un mezzo con personale specializzato SAF che conosce le tecniche per lavorare su corde.... ma quando arrivano in posto trovano già il soccorso alpino che ha quasi terminato il soccorso.... e una volta rientrato scopri che sei stato allertato 10 minuti dopo la prima chiamata di soccorso.... a te che viene da pensare???? se chi di dovere aveva già avvertito il Socc. Alp. perchè ha chiamato pure noi???? usura mezzi... carburante, pericolo per il personale.... quando aveva già avvertito "come dite voi personale preposto a tale intervento????
    P.S. altezza slmm circa 350 mt subito sotto una strada molto trafficata per un salto di circa 6/7 metri... ma con persona cosciente e collaborativa.... su terreno impervio.... ok dirigete voi..... ma su tutto il resto... perchè dovremmo noi VVF agenti in servizio farci comandare da un macellaio, un farmacista, un'imbianchino o un ferroviere.... quando siamo anche noi molto addestrati per questi tipo di soccorsi, che non sono in terreno impervio????

    Dimenticavo.... soccorso portato con un'unica corda.... niente sicura.... parancato lasciamo perdere....

    Quando uno si cala.... è in ballo la sua vita.... se non adotti sicure... cavoli tuoi.... ma quando recuperi il malcapitato... non sarebbe il caso di metterla una sicura onde evitare di fare più danni in caso di malaugurata coincidenza che succede qualche intoppo?

  • #47

    Carmelo----- (venerdì, 26 settembre 2014 19:02)

    Mi dispiace Giorgio, ma dici tante storielle che ti hanno inculcato i tuoi amici....magari addetti all'ufficio stampa...
    le leggi.... dico meglio: LE LEGGI non le cambiano i presidenti di associazioni di volontari...!!!
    e guarda bene la foto: si vede benissimo una stradina battuta proprio accanto.... i 2500 metri a cui alludi in questo caso erano esattamente quelli lineari dal centro abitato e non in altitudine...

  • #48

    Giorgio (lunedì, 29 settembre 2014 22:39)

    Luca, non conoscendo assolutamente il luogo citato nell'articolo non posso dirti secondo me se il soccorso fosse di competenza CNSAS o VVF, da come descritto è vicino alla strada ma pur sempre in un dirupo non raggiungibile a piedi ma con manovre di corda. Nella mia Stazione CNSAS operiamo dai 900m slm ai 3100m slm, perciò a 350m slm per me è quasi pianura ;-).
    Non entro nel merito e giudizio dell'intervento citato non conoscendo la dinamica del recupero. Chiaro che una sicura nella manovra di recupero va sempre prevista.
    Difficilmente l'operatore che riceve la chiamata di soccorso può conoscere perfettamente il luogo di intervento perciò può capitare che per errore venga allertato il CNSAS in ambiente urbano oppure i VVF in ambiente impervio o montano, oppure entrambi i Corpi in caso di dubbio. Pazienza, l'importante è portare soccorso agli infortunati, non facciamo di certo a gara a chi deve effettuare o dirigere le manovre; di solito ci si conosce (almeno dalle mie parti) perciò usando il buon senso sappiamo già chi tra i presenti è il più idoneo a coordinare i soccorsi in base al luogo di intervento (e non parlo di anzianità, gradi o qualifiche, ma di capacità reali sul campo...).
    A me è successo più volte di intervenire con il CNSAS assieme ai VVF in soccorsi al limite delle competenze. Abbiamo collaborato tutti insieme e portato in salvo i feriti senza nessun problema di coordinamento.
    Per quanto riguarda i tempi di intervento spesso sono dovuti alla conformazione del territorio e non all'efficienza dei soccorritori: per attraversare la mia zona di competenza CNSAS ci si impiega quasi 1 ora in agosto con il traffico e quindi i tempi tecnici di intervento spesso non sono riducibili, CNSAS o VVF che siano, le sirene le abbiamo entrambi.
    Nel CNSAS abbiamo infermieri e medici professionisti appartenenti alle varie stazioni del CNSAS che spesso lavorano anche al SUEM 118. Voi VVF per interventi sanitari come intervenite? Chiamate il 118 che a sua volta, se la zona non è raggiungibile con ambulanza SUEM o elisoccorso SUEM (con a bordo personale CNSAS), allerta la Stazione di competenza CNSAS?
    Ripeto nuovamente che tutti i vostri colleghi agenti in servizio, appartenenti al SAGF, Forestale e Carabinieri, specializzati in Soccorso Alpino, in operazioni di soccorso alpino vengono coordinati dal CNSAS, qualunque grado o qualifica essi abbiano. Sono 15 anni che opero in interventi di soccorso alpino, abbiamo effettuato molte operazioni di ricerca persona con centinaia di uomini, anche VVF, ed è sempre stato così e non ci sono mai stati problemi. Siete gli unici ora a polemizzare inutilmente...

    Carmelo, non conosco addetti stampa e non sono persona che si fa inculcare alcunché.
    Per quanto riguarda le LEGGI di cui parli, La Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012 ha già chiarito il ruolo e le competenze del CNSAS. Non sto qui a ripetere quello che ho già scritto nei post precedenti.


  • #49

    Lele (martedì, 30 settembre 2014 16:40)

    Le Sentenze del consiglio di stato sono del 2014... il DPCM è del 2012 come ben scrive il Sig. Giorgio, persona che ritengo a quanto scrive e come scrive preparata e corretta, con grande passione per la montagna e certamente serena.
    Allo stesso modo sono certo che gli interventi a cui fa riferimento siano certamente di difficoltà estrema, ma io ancora una volta non dico che non debbano essere svolti dal CNSAS, l ho detto nel primo mio intervento " se ci fosse mio figlio non mi interesserebbe chi me lo riporta a casa" , ma vorrei che in caso di problemi ci fosse un responsabile dello Stato pagato apposta per questo,
    Io non ho ancora avuto notizia di un volontario seppur preparato a cui però accade ahime un problema che coinvolge un infortunato, che venga chiamato in giudizio,.... e questo me lo può smentire qualcuno?
    e non perche non ci siano stati eventi tali, ma piuttosto perche vengono... fatti passare,,, forse anche giustamente ...
    .. perchè rovinare una persona che fa del suo meglio dando del suo tempo libero???

