“Frode profumata”. Profumi e cosmetici venduti  in nero. Tasse evase per otto milioni

Una società dedita alla commercializzazione di profumi e cosmetici che aveva un cospicuo giro d’affari, anche mediante operazioni con l’estero, ma che non ha mai presentato le dichiarazioni dei redditi nascondendo completamente i propri profitti al fisco.


A scoprire la frode fiscale la Brigata della Guardia di Finanza di Ceprano.


Gli stessi investigatori delle Fiamme Gialle sono stati colti di sorpresa nel rilevare che la società di Pontecorvo, a fronte del compimento di operazioni con Paesi dell’U.E., non effettuava i versamenti IVA e non presentava al fisco le prescritte dichiarazioni dei redditi.


Ne è scaturita una verifica fiscale che ha sfruttato al massimo gli incroci di dati presenti nelle banche dati dell’Anagrafe tributaria, con particolare riferimento alle operazioni intracomunitarie, si è sviluppata con indagini finanziarie condotte presso tutti gli istituti di credito e le Poste Italiane e si è conclusa con l’individuazione di una base imponibile sottratta a tassazione di 6,5 milioni di euro e violazioni all’IVA per 1,5 milioni di euro.


Nel frattempo la società aveva trasferito la propria sede a Roma, all’evidente fine di meglio “mimetizzarsi” in un contesto socio – economico molto più ampio e complesso ed aveva sottratto all’ispezione della Guardia di Finanza tutte le sue scritture contabili. I responsabili della frode fiscale, due 67enni delle province di Roma e Latina, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Cassino per reati tributari e per l’occultamento della contabilità.

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Commenti: 1
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    un lettore (giovedì, 12 febbraio 2015 19:40)

    Detto ciociaro: se vuo addura' gli profume tita cumpra' con chelle che costano . Meglie cumpraglie sottomane. Ovviamente e' solo una frase ciociara, i profumi cari amici dovete comprarli sempre in profumerie autorizzate e con tanto di ricevuta fiscale.