Il Camper della Legalità

“La legalità è la  condizione imprescindibile per garantire al Paese Democrazia  e   Civiltà”.  È Guido Tomassi, segretario provinciale della Cgil, a parlare nel suo intervento presso la villa comunale di Frosinone.

 

Nel capoluogo oggi ha fatto tappa il camper della legalità, un’iniziativa per dire basta alla corruzione, all’evasione fiscale, al caporalato, alle infiltrazioni mafiose negli appalti e nell’economia. “A difesa della legalità non bastano le leggi - dice Tomassi - se queste non vengono applicate e rispettate siamo al nulla”.

 

Combattere la criminalità negli appalti è un imperativo. La criminalità infatti “oltre ad essere una piaga del nostro Paese, rappresenta un costo per l’economia nazionale in termini di risorse materiali, immateriali e umane. Risorse che sono sottratte al sistema economico legale”.

 

All’incontro di oggi tutte le massime autorità del territorio tra cui anche il prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli, il questore Santarelli, il presidente dell’amministrazione provinciale Antonio Pompeo. Per impedire che gli affari criminali si insinuino nell’economia reale massima attenzione deve essere data agli appalti pubblici.

Guido Tomassi Segretario Provinciale Cgil
Guido Tomassi Segretario Provinciale Cgil

“Il primo passo verso una riduzione d’infiltrazione è quello di far evolvere le procedure relative ai protocolli di legalità tramite la definizione di protocolli a livello nazionale; operare per ridurre i tempi di pagamento da parte delle stazioni appaltanti, per evitare che la mancanza di liquidità spinga le aziende ad accedere a forme di credito eccessivamente onerose, e quindi di cadere nella trappola dell’usura… Riteniamo anche che debba essere vietato alle aziende che si aggiudicano l’appalto di procedere a sub-appaltare lavoro, beni o servizi ad aziende che hanno partecipato alla stessa gara”.


“Per dare certezza, ed invitare solo imprese legali, pensiamo a norme che siano vincolanti nell’azione di preselezione delle imprese. Norme che, ad esempio, vincolino stazioni appaltanti a scegliere imprese all’interno della cosiddetta white list, già prevista dalla legge attuale. Ma il segretario della Cgil non ha evitato di toccare quello che è il vero problema dell’economia italiana: il lavoro nero.


“Il peso dell’economia irregolare è in netta crescita. È quindi necessario intensificare l’attività di vigilanza di tutte le istituzioni pubbliche ai diversi livelli territoriali – Ministero del Lavoro, INPS, INAIL, ENPALS, ENASARCO, ecc.. Guardia di Finanza, Carabinieri; potenziare e valorizzare il coordinamento dei servizi ispettivi con l’applicazione in tutte le province del protocollo d’intesa per lo scambio di dati e di informazioni in materia di attività ispettiva tra tutti i soggetti e Agenzia delle Entrate; costituire in tutte le province e regioni delle commissioni sulle irregolarità contributive e il lavoro sommerso; intensificare il controllo sugli appalti con particolare riferimento a quelli pubblici per contrastare i fenomeni di dumping economico sociale; favorire il superamento del ricorso al massimo ribasso e la costituzione della stazione unica appaltante. Garantire la tracciabilità delle retribuzioni contrastando sia il lavoro sommerso che il così detto lavoro grigio, e anche le forme di evasione contributiva"

“Non c’è una vera democrazia se non c’è democrazia fiscale”. L’Italia deve trovare la forza per affrontare il problema dell’evasione fiscale che rende i contribuenti assai diversi di fronte allo stato.  L’evasione fiscale in Italia, secondo l’ISTAT, produce circa 130 miliardi di euro di mancato gettito ogni anno, ovvero il doppio che si registra in Francia, Germania, Regno Unito. “Sono dati molto preoccupanti, che pesano sui contribuenti onesti, e serve una strategia di contrato all’evasione fiscale per l’equità e lo sviluppo”. A tal fine, la CGIL ritiene che serva un patto fiscale all’insegna di una cultura dell’equità e della legalità che unisca e conquisti il consenso di tutti i contribuenti onesti con l’ obiettivo di recuperare un gettito annuo parli almeno al 10% degli oltre 130 miliardi di imposte evase.