    Questa Italia deve crescere e con essa anche tutti noi, ma questa LEGGE deve essere DEFINITA oppure cambiata, vogliono dare in carico il tutto al CNSAS, va bene ,,, va benissimo ,, oneri ed onori
    Adesso il CNSAS rappresenta una forza ad alti livelli e che assorbe una fraccata di soldi,,,
    vengono pure spesi soldi su soldi sui cani molecolari,, anche per andare a ricercare tizio piuttosto che caio in via roma angolo via lazio nelle città---- anche questo è un ambiente ostile???
    dimenticavo questo mondo è davvero una giungla
    Credo che dove ci sono soldi che girano ci sia sempre qualcuno pronto ad infilarsi, da entrambe le parti... ovviamente...
    che ci sia questo sudicio mod di fare è risaputo,,, ma non va bene,,, ogni occasione per ottenere fondi è lecità
    basta fare un progetto e ........
    cOMUNQUE...
    Signor GIORGIO,,, se nella vostra stazione avete quei mezzi che dice lei, si faccia avanti,, perche in tutti gli altri posti hanno mezzi che fanno invidia ai concessionari,,,, e questo è sotto gli occhi di tutti perchè, anche se forse non è il SUO caso, QUELLO DELLA SUA STAZIONE,, i vostri addetti stampa sono molto ma molto in gamba....

    lei fa....... ma molti altri appaiono e basta
    un saluto, è un piacere discutere anche con trasporto ma sempre in modo costruttivo

  • #50

    Giorgio (mercoledì, 01 ottobre 2014 16:31)

    Sig. Lele, Le riporto il link con la risposta del Presidente del CNSAS in riferimento alle sentenze che Lei ha citato, che a quanto pare non modificano nulla in merito alle competenze nel coordinamento dei soccorsi:
    http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/?pg=1&idart=12328&idcat=1
    Ad ogni modo spero che entro breve ci sia una presa di posizione da parte di chi ci governa per togliere ogni dubbio nell'interpretazione delle Leggi e Decreti citati così da evitare inutili discussioni tra i vari soccorritori, che di certo non portano a nulla di positivo.
    Per quanto riguarda la presenza nei soccorsi di personale come dice Lei "dello Stato, pagato apposta per questo" Le assicuro che i professionisti dei Corpi che collaborano con il CNSAS negli interventi di soccorso alpino non sono tutti preparati, capaci e motivati. Molti di loro lo fanno con passione e professionalità, altri, purtroppo, oltre che poco volenterosi quando si tratta di fare fatica non sono tra i più affidabili quando gli si deve affidare nelle mani la calata di una barella. Cosa che non posso di certo dire dei miei colleghi volontari CNSAS, almeno di quelli che conosco personalemente.
    Questo purtroppo avviene perché in Italia quando si ha un impiego pubblico fisso, che spesso (spero solo un tempo) si otteneva più per conoscenze che per merito, molti si adagiano e pochi sono quelli che dimostrano passione e competenza nel proprio lavoro. Tanto da li nessuno mi caccerà mai ed a fine mese la paga corre sempre....Non voglio di certo generalizzare, ma vi sfido a dimostrarmi il contrario.
    Nella nostra Stazione CNSAS mantiene la qualifica di volontario OSA solamente chi partecipa attivamente agli addestramenti obbligatori ed attività della Sezione e dimostra impegno e responsabilità in esercitazione ma soprattutto in soccorso; chi si dimostra lavativo ma soprattutto "pericoloso" per gli altri viene giudicato dal Consiglio Direttivo non operativo e viene esortato a presentare le proprie dimissioni oppure a restare all'interno della stazione solo per compiti logistici.
    Per quanto riguarda il budget a disposizione del CNSAS Nazionale non conosco minimamente le cifre in merito, so solo che come operatore non percepisco personalmente nemmeno 1 Euro né in esercitazione né in intervento, quasi tutti i materiali ed attrezzature personali li ho acquistate personalmente, faccio parecchi km in auto per il CNSAS tra riunioni, addestramenti ed interventi, tutti a mie spese, solo le spese di viaggio per gli addestramenti obbligatori di Delegazione vengono rimborsate. I rimborsi che vengono effettuati alla Stazione vengono utilizzati solamente per l'acquisto di attrezzature di squadra, ma si tratta di cifre annuali ridicole. Probabilmente in alto c'è qualcuno che ci campa, come dice Lei da tutte le parti....
    Ad ogni modo credo che con il costo annuo di un distaccamento di periferia composto da una decina professionisti VVF o SAGF o SAF o Carabinieri (con busta paga, ferie, malattia, TFR, pensione) che fanno soccorso alpino in un paio di vallate alpine sia superiore ai finanziamenti che assorbe annualmente l'intera Delegazione CNSAS composta da oltre 500 volontari e tecnici che prestano soccorso gratuito nell'intera Provincia e sono comunque reperibili 365gg 24/24h.
    Per garantire la stessa operatività del CNSAS ci vorrebbe un numero di professionisti pari ad almeno quello dei volontari CNSAS (che non hanno turni, ferie, malattia, ecc ma sono sempre operativi) con costi per i contribuenti talmente elevati che nemmeno una intera manovra fiscale riuscirebbe ad coprire.
    Probabilmente la realtà della montagna è molto diversa dalla città alla pianura e quello che per voi VVF di "pianura" è logico, non lo è per chi fa lo stesso vostro lavoro in montagna, ove i problemi sono diversi, il CNSAS è una istituzione e nelle piccole valli di montagna il soccorso alpino è sempre stato portato avanti da volontari appassionati di alpinismo, quasi esclusivamente a proprie spese e con mezzi propri.
    Ultima nota: da quanto vedo nella mia zona (spero sia l'unica, ma credo di no) molti Professionisti che Lei ha citato fanno dei turni talmente impegnativi e logoranti che quasi tutti riescono a trovarsi il tempo e le forze per dedicarsi ad un secondo lavoro mettendosi in evidente concorrenza con artigiani locali con P.IVA che data la crisi faticano ad arrivare a fine mese. Questa situazione va avanti imperterrita da decenni e prima o poi il vaso traboccherà. I Vostri Vertici dovrebbero preoccuparsi anche di questo problema, invece di sorvolare, ma questo è un altro capitolo che poco c'entra con l'argomento in oggetto...
    Un saluto a Lei, buona giornata e buon lavoro

