Alatri e Ferentino candidate al patrimonio mondiale dell'Unesco

Alatri e Ferentino candidate a patrimonio mondiale dell’Unesco. La proposta di candidatura è stata avanzata oggi a Paestum, durante la  Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico


Oggi, nell’ambito della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in svolgimento in questi giorni a Paestum è stata avanzata ufficialmente la candidatura per cinque città ciociare per divenire patrimonio mondiale dell’Unesco.


Si tratta di Alatri Ferentino, Anagni Atina ed Arpino che potrebbero essere riconosciute patrimonio mondiale culturale e naturale. La proposta della candidatura è stata illustrata dalla Camera di Commercio di Frosinone. Inizia così il suo iter con l’illustrazione dei dettagli finalizzati ad ottenere la  candidatura durante il workshop  di Paestum “Il Turismo Archeologico nel Lazio: alcuni percorsi alla scoperta dell’antico a cura della Regione Lazio”.


Nel documento dell’Ente camerale si legge: “Le città sono legate dalla tradizione che le vuole fondate dal Dio Saturno e sono anticamente documentate nei testi classici di storia Romana. In tutte le città vi sono imponenti opere poligonali che la tradizione vuole essere state realizzate dai ciclopi (popolazione individuata nei  pelasgi) da cui prendono il nome di mura ciclopiche o mura pelasgiche.


Perché un sito sia iscritto nella Lista del patrimonio mondiale, deve presentare un eccezionale valore universale e soddisfare almeno uno dei dieci criteri di selezione illustrati nelle Linee Guida per l’applicazione della Convenzione del patrimonio mondiale”. Prima di arrivare a Paestum la Camera di Commercio ha organizzato una serie di incontri con i sindaci e con gli amministratori dei cinque centri,  tutti favorevoli all’iniziativa. “E’  volontà della Camera di Commercio di Frosinone – riferisce il presidente Marcello Pigliacelli - candidare nella Lista del Patrimonio Mondiale culturale e naturale dell’Unesco le Mura Ciclopiche nelle Città di Saturno. Troppo spesso -  dichiara Pigliacelli -  ci troviamo ad avere richieste da parte degli operatori turistici che ci chiedono ‘pacchetti organizzati’ . Vogliamo innalzare - sottolinea ancora Pigliacelli - l’asticella dell’offerta turistica di questa provincia. Quella di tentare una candidatura nella Lista del Patrimonio Mondiale culturale e naturale dell’Unesco potrebbe essere una buona leva”.

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Commenti: 6
  • #1

    Alberto (venerdì, 31 ottobre 2014 18:12)

    Bravi. Una volta tanto un'iniziativa intelligente. Sarebbe opportuno che i sindaci del territorio si attivassero per valorizzare le altre notevoli risorse che abbiamo. Penso al DOP per l'olio di oliva dei monti ernici, al percorso turistico dei monasteri ecc.

  • #2

    Alessandro Pompeo (venerdì, 31 ottobre 2014 19:20)

    "In bocca al lupo" Presidente Pigliacelli.
    http://www.alessandropompeo.eu/

  • #3

    un lettore (venerdì, 31 ottobre 2014 19:45)

    Se fosse vero e una grandissima cosa !!!! Ma sicuramente stiamo solo sognando.

  • #4

    Zjx (venerdì, 31 ottobre 2014 22:39)

    Per fare turismo occorre la Mentalità. Non basta un'etichetta. Cmq speriamo.

  • #5

    ahahahahahah (sabato, 01 novembre 2014 08:28)

    dovrebbero essere protetti dall'unesco anche certi politi ciociari ahahahahahahahaha

    comunque bene cosi

  • #6

    Cleopatra (martedì, 04 novembre 2014 16:24)

    Sarebbe una cosa veramente bella, questa dell'Unesco!!!! Finalmente la ciociaria non sarebbe più ricordata solo per il contadino burino di Ceccano, così come emulato da Manfredi nei suoi film!!!!! La ciociaria è anche la terra di San Tommaso D'aquino, di Cicerone ecc... e di tanti illustri personaggi di rilevante personalità culturale in vari campi del sapere !!!