Crisi dell'edilizia. Appalti pubblici -28% solo nel 2014

Dall’inizio della crisi il settore dell’edilizia ha perso mezzo milione di posti di lavoro e questo senza contare l’indotto.

 

Il dato è quello nazionale ma se scendiamo nel locale i numeri in percentuale non cambiano. Nel corso del 2014 nel Lazio vi è stata una perdita di un quarto del mercato degli appalti pubblici rispetto al primo semestre 2013 (-28%).

Sono state riviste anche le stime per il 2015 con previsioni che segnalano una flessione degli investimenti nelle costruzioni del - 2,5%.

 

Diminuiscono soprattutto gli appalti di piccole opere, che costituiscono linfa vitale per le Imprese, senza contare il fatto che le grandi opere raramente raggiungono il loro completamento.  Eppure il lavoro ci sarebbe e dovrebbe anche essere compiuto senza perdere tempo se si vuole dare una risposta a quelle che ormai sono diventate delle emergenze: l’edilizia scolastica, la messa in sicurezza del territorio, il ritardo infrastrutturale.

 

Purtroppo risultano irrisolti problemi gravissimi tra cui quello dei pagamenti e, soprattutto, la mancanza di investimenti e quindi di prospettive per le imprese. A livello regionale e soprattutto nella Provincia di Frosinone tutto ciò porta ad un quadro ancora più preoccupante di quello nazionale. Di qui il ruolo complesso ed impegnativo dell’associazione dei costruttori edili che in provincia si pone l’obiettivo di sviluppare azioni ed iniziative coerenti con le esigenze delle Imprese e del mercato.

 

Internazionalizzazione, edilizia scolastica, riqualificazione urbana per il territorio, ma anche adeguamento sismico degli edifici. Questo il programma di Ance Frosinone per il 2015.  Il programma prevede anche il sostegno alle piccole e medie imrpese. “Saremo i promotori di progettualità concrete – dichiara il Presidente di Ancefrosinone Domenico Paglia - da sviluppare in sintonia con le Amministrazioni pubbliche e con gli altri interlocutori pubblici e privati del territorio, considerando che la rivitalizzazione del nostro settore risulta decisiva per il futuro dell’economia locale”.

 

“Ritengo infine che nel 2015 incrementeremo il nostro impegno sulla rappresentanza, per riportare al centro del dibattito il ruolo dell’industria delle costruzioni del frusinate”.

Scrivi commento

Commenti: 3
  • #1

    COLPA DEI POLITICI (martedì, 23 dicembre 2014 14:13)

    Se gli appalti pubblici sono scesi è perchè non li vuole più nessuno in quanto per incassare i soldi dallo stato, dalla provincia o dai comuni è difficilissimo se non impossibile e quindi un imprenditore deve anticipare i soldi propri che non ha perchè sono stati comunque man giati dalle tasse e dall'ingordigia dei nostri governanti.

  • #2

    un lettore (martedì, 23 dicembre 2014 16:12)

    Forse la mia e' solo una domanda..... Come mai c'è tutta questa crisi sull' edilizia e i fatti sono sotto gli occhi di tutti ma nella nostra citta' Frosinone si continua a fare lottizzazioni e cambi di destinazione d' uso ? Dentro tutti sti appartamenti invenduti chi ci mettono. Poi se non c'è lavoro chi cavolo se li compragli appartamenti . Come dice il commento numero uno grazie sempre ai nostri politici...tutta colpa loro.

  • #3

    indipendente (martedì, 23 dicembre 2014 19:02)

    Il settore edilizio è tutto in calo e gli appalti pubblici ne sono solo una parte. Non c'è da meravigliarsi con i sistemi adottati dai nostri politici per battere cassa ed ecco il rovescio della medaglia che avanza a smentire la scelta scellerata di inventarsi tasse stratosferiche sulla casa. Come se non bastasse c'è ancora da rivedere la rivalutazione catastale dell'immobile e si parla di una rendita stimata al 130% dell'attuale.