  • #51

    io c'ero (giovedì, 02 ottobre 2014 15:45)

    Sentenza cds 1737/2014: [...] RITENUTO CHE:
    - con la Direttiva citata la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha espressamente chiarito il ruolo del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico nello svolgimento delle operazioni di ricerca di persone disperse in ambiente montano, ipogeo, impervio di cui alla legge n. 74/2001, interpretando tali norme in modo compatibile con la disciplina legislativa concernente i compiti istituzionali spettanti al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco [...] (quindi tutto il pregresso decade e i ricorrenti devono pagare le spese processuali, detto in sintesi).
    I cani molecolari che ha visto Lele in città sono quelli che sono stati scelti per addestrare anche le analoghe unità dei carabinieri, pensa un po'. Intervengono in città su richiesta diretta delle procure. Altrimenti se ne stanno in montagna.
    Sulla responsabilità in intervento, questa, semplicemente, non è trasferibile. Resta sempre in capo a chi è sul posto e agisce (o non agisce). Il brigadiere che aspetta in macchina al parcheggio può essere responsabile del recupero che stanno facendo gli alpinisti in parete o gli speleo in grotta? Ovviamente no. E' un discorso che non sta in piedi.
    Per quanto riguarda i costi, Giorgio ha reso perfettamente la situazione.
    Sull'intervento di S. Onofrio era necessaria un'equipe sanitaria con supporto di squadre di terra, come è stato.
    Tutti i commenti a seguire, a cominciare dalla (presunta) intercambiabilità tra personale sanitario e laico fino a come si imbarella col verricello sul 109 danno solo la cifra della competenza ? (mah...) di chi li ha scritti.
    P.S. Non c'è nessun estensore anonimo di comunicati stampa, come si insiste a scrivere. Stanno sul sito ufficiale della delegazione Lazio.

  • #52

    Paolo (sabato, 04 ottobre 2014 17:28)

    Sig. Giorgio , purtroppo devo notare con stupore la sequela di imprecisioni e di giudizi sommari circa l'attività dei vigili del fuoco . Nulla toglie al CNSAS la sua abilità in ALTA MONTAGNA . Ma altrove non provate neanche a mettervi in competizione con chi PER LEGGE è preposto agli interventi si soccorso e salvataggio . In primo luogo il CNSAS sul territorio NON ESISTE ! Mi spiego meglio . Se io devo chiamare un reperibile , questo reperibile mi allerta una squadra i cui componenti si trovano tutti in posti diversi e costoro si devono univocamente portarsi presso una sede , cambiarsi e portarsi sul luogo di un intervento con un mezzo e delle attrezzature idonei lei capirà bene che il concetto di soccorso è ormai secondario . Forse è meglio parlare di recupero allora . Se la Golden Hour (cioè quel periodo oltre il quale le condizioni di un traumatizzato peggiorano drasticamente sino ad essere potenzialmente letali) non è più solo una opinione come fate a sposarla con le esigenze di soccorso e i tempi che queste comportano ? E poi le leggi caro signor Giorgio . Se non le conoscete ditelo almeno e vi saranno spiegate...... La sentenza ultima del Consiglio di Stato vi da poi definitivamente il colpo di grazia . Il fatto che poi un emrito nessuno le contesti con delle affermazioni sbalorditive dice il resto . fate i volontari signor Giorgio , la vostra attività è utile quanto preziosa . Glielo dice in primis uno che tanto al volontariato ha dato e tanto ha ricevuto . Rimanete tali e la nazione ve ne sarà riconoscente , allo stesso modo in cui è riconoscente nei confronti di tutto quel personale che ogni giorno rischia la pelle per i cittadini in qualsiasi condizione e congrande professionalità . Primi tra tutti i vigili del fuoco .

  • #53

    Giorgio (domenica, 05 ottobre 2014 19:08)