Inoltre secondo la Cgil “la Pubblica Amministrazione deve essere una casa di vetro e baluardo contro l’illegalità”. “Per far questo c’è bisogno di una profonda riforma strutturale che faccia giustizia della ventilata controriforma Brunetta, oramai fallita, che ponga alcune questioni quali la razionalizzazione delle pubbliche funzione, il coinvolgimento e il protagonismo dei lavoratori e delle lavoratrici pubbliche , e che ponga al centro della riforma i servizi alle persone per la tutela dei diritti individuali e di cittadinanza. Quindi una riforma che snellisca gli apparati preposti, non attraverso la riduzione del personale come propone Brunetta, ma che riduca le strutture. Occorre anche incrementare la responsabilità della PA rendendola autorevole e non autoreferenziale attraverso dirigenti autonomi e capaci di decisioni che non dipendano dalla politica e il cui compito sia essenzialmente il perseguimento del bene comune. Così si può tenere lontana la politica e la sua invadenza dalle strutture pubbliche”.

“Per la CGIL la Legalità è l’unica risposta per il Lavoro e il Futuro”.

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Commenti: 6
  • #1

    carletto p (martedì, 10 febbraio 2015 16:38)

    è ora che jate a lavoraìììììììììnen sete mai fatt ncazz

  • #2

    dheniparislibero.it (martedì, 10 febbraio 2015 19:20)

    Cari Amici,
    non conosco la persona che ha iniziato questa battaglia sulla legalita' e sicuramente e' da apprezzare e sarei veramente felice che almeno una volta un SINDACALISTA vada a favore degli operai e del popolo Italiano, ma in tutti questi anni abbiamo visto con i nostri occhi e pagato con i nostri sacrifici i tanti BLUFF dei sindacati che facevano vedere che stavano con il popolo e poi facevano accordi con i potenti e colpivano e continuano a colpire alle spalle il lavoratore. Non conosco un sindacalista che dopo che e' entrato nel Sindacato e' rimasto una persona umile e che non si sia arricchito. Il lo stesso Sindacalista che fa' accordi con il governo e accetta l'aumento delle tasse fingendosi a favore del cittadino. Per concludere dico: Sara' ma non ci credo!

  • #3

    dheniparislibero.it (martedì, 10 febbraio 2015 19:21)

    Cari Amici,
    non conosco la persona che ha iniziato questa battaglia sulla legalita' e sicuramente e' da apprezzare e sarei veramente felice che almeno una volta un SINDACALISTA vada a favore degli operai e del popolo Italiano, ma in tutti questi anni abbiamo visto con i nostri occhi e pagato con i nostri sacrifici i tanti BLUFF dei sindacati che facevano vedere che stavano con il popolo e poi facevano accordi con i potenti e colpivano e continuano a colpire alle spalle il lavoratore. Non conosco un sindacalista che dopo che e' entrato nel Sindacato e' rimasto una persona umile e che non si sia arricchito. Il lo stesso Sindacalista che fa' accordi con il governo e accetta l'aumento delle tasse fingendosi a favore del cittadino. Per concludere dico: Sara' ma non ci credo!

  • #4

    Carle' (martedì, 10 febbraio 2015 20:34)

    Tié propri ragione...

  • #5

    sergio freschini (martedì, 10 febbraio 2015 21:00)

    grazie carletto sicuramente isindacalisti non hanno mai lavorato, guardateli.............................

  • #6

    È' proprio vero, (mercoledì, 11 febbraio 2015 06:51)

    quanta gente ha fatto i soldi alle spalle della povera gente. Quante truffe hanno dovuto subire umili operai e famiglie. Alcune scoperte ed altre no, speriamo che sia vero il cambiamento di rotta di qualcuno, ne va sicuramente a vantaggio soprattutto delle persone perbene.