Due ciociari tra gli inventori del Maker Faire di Roma

“Noi non viviamo semplicemente ma creiamo” è quanto afferma il guru Dale Dougherty,  il fondatore, il presidente e Ceo  dei Maker Media. Ma chi sono i makers? Sono persone che giocano con la tecnologia, che vogliono capire come funzionano le cose, metterci le mani e modificare il mondo che hanno intorno.

 

Giocando, inventando, creano e modificano la realtà. “Siamo tutti dei creatori” dice Dale. E quanto sia vero è stato dimostrato proprio dal Maker Faire che si è concluso ieri a Roma. Tre giorni in cui i “makers” hanno mostrato al mondo le loro invenzioni: tecnologia a basso costo, design, arte, sostenibilità, modelli di business alternativi. Non c’è limite come non c’è limite all’immaginazione.

 

In più di centomila visitatori hanno viaggiato tra robot, droni e stampanti 3D… oltre 600 le invenzioni  in mostra. Tra gli ospiti Glenn Green, chirurgo toracico che ha impiantato una trachea stampata in 3D ad un neonato.

Tra gli “inventori” siamo riusciti ad incontrare anche qualche ciociaro come Michela Ruggero di Coreno Ausonio o come Giovanni Vona di Frosinone. Quest’ultimo, insieme ad un gruppo, tutto ciociaro, ha inventato “Smart idea”. Si tratta di un progetto di monitoraggio ambientale integrato. Cosa vuole dire? “Nel primo step - dice Vona – abbiamo sviluppato una scheda elettronica con a bordo una serie di sensori che ci permettono di monitorare i valori degli inquinanti nell’aria, nell’acqua e nella terra”. Tre le versioni, una domestica (da utilizzare all’interno dell’abitazione), una per l’esterno con pannello solare e la scheda gsm per trasmettere i dati. Poi c’è una versione portatile, wearable, ossia che si indossa. Quest’ultima è davvero affascinante perché si tratta di una giacca o un cappotto all’interno del quale sono inseriti una serie di sensori che misurano dati ambientali ed hanno anche dei led che segnalano in tempo reale se si è superato il limite impostato.

 

Il cappotto con i sensori ed i led
Il cappotto con i sensori ed i led

In pratica una specie di centralina di rilevamento. Chi la indossa può misurare in ogni luogo la situazione dell’inquinamento ambientale e, grazie ad un collegamento internet, trasmettere in tempo reale i dati rilevati. I dati di tutte le schede vanno infatti a finire in un server che è disponibile a tutti. Un sito internet  dove si possono vedere i risultati di ogni rilevatore. Quindi tutti sono informati in tempo reale della situazione dell’ambiente. Si crea così una community di persone informate. “il nostro obiettivo è di sensibilizzare tutti rendendoli consapevoli  di cosa stanno mangiando, bevendo, respirando…”. Il progetto prevede un secondo step in cui vengono utilizzati i droni, delle macchine volanti per monitorare anche il territorio dall’alto. Successivamente si andranno a confrontare i dati ambientali con i dati medico-sanitari, ossia le patologie diffuse sul territorio, per capire le correlazioni tra gli inquinanti e le malattie che si sviluppano.

Michela Ruggero
Michela Ruggero

Insomma qualcosa di veramente affascinante. E lo è ancora di più se si pensa che lo strumento è assolutamente a basso costo. Molto interessante anche l’invenzione di Michela Ruggero. Michela è un architetto di 34 anni che, per realizzare la sua invenzione, è partita da un problema reale: l’azienda di famiglia lavora il marmo. La lavorazione del marmo produce rifiuti, carbonato di calcio, il cui smaltimento ha un costo. Michela quindi ha preso  gli scarti di lavorazione, li ha combinati con dei polimeri e ne ha fatto un materiale da utilizzare per le stampanti 3D. Insomma quello che prima era un rifiuto, e quindi un costo, adesso è una fonte di guadagno. Tant’è che la sua azienda ha ricevuto polveri da aziende di tutte le parti del mondo. Queste ultime hanno subito capito l’affare ed invece di smaltire i loro rifiuti li vendono a Michela. Tutti ci guadagnano e non si creano rifiuti. Per questa creazione Michela l’anno scorso è stata premiata come uno dei migliori progetti presentati al Maker Faire!

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Commenti: 1
  • #1

    Ora basta (mercoledì, 08 ottobre 2014 21:09)

    Bravi ragazzi complimenti per portare in alto la nostra bistrattata provincia. In bocca al lupo!!