    Sig. Paolo, il CNSAS è, come dice Lei,"PER LEGGE", preposto agli interventi di soccorso e salvataggio oltre che in alta montagna, anche in tutto ciò che viene considerato ambiente ostile e impervio di cui alla legge n. 74/2001. Come già ribadito in precedenza la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012 ha già chiarito il ruolo e le competenze del CNSAS, che a voi VVF vada bene o meno. Se non vi sta bene chiedete che vengano modificate le Leggi attualmente in vigore.
    Il CNSAS nella mia Provincia è di gran lunga molto più presente dei VVF sia in termini numerici che di reperibilità, Le spiego meglio: il numero dei Volontari CNSAS è pari ad oltre 5 volte il numero dei VVF professionisti, la centrale SUEM 118 in caso di richiesta di intervento allerta istantaneamente tramite SMS Alert tutti i volontari CNSAS della/e stazione di competenza 24/24h e nel giro di 5 secondi conosce il numero dei disponibili. Tramite SMS vengono fornite istantaneamente indicazioni su luogo e tipologia di intervento, presenza feriti e numero di soccorritori disponibili. Nel giro di pochi secondi si ha già una squadra di primo intervento, spesso vicina al luogo di intervento in quanto i soccorritori partono dalla propria abitazione o luogo di lavoro avendo perciò una diffusione quasi capillare in tutti i paesi della zona di competenza. Tutti noi volontari CNSAS teniamo in auto già pronto tutto il materiale ed abbigliamento personale di intervento, perciò i tempi tecnici dalla richiesta di soccorso alla partenza sono veramente di alcuni minuti. Nel mezzo/mezzi di soccorso alpino dedicato sono già caricate tutte le attrezzature e materiali di soccorso di squadra, sia tecnico che medico, necessari per gli interventi, è sufficiente perciò che il volontario più vicino alla sede prenda il mezzo e si rechi sul luogo di soccorso, gli altri sono tutti autonomi. Come vede non credo proprio che i tempi di intervento del CNSAS siano superiori a quelli di qualunque altro Corpo di soccorso composto da professionisti. La maggior parte degli interventi effettuati finora lo dimostrano.
    Nel mio commento precedente non ho espresso giudizi sommari sui VVF, ho espresso le mie considerazioni personali su alcuni professionisti dei Corpi che collaborano con il CNSAS negli interventi di soccorso alpino, con i quali quotidianamente operiamo negli intervento di soccorso; vedo infatti molti di loro poco attivi e professionali (non tutti ci mancherebbe, alcuni sono preparati e motivati), quando dovrebbero essere loro in quanto professionisti ad insegnare ai volontari CNSAS come si opera in un intervento di soccorso alpino.
    Avendo già una copertura capillare di tutto il territorio montano e pedemontano garantita dal CNSAS con migliaia di volontari che operano a titolo gratuito personalmente eliminerei queste figure di professionisti che hanno lo scopo più che altro di mantenere alta l'immagine dei vari Corpi militari più che di collaborare realmente negli interventi di soccorso alpino, dato che le squadre operative sono composte da solamente due persone che non sarebbero certo in grado di portare a termine un intervento senza il CNSAS.
    Ripeto nuovamente che il costo annuo di un distaccamento composto da una decina professionisti VVF, SAGF, SAF ecc. pagati dai contribuenti (con busta paga, ferie, malattia, TFR, pensione, posto di lavoro garantito a vita) che fanno soccorso alpino in un paio di vallate alpine è superiore ai finanziamenti che assorbe annualmente l'intera Delegazione CNSAS composta da oltre 500 volontari e tecnici che prestano soccorso gratuito nell'intera Provincia e sono comunque reperibili 365gg 24/24h.
    Non metto in dubbio la competenza e professionalità dei VVF nei loro ambiti di competenza (spegnimento incendi, incidenti stradali, interventi in ambiente urbano, grandi calamità, ecc.), tanto di cappello a tutti, molto meno quella in ambiente impervio o ostile e Le assicuro che nella mia Delegazione nessun VVF proverebbe mai a, come dice Lei "mettersi in competizione" con il CNSAS, Il motivo lo chieda a loro, e non si tratta di Leggi...
    Ripeto nuovamente la domanda: voi VVF per interventi di carattere sanitario ove il personale medico SUEM via terra non possa raggiungere il luogo del soccorso, come intervenite? Nel CNSAS abbiamo infermieri e medici professionisti appartenenti alle varie stazioni del CNSAS che spesso fanno parte dell'equipaggio di elisoccorso SUEM 118 che opera in convenzione con il CNSAS.

  • #54

    Lele (venerdì, 10 ottobre 2014 16:38)

    SIGNORI: il 2014 viene dopo il 2012, almeno dalle mie parti e quindi la sentenza del Consiglio di Stato e successivo al DPCM che ha fra l'altro anche minor valore giuridico, quindi traete le vostre conseguenze

    poi, Non ricordo chi ha scritto che alcuni, forse troppi colleghi, hanno un doppio lavoro con tanto di partita IVA
    questo non so se sia vero, se lo fosse sarebbe buona cosa che ogni contribuente che è a conoscenza, denunciasse il tutto alle competenti autorità giudiziarie, cosi facendo faremmo un buon servizio X TUTTI QUANTI, e magari lasceremmo posti a chi a voglia di lavorare. e non solo di aspettare il 23 del mese.
    Credo però che faccia comodo a MOLTI questa situazione, cosi può continuare ad operare visto che "lo Stato" ha queste mele marce all'interno.
    SAREBBE BELLO poter contare su professionisti che lavorano solo per ciò che sono pagati (ahime poco .. lasciatemelo dire) ma il mio discorso non verte su questo,,, nessuno mi impone di essere dipendente dello Stato, se voglio chiedo il distacco e mi licenzio...
    Voglio invece fare una considerazione importante, far riflettere chi ha scritto che si porta l'attrezzatura sempre dietro:

    ESISTONO DUE PESI E DUE MISURE,, non è concepibile riporre indumenti magari contagiati anche in maniera seria in vetture private, è come se io mettessi il mio NOMEX in macchina alla fine di un incendio o dopo un incidente stradale e magari ci faccio salire i mie cari
    VI RENDETE CONTO che anche queste piccole cose (magari per tanti sono insignificanti) sono invece importanti, e ovviamente fanno salire i costi per chi si attiene alle regole ...ecc.. ecc.
    IO ringrazio chi fa tutto questo perchè ci mette forse qualcosa in pù di noi, MA NON CONDIVIDO IL MODO IN CUI LO FA, dopo tanti anni di volontariato ho imparato a vedere le cose sotto altri aspetti, non rinnego il mio passato anzi,,trovo certi luoghi, sedi di volontari momenti importanti di aggregazione e crescita,, ma poi se ci metti un po di testa capisci quello che va bene e quello che non va bene...
    se i professionisti pagati fanno meno di cio che dovrebbero, tante volte è anche perchè si trovano davanti chi pur di fare non guarda in faccia niente,,,

    brutto da dirsi,,, ma è così .. e non condivido .. ripeto..

