Per anni hanno percepito l’assegno sociale, senza averne diritto 

Scoperta una frode perpetrata ai danni dell’I.N.P.S. per un ammontare complessivo di 350.000 euro. 


L’assegno sociale è una prestazione di carattere assistenziale erogata dallo Stato attraverso l’I.N.P.S. a tutti i cittadini, italiani e stranieri, residenti nel territorio nazionale che hanno compiuto i 65 anni di età e che versano in condizioni economiche disagiate. 


Nel corso dei controlli, le Fiamme Gialle della città dei Papi hanno rivolto la loro attenzione nei confronti di cittadini italiani residenti all’estero, incrociando i relativi nominativi con quelli dei percettori l’assegno sociale: il riscontro dei dati ha consentito di individuare 4 persone che, pur iscritte all’A.I.R.E. e di fatto residenti all’estero, da diversi anni percepivano la prestazione assistenziale erogata dall’I.N.P.S.. In particolare, tre delle persone così individuate sono risultate risiedere in Paese d’oltreoceano, mentre la quarta ha stabilito la propria residenza in un Paese dell’U.E.. 


Al riguardo, giova precisare che uno dei requisiti necessari per l’ottenimento dell’assegno sociale  è la residenza  nel territorio dello Stato. Le quattro persone così individuate, originarie di Comuni limitrofi alla città dei Papi, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Frosinone per il reato di “Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato” e segnalate alla competente sede dell’I.N.P.S. per l’attivazione delle procedure finalizzate al recupero delle somme di denaro indebitamente percepite

Scrivi commento

Commenti: 4
  • #1

    Jonny (martedì, 03 febbraio 2015 21:45)

    Era Ora che qualcuno Intervenga su questi Fatti sono dei propri Furti Aggravati,
    date una occhiata ai dipendenti pubblici,molto di loro sono non si comprende come fanno a condurre un vita al di sopra delle standard di un comune cittadino ,concludo aggiungendo verifiche di presenza sul lavoro e attività a loro assegnate,verranno a galla molti aspetti a dir poco sconcertanti
    Buon Lavoro e grazie per la giustizia che state cercando di ripristinare.

  • #2

    Franco (mercoledì, 04 febbraio 2015 07:52)

    È' giusto che l'inps e l'autorità giudiziaria si muovano bene in caso di indebite percezioni di indennità a favore dei cittadini. Altrettanto celermente però dovrebbero muoversi quando si tratta di riconoscimenti economici da erogare ai cittadini invece di temporeggiare per mesi o quasi anni adducendo futili motivazioni quali la carenza di personale. Inoltre l'autorità giudiziaria dovrebbe indagare non solo quei cittadini che percepiscono le ingiuste indennità ma anche quei CTU da loro nominati che immotivatamente dopo "anni" non consegnano ancora le perizie che gli sono state affidate creando con ciò enormi disagi alle famiglie di coloro che attendono un sostegno economico pet l'assistenza fornita ai congiunti malati. Siamo sempre alle solite, viviamo uno stato che contesta sempre ai cittadini giustamente seguendo le norme ma si guarda bene dal dare il buon esempio.

  • #3

    Mavava (mercoledì, 04 febbraio 2015 17:36)

    Caro jonny fino a prova contraria,saranno anche fannulloni, ma guadagnano poco piú di 1000 euro al mese e pagano le tasse!!!
    Andassero a controllare gli autonomi ,dentisti,medici,avvocati,commercialisti, che denunciano meno di un lavoratore pubblico e fanno la vita da miliardari.
    Lo sa lei che i gioiellieri denunciano meno di un impiegato?

  • #4

    Mavava (mercoledì, 04 febbraio 2015 17:38)

    Dimenticavo, vogliamo parlare del boom di separazioni fittizie per prendere l'assegno sociale?