Collegare il mar Tirreno all'Adriatico

Un progetto richiesto dal territorio e necessario per la ripresa economica e che rinsalda l’unione tra il Lazio meridionale e il sud Pontino”. Con queste parole il Presidente del Cosilam, prof. Raffaele Trequattrini, questa mattina, giovedì 09.04.2015, ha presentato il progetto per la creazione dell’asse trasversale di collegamento tra il Tirreno e l’Adriatico.


Si tratta di un asse ferroviario che unisca il porto di Gaeta con il Cassinate e, di conseguenza, il Cassinate con il mar Adriatico.  Rappresenterebbe un volano fondamentale per lo sviluppo di tutto il territorio dando vita a nuove forme di economia e creando possibilità di sviluppo eccezionali.


Il professor Vincenzo Formisano del Laboratorio di Management e Diffusione dell’Innovazione dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale ha illustrato nel dettaglio ai presenti la relazione tecnica del progetto.


“Il progetto che stiamo presentando  – ha spiegato il Presidente Trequattrini – è stato più volte richiesto dagli imprenditori che cercano trasporti sostitutivi a quelli su gomma. Nello scorso mese di febbraio c’è stato l’insediamento del tavolo tecnico che ha lavorato per fare in modo che l’idea iniziale diventasse concreta e l’appuntamento di oggi rappresenta un passo in avanti fondamentale. Mi auguro che attorno a quest’opera infrastrutturale ci possa essere il maggior coinvolgimento possibile di tutte le istituzioni del territorio, dell’Università e delle eccellenze professionali che ci sono nel nostro territorio. Il progetto rappresenta la volontà di due province di superare le criticità e di rilanciare l’economia delle piccole e medie imprese ma anche di offrire l’opportunità di sviluppare il turismo proveniente dal sud pontino. Il rapporto tra il Lazio meridionale e il sud pontino deve essere rinsaldato perché rappresenta il presidio necessario al territorio per favorire la ripresa”.


Al termine della seduta è stata consegnata a tutti i presenti lo schema di delibera elaborato da Cosilam e Cosind con cui tutti i comuni potranno dimostrare il proprio apprezzamento nei confronti dell’opera.

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Commenti: 6
  • #1

    Mah!!! (giovedì, 09 aprile 2015 18:54)

    Un progetto eccezionale, molto ambizioso, che ben venga.
    Purtroppo, a mio avviso, bisogna fare i "conti" con l'Appennino.
    Non voglio portare iella, ma più a nord, dove "qualcuno" ritiene che ci siano "persone diverse", la Variante di Valico ancorché concepita nel lontano 1992, deve essere ancora completata. Sono trascorsi ben 23 anni!
    E ... non credo che questa parte d'Italia sia diversa da quella leggermente più a nord

  • #2

    un lettore (giovedì, 09 aprile 2015 22:36)

    Come al solito manca giorno mese ed anno quindi !!! Quando si fara' ?

  • #3

    CHE RIDERE (venerdì, 10 aprile 2015 14:12)

    Adesso creeranno la Tirreno/Adriatico S.p.A. con soldi pubblici (cioè nostri), formeranno un consigio d'amministrazione nominato politicamente, prenderanno per vent'anni lo stipendio, nomineranno consulenti, architetti, ingegnieri amici degli amici con parcelle milionarie, metteranno il primo metro di binario con taglio del nastro in pompa magna con tutti i papaveri sui giornali (Sindaci, Prefetti, ecc.) diranno che i lavori termineranno sicuramente nel 2019 e poi finirà tutto li.

  • #4

    Sembra l'aeroporto civile di Frosinone (venerdì, 10 aprile 2015 21:42)

    !!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • #5

    Realista (sabato, 11 aprile 2015 11:00)

    Sparate meno cazzate nn vi crede piu' nessuno ... in questi mesi si stanno esaurendo le ultime briciole di lavori rimasti in edilizia ... all'inizio del 2016 la classe operaia alla fame vi prendera' a calci in culo per la strada !!!

  • #6

    Franco (domenica, 12 aprile 2015 06:30)

    Quelli che secondo voi sparano fesserie sono gli stessi che sempre voi avete votato, non dimentichiamo.
    Quelli che installano autovelox, aumentano le tasse e fanno leggi sul pagamento dell'ombra delle insegne non vengono da Marte ma sono quelli che sono passati da casa nostra a chiederci fiducia promettendo di aiutarci. Poi una volta entrati in quelle stanze fanno l'opposto di quello che ci avevano promesso e per cinque anni ci evitano e ci fanno fare anticamera quando li cerchiamo.
    Alla scadenza del loro mandato ripassano dalle nostre abitazioni e ci richiedono le stesse cose ed il gioco si ripete ormai da 60 anni. Che presa per il c..o