    proviamo a non far arrivare il volontariato in un soccorso ,, e PRETENDIAMO CHE ARRIVINO I PREPOSTI

    vorrei vedere se ad esempio ci fosse la mania di fare il tassista ..
    un gruppo di volontari trova le macchine ( ovviamente donate dalle aziende x farsi pubblicità o scaricare fiscalmente) e si mette a fare i tassisti volontari.. a costi zero (all'apparenza.. ahaha mi vien da ridere..) cosa pensate che faranno i tassisti quelli veri?? saranno contenti?
    no... perche non avranno più occupazione,, se invece fossero stipendiati da un ente locale ad esempio,, diranno: ma si dai...falli lavorare,, tanto riscuotiamo lo stesso..

    quindi anche il mondo del volontariato se sapesse dove fermarsi contribuirebbe ad avere servizi per cui paghiamo le tasse più efficienti

    un saluto caro a tutti i lettori

    se guardiamo tutto .. le cose sono molte e complesse


  • #55

    Giorgio (domenica, 12 ottobre 2014 23:17)

    Sig. Lele, la Sentenza del Consiglio di Stato 1737 del 2014 da ragione al CNSAS ribadendo il concetto espresso dal DPCM del 2012, siete voi VV.F. che la interpretate a modo vostro...Per noi CNSAS nulla è cambiato e nulla cambierà.
    Magari alcuni vostri colleghi avessero un secondo lavoro con P.IVA, vorrebbe dire che pagherebbero le Tasse per il lavoro che svolgono; il problema è che invece chiaramente lo svolgono senza posizione fiscale a danno degli imprenditori ed artigiani in regola. Ce ne sono a decine dalle mie parti, più che altro VV.F. (forse perché lavorando a turni "lunghi" sono quelli ad avere più tempo libero); i vostri Vertici sicuramente ne sono a conoscenza, ma poco fanno per combattere questo fenomeno.
    Per quanto riguarda l'attrezzatura che teniamo sempre pronta nel baule dell'auto chiarisco che si tratta di attrezzatura alpinistica, materiali personali da soccorso ed abbigliamento pulito (chiaramente lavato dopo ogni intervento), niente che possa "contaminare" l'auto o i suoi occupanti, non vedo il problema...Ho sempre tenuto attrezzatura personale da montagna o da sci in auto. L'unico problema potrebbe essere il furto, ma nelle mie zone si può lasciare l'auto aperta, almeno fino ad ora.
    Ribadisco il concetto che i volontari del CNSAS effettuano gli interventi di Soccorso Alpino proprio perché sono gli unici in grado di farlo, sia numericamente ma soprattutto operativamente. Come già spiegato in precedenza il personale CNSAS viene selezionato tra gli alpinisti locali (quelli disponibili e volenterosi) residenti nelle valli di montagna ove si effettuano gli interventi. Viene richiesto un curriculum alpinistico e viene effettuata una selezione ove gli istruttori CNSAS valutano l'abilità degli aspiranti OSA nel muoversi in sicurezza su vie di roccia e ghiaccio oltre ad una buona tecnica di scialpinismo e padronanza totale delle manovre di corda. Nella mia Stazione CNSAS il 20% dei volontari scala sopra l'8a ed il 95% sul V grado in montagna, età media 35 anni...
    Di VV.F. che praticano alpinismo (non ferrate o sentieri CAI) capaci di muoversi autonomamente in montagna in tutta la Provincia forse ce ne sono 4 o 5, come potete pretendere di fare Soccorso Alpino? Mica sempre può volare l'elicottero del SUEM?
    Non si diventa alpinista facendo 4 corsi di specializzazione... E nemmeno ci si può improvvisare in montagna, se si sbaglia si fanno morti! Nemmeno il SAGF o la Forestale che contano distaccamenti con una dozzina di professionisti (alpinisti) che fanno solamente Soccorso Alpino sono in grado di garantire una copertura del territorio (una squadra di 2 o 4 persone difficilmente è autonoma in un recupero, soprattutto se l'infortunato va portato a "spalla" come spesso capita), ma lavorano in ausilio alle squadre CNSAS (20 volontari solo nella mia valle), che se necessario chiedono l'intervento delle Stazioni vicine. In ricerca persona se necessario riusciamo a coinvolgere anche oltre 200 volontari CNSAS.
    In altre realtà sicuramente è preferibile l'intervento di professionisti che di volontari, non nel soccorso alpino, principalmente per una questione economica: come già spiegato in precedenza allo Stato (e quindi ai contribuenti) costa meno una intera Delegazione CNSAS che una dozzina di professionisti che poco sarebbe in grado di combinare in una intera Provincia, e visto che la situazione economica attuale è tragica (so che i VV.F. locali faticano ad ottenere il rifornimento di carburante per i mezzi di soccorso) credo che soluzioni migliori per il soccorso in montagna allo stato attuale non ne esistano.

  • #56

    Lele (mercoledì, 15 ottobre 2014 17:24)

    MI SPIACE, MA LA SENTENZA NON VI DA RAGIONE, SE POI CONTINUATE A INTERPRETARE LE COSE COME VOLETE è UN ALTRO CONTO
    torno a ripetere che la ricerc e il recupereo deve essere svolto dai più capaci, MA IL COORDINAMENTO OVVERO LA RESPONSABILITA' DAVANTI AD UN GIUDICE è un'altra cosa

    mi rendo perfettamente conto della vostra realtà, nessuno la nega, ma non la condivido nella parte in cui vi arrogate di poter coordinare un'amministrazione dello STATO, un Corpo dello Stato, ma di cosa stiamo parlando
    è come se dicessimo che i metronotte seppur preparati prendessero in mano la situazione rispetto ai Carabinieri
    se mi dite che possono altamente specializzati e che in certi ambienti sanno muoversi meglio x caratteristiche particolari, mi va bene,,, ma poi il coordinamento non possono effettuarlo , se mi dite come recita la legge 74 del 2001 che avete GIUSTAMENTE IL COORDINAMENTO RISPETTO AD ALTRI ENTI E ASSOCIAZIONI MI SEMBRA PIù CHE OVVIO e ne sono ben felice

    concludo col dire che saremmo ben lieti se siete a conoscenza di attività illecite svolte da parte di qualcuno che le facciate presente a chi di competenza
    SENNO' LE CHIACCHERE STANNO A ZERO, ANZI POTREMMO INCOMINCIARE A PENSARE CHE A QUALCUNO POSSA FARE COMODO CHE CI SIA QUESTA SITUAZIONE

  • #57

    Lele (mercoledì, 15 ottobre 2014 17:30)

    occorre molto poco, mi creda,, due foto e una piccola relazione agli organi competenti, o allo stesso Comando di competenza e vedrà che la situazione si risolve presto.
    oppure devo pensare che, anche nella sua regione, dove a quanto mi scrive si possono lasciare le cose libere tanto nessuno le porta via, esistono "mele" diciamo non prioprio sane?

    Trovo comunque di basso profilo che io e lei ci confrontiamo in modo molto aperta e leale e non lo faccia chi dovrebbe pensarci per risolvere il problema che ahimè è di vecchia data
    magari adesso viene meggiormente a galla anche perche fortunatamente abbiamo intrapreso corsi di formazione da alcuni anni che portano conoscenze anche di alto livello in materia

    mi piacerebbe leggere il commento di altri, o un intervento della stessa redazione la quale ci ha messo a disposizione questo spazio dove confrontarci


  • #58

    Lele (mercoledì, 15 ottobre 2014 17:34)

    E QUANDO SI PARLA E CI SI CONFRONTA
    è sempre una cosa positiva

  • #59

    Giorgio (mercoledì, 15 ottobre 2014 23:57)

    Sig. Lele, vista le diversa interpretazioni della Sentenze in oggetto da parte dei VVF e del CNSAS probabilmente dovuto al fatto che sono scritte in modo talmente complesso ed incomprensibile da chi non sia un "addetto ai lavori" in ambito Forense, credo sia opportuno (e spero avvenga presto) un chiarimento dal Ministero competente, anche se mi sa che dovremo attendere un bel po'...

    Cosa intende per coordinamento dei soccorsi? Secondo Lei se io volontario CNSAS fossi in parete impegnato nel recupero di un infortunato o incrodato dovrei farmi dirigere via radio nella manovra di calata dal primo VVF o carabiniere di turno che mi attende a valle 1000m più in basso perché incapace di muoversi in parete ed incompetente nelle manovre di soccorso su roccia??? Ma stiamo scherzando??? Lei crede che io volontario non avrei alcuna responsabilità Penale se per imperizia lasciassi cadere la barella con l'infortunato, che malauguratamente dovesse ferirsi o peggio rimanerci secco? Mah ho i miei dubbi...A me il CNSAS ha sempre insegnato che siamo responsabili di qualsiasi cosa facciamo in intervento!
    Ad ogni modo nella mia stazione CNSAS abbiamo 2 finanzieri ed 1 forestale (tutti alpinisti), professionisti che operano nel proprio Corpo come professionisti del soccorso alpino (pagati dai contribuenti) e nel tempo libero volontari nel CNSAS (chiaramente gratis, come tutti noi volontari che svolgiamo altri lavori) e nessuno di loro o dei loro superiori ha mai sollevato problemi se gli interventi vengono coordinati dal CNSAS proprio perché sia numericamente (sempre in numero superiore), ma soprattutto operativamente, non abbiamo niente da invidiare alla preparazione tecnica dei vari professionisti citati nel soccorso in montagna.
    Negli interventi di soccorso alpino vale la regola che dirige l'intervento il più esperto (in manovre di soccorso) PRESENTE sul luogo di intervento, non il più anziano, il più alto in grado o il primo arrivato. Può essere presente il Generale di Corpo d'Armata in persona, se questi non è competente in materia di soccorso in montagna (e vi sfido a trovarne uno) se ne sta muto e lontano dal luogo di intervento per non intralciare i soccorsi. Così si è sempre fatto ed in decenni di soccorsi di ogni genere e difficoltà non ci sono mai stati problemi di alcun tipo.

    Credo che questo recente accanimento contro il CNSAS da parte dei VV.F. (nessun altro Corpo di Professionisti dello Stato ha mai sollevato polemiche in merito) sia dovuto al fatto che probabilmente i VV.F. (o una parte di essi) non hanno mica ben compreso cosa significa fare soccorso alpino in montagna o ambiente ostile. Pensate di andare sempre a soccorrere l'infortunato di turno nel boschetto vicino al paese raggiungibile con il fuoristrada? E se un giorno dovesse capitarvi il recupero di un infortunato incrodato sulla Sud della Marmolada, sulla Nord della Ovest di Lavaredo o sulla Nord dell'Ortles (sapete cosa significa almeno?) chi mandate ad effettuare l'intervento di soccorso? i VV.F. con gli stivali oppure con l'autoscala lunga 1500m (se mai dovesse esistere)? Oppure mandate i volontari del CNSAS (che lo fanno già da decenni, gratis) e li coordinate via radio? Secondo me non vi rendete ben conto di cosa state parlando...
    Personalmente mi da parecchio fastidio che ci si accanisca gratuitamente e senza motivo (almeno io non ne vedo uno valido) contro dei volontari che ci mettono del proprio tempo e competenza per portare soccorso gratuito in ambiente difficile e pericoloso, spesso mettendoci anche dei propri soldi, carburante e mezzi, in cambio di una divisa da soccorritore, un casco ed una pizza insieme a fine anno.
    Ripeto per l'ennesima volta, i costi di una Delegazione CNSAS sono ridicoli rispetto al costo di voi Professionisti dello Stato! Basterebbe tagliare una decina di posti di dipendenti pubblici per Regione per pagare tutto il CNSAS Nazionale.
    Eliminiamo il CNSAS e poi vediamo chi sarà in grado di fare gli interventi in montagna... Ne vedremo delle belle!

  • #60

    Giorgio (mercoledì, 15 ottobre 2014 23:59)

    Per quanto riguarda i Dipendenti dello Stato che svolgono altri lavori "irregolari" al di fuori dei propri turni, vivendo in una realtà dove tutti si conoscono diventa un po' "rischiosa" la denuncia da parte di chi nella zona ci vive e magari svolge una attività commerciale o imprenditoriale; prima o poi qualcuno te la farebbe pagare in qualche modo. Un intervento diretto da parte del Comando o delle Autorità preposte sarebbe più opportuno, visto che, senza dubbi, di queste "attività irregolari" i Vertici ne sono a conoscenza da tempo. La pentola sta per esplodere e sinceramente mi sembra anche ora...

    Ad ogni modo trovo sicuramente positivo un confronto in merito, anche se mi sa che siamo rimasti in pochi a seguire questa discussione. Mi piacerebbe sentire l'opinione di qualche altro volontario CNSAS magari di altre Delegazioni.
    Credo però che, poiché viviamo in realtà talmente diverse, molti di voi non abbiano ben capito in che zone ed ambienti opera il CNSAS (almeno nella mia Delegazione) e che tipo di interventi è in grado di portare a termine, e pensino perciò che tali operazioni possano essere svolte da chiunque, basta essere dotati dell'attrezzatura idonea. Vi assicuro che non è proprio così.
    Buona serata a tutti!

  • #61

    lele (giovedì, 16 ottobre 2014 07:56)

    mai e poi mai intendo dire quel tipo di coordinamento, non saremmo in grado neppure di coordinare la cucina di un grande hotel...
    chi si sognerebbe di farlo??
    Intendo nelle fase decisionale delle scelte di ricerca,, quello si
    vede sig. Giorgio... la mia realtà è certamente diversa dalla sua,,, anche da noi quando il recupero dell'infortunato viene assegnato al CNSAS per motivi più disparati (perchè lo hanno trovato, perchè lo ha trovato qualcun'altro, perchè occorre un attrezzatuura che sul posto l'hanno solo loro.. ecc... ecc) ecco in questi casi anche le nostre squadre SAF non interferiscono in alcun modo con chi fa il recupero,,,, semmai si mettono a disposizione per un eventuale assistenza se richiesta..
    Io mi riferisco al coordinamento delle ricerche, la scelta di una strategia piuttosto di un'altra, viene riufiutato a priori la possibilità di mettere a fattor comune le notizie ad esempio, oppure dove sono le squadre o le zone da assegnare.. e questo, non va bene... ecco cosa intendo x coordinamento, oramai quasi tutti i piani Prefettizi (quelli aggiornati intendo) indicano la responsabilità in testa o alle forze dell'ordine per certi casi o ai comandi provinciali VF nei casi extraurbani non antropizzati
    ECCO cosa vorrei far capire, ma siccome avete disposizioni dall'alto di non firmare detti protocolli ne state fuori
    SI RENDE CONTO A CHE PUNTO SIAMO??? LO STATO CHE INDICA CERTE LINEE DA SEGUIRE E QUALCUNO LE IGNORA
    se le prefetture indicheranno in modo diverso, basta saperlo , e se permette le Prefetture credo proprio che applichino la normativa vigente in modo corretto..
    In merito all'altra questione, chi sa parli,,,, sennò meglio star zitti, troppo comodo sennò, e le dico che a noi , a coloro che fanno il proprio lavoro in via esclusiva con lo Stato non parrebbe il vero, perchè come giustamente dice lei,,, non fa distinzione fra il tizio che "si arrangia" e uno che svolge solo questa professione - ci mettete tutti nello stesso calderone e questo nn è giusto

  • #62

    io c'ero (giovedì, 16 ottobre 2014 18:23)

    Lele, quando devo andare a fare soccorso penso al soccorso. Su intervento tanto ormai siamo fuori, ormai siamo lì, c'e' un soccorso da fare, si fa con quelli che ci sono. Ai protocolli ci si penserà dopo, semmai.
    La scelta della strategia è imposta dalle notizie a disposizione e dal territorio. Ora, le notizie possono essere in possesso di tutti, ma con la conoscenza del territorio come la mettiamo? Facciamo fare lo stratega a chi? A chi non fa mai attività outdoor? A chi non ha idea delle dinamiche recursive che occorrono tra escursionisti/fungaioli/bikers/ecc? Cioè, adesso... va bene la teoria, ma magari un po' di pratica dei posti e delle attività che vi si svolgono non guasta... o mi sbaglio?
    Io non sono contrario alla presenza di n componenti sullo stesso evento, anzi. Saranno i rispettivi responsabili -i soli che conoscono i soccorritori presenti e le loro reali potenzialità- a smazzarsi le aree di ricerca per far rendere al meglio il proprio personale (o fare in modo quantomeno che nessuno si faccia male...). Poi ognuno risponderà del lavoro fatto.
    Non voglio fare la cronistoria dell'approccio scientifico alla ricerca dispersi, con documenti che datano tra la fine degli anni '70 e inizio '80 -i più vecchi che ho trovato, finora- redatti da alpinisti psicologi, alpinisti medici specialisti in medicina legale, ecc. che sono venuti nel corso di decenni a formare le attuali linee guida nazionali. Perchè non è che si improvvisa.... la strategia.
    Ma senza conoscenza del territorio si va comunque poco lontano, anzi, si rischia pure di fare danni.
    Non c'è dubbio che in caso di richiesta d'aiuto la risposta sarà immediata, come sempre, e non aspetterà certo che ci siano le firme sulle carte. Quelli sono altri problemi.

  • #63

    lele (martedì, 04 novembre 2014 18:51)

    che coraggio a scrivere certe cose

    proprio chi non avverte mai, poveri noi,,,
    da che pulpito giunge la predica
    e io sto ancora a perdere tempo con chi non vuol sentire..

    http://www.primonumero.it/attualita/news/1415035949_agnone-is-ferito-a-una-gamba-mentre-cerca-funghi-nel-bosco-66enne-salvato.html

  • #64

    paolo de luca maestro di sci accompagnatore di media montagna pietracamela (Te) (sabato, 29 novembre 2014 23:25)

    Un valido deterrente per dimezzare le imprudenze in montagna è quello di far pagare al cittadino in emergenza le costose operazioni di soccorso alpino . Un dato su tutti: un minuto di volo di un elicottero medicalizzato arriva a costare 300 € che in Italia e imputato per intero alla collettività. Un altro deterrente potrebbe essere quello di estendere la Legge 363/2003 anche agli sport di avventura. Cosi' come sulle piste di sci ci sono norme precise da rispettare e' necessario fissare regole piu' stringenti anche per l'alpinista ed escursionista. Paolo De Luca Maestro di Sci e Accompagnatore di media montagna Pietracamela ( Te )

  • #65

    lele (domenica, 14 dicembre 2014 19:39)

    concordo col Sig. Paolo sui costi dei soccorsi da addebitare a coloro i quali affrontano certe situazioni con superficialità e negligenza, mettendo anche la vita dei soccorritori a rischio e gravando sui costi pubblici in modo spudorato

    Diverso è per colui che rimane vittima di un incidente quando sta lavorando o compiendo una attività per conto terzi, se i TERZI hanno una assicurazione sappiamo anche dove trovare i fondi per non far pagare il conto al solito contribuente

  • #66

    LELE (sabato, 14 febbraio 2015 09:29)

    guardate un po'

    Diamo il giusto valore a questi volontari del soccorso... ma non dimentichiamo che PURTROPPO, in Italia,, una parte di volontariato è anche questo,, ed è tanto che cerchiamo di dirlo


    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/13/soccorso-alpino-volontario-denuncia-comportamenti-opachi-sui-rimborsi/1384866/

    sinceramente un articolo così curato e non di due righe non lo avevo mai letto



    Gabriele

  • #67

    Pigi (giovedì, 01 ottobre 2015 12:44)

    sono volontario del soccorso alpino quindi sono un essere inferiore e so già in partenza di essere in inferiorità. i rapporti con i vvf sono differenti a seconda delle zone. ho tantissimi cari amici nei vigili del fuoco che mi confermano (in via confidenziale ovviamente) che la "strategia" dei comandi provinciali/regionali è quella di far partire l'elicottero sempre e comunque anche quando non serve, anche quando il ferito è già imbarellato sull'elisoccorso del 118.se poi l'intervento si rivelasse ingiustificato, l'escamotage è quello di far figurare l'intervento come esercitazione; è un modo per dimostrare che la loro presenza è giustificata e per stare in un n. di interventi annuali senza i quali incorrerebbero in riduzioni di personale o tagli. ovviamente a noi spesso servirebbe un aiuto, specie per un trasporto in elicottero, che ci viene sempre regolarmente negato. abbiamo proposto esercitazioni congiunte sulla ricerca, ma i distaccamenti volontari vengono in abiti civili perchè i comandi non hanno piacere. in provincia di piacenza addirittura i sindacalisti dei vvf hanno lanciato strali contro i tecnici del cnsas, e in un comunicato stampa addirittura viene riferito che per legge il soccorso alpino non può operare al di sotto dei 1600 mslm (!????!?!?!?!), dando prova di malafede e poca competenza di soccorso in montagna, in quanto l'altimetria non è un discrimine circa il terreno impervio (vorrei vedere i pompieri con l'autoscala alla pietra di bismantova, ma anche in parete in val di mello). La questione è che i vigili del fuoco sono i primi a riconscere sul campo il valore dei tecnici del soccorso alpino ma non possono dirlo, e finchè si opera su ameni prati in fiore fanno tutti la parte dei fenomeni...quando invece il terreno si fa più severo (e non serve andare sul cervino), gli stessi fenomeni abbassano la cresta e mandano avanti questi spregievoli "volontari". anche perchè i saf 2b possono essere super addestrati, ma magari vengono dalla puglia e non sanno un bel niente del territorio in questione. una volta su una valanga in liguria durante una bufera di neve hanno sbattuto con un 412 contro un faggio, distruggendo l'eli e mettendo in pericolo decine di vite: un soccorritore preparato sa dove può arrivare e dove deve fermarsi per il bene collettivo, invece i comandi vvf esigono il rumore delle pale sempre e comunque, esigono che i vvf di 120 kg che aspettano a valle si mettano di fianco alla barella quando gli altri sono 8 ore che magari sono attaccati a una corda... perchè l'importante è fare cinema, tanto la signora che guarda il tg non lo sa che un soccorso costa, che far volare un elicottero per 2 ore senza motivo costerà 15mila euro...che togliere risorse ai soccorsi per farsi vedere eroi alla lunga nuoce alla collettività!! la verità è che il corpo dei vigili del fuoco è un corpo glorioso,che però sta vivendo anni d'incertezze e per fare questo cerca di metter piede ovunque, con la paura che non facendo così venga ridimensionato il proprio ruolo che - ricordiamolo - rappresenta in molti campi un'eccellenza mondiale. e così se la prendono con il soccorso alpino, "colpevole" di rubare il lavoro; si insiste sulla questione dei volontari vs professionisti, quando si tralascia la parola PROFESSIONALITA'. credo che così come nessun soccorritore alpino non si sognerebbe mai di interferire in uno spegimento di incendio o sul'estricazione di un ferito stradale, i vigili del fuoco dovrebbero riconoscere la maggiore superiorità tecnica del cnsas in ambiente ostile e fine della storia. ciao

  • #68

    Paolo De Luca (mercoledì, 24 febbraio 2016 15:58)

    Un valido deterrente per dimezzare le imprudenze in montagna è quello di far pagare al cittadino in emergenza le costose operazioni di soccorso alpino! Paolo De Luca Maestro di Sci e Accompagnatore di media Montagna Pietracamela ( Te)