Carcere. Locali Fatiscenti

Carenza di organici e fatiscenza dei locali. È il risultato della verifica fatta oggi nel carcere di Frosinone dai sindacalisti della Fns-Cisl. Nel carcere del capoluogo ciociaro mancano ispettori (18 in servizio sui 29 previsti) e Sovrintendenti (16 su 31 previsti).


Inoltre, c’è solo un commissario rispetto ai tre della pianta organica. Nel nuovo padiglione, entrato in funzione da pochi giorni, la Fns-Cisl ribadisce che manca un presidio sanitario di primo intervento. «Nel vecchio istituto – dice il segretario generale aggiunto Massimo Costantino – le condizioni di fatiscenza dei locali, in particolare dei servizi igienici e delle docce, realizzano quella condizione disumana che viola i diritti fondamentali della persona».


Nel carcere di Frosinone ci sono oggi 493 detenuti, di cui 150 di alta sicurezza. «A breve dopo nostro segnalazione – aggiunge Costantino – si provvederà alla costruzione del presidio di pronto soccorso, ma restano alcune criticità quali mancanza di almeno un medico di guardia e due unità di infermieri. I nuovi ambienti si presentano adeguati ad ospitare i detenuti ma presentano evidenti criticità relative al sistema tecnologico degli accessi». Carente, infine, sempre secondo la Fns-Cisl, anche il numero di automezzi del Nucleo Traduzione e Piantonamenti, insufficienti per le reali esigenze.

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Commenti: 6
  • #1

    franco (mercoledì, 29 aprile 2015 19:51)

    ... così tanto per dire ma ... per stare in carcere certi individui dovrebbero aver violato i diritti fondamentali delle persone, o sbaglio?
    Adesso invece con loro gli stessi diritti non devono essere violati. Che paese strano il nostro ... alla deriva ormai...

  • #2

    x franco (giovedì, 30 aprile 2015 00:17)

    si chiamo stato di diritto e si propone di recuperare chi ha sbagliato.
    quello che vorresti tu si chiama legge della jungla.

  • #3

    x franco (giovedì, 30 aprile 2015 00:17)

    si chiamo stato di diritto e si propone di recuperare chi ha sbagliato.
    quello che vorresti tu si chiama legge della jungla.

  • #4

    franco (giovedì, 30 aprile 2015 08:01)

    Non sai quanto mi piacerebbe vivere in uno stato di diritto, credo anche a te ed a tutti per quanto ci sforziamo di volerlo ancora non ci riusciamo. Purtroppo la quotidianità spesso ci fa pensare che i diritti veri spettano solo ai delinquenti che entrano nelle nostre case e chi deve adoperarsi per ristabilire le giuste differenze usa solo il bancomat per farsi i cavoli suoi e ci lascia vivere in una jungla. A proposito di jungla, forse caro amico ci vivi anche tu, non te ne sei accorto?

  • #5

    Cittadino (giovedì, 30 aprile 2015 12:49)

    No i detenuti invece di stare in carceri che non sono a norma mandateli in vacanza ai tropici. Almeno stanno meglio !!! Ma le avete viste come sono le carceri degli altri Paesi del Mondo.

  • #6

    Mah!!! (giovedì, 30 aprile 2015 13:33)

    I detenuti debbono lavorare, e guadagnarsi la "stozza"!..
    Solo così non costituiranno un peso economico per lo Stato e quindi per tutti gli altri cittadini che lavorano onestamente.
    I diritti li debbono reclamare tutti quei cittadini che avendo lavorato onestamente, debbono "finanziare" il sostentamento dei detenuti, che a volte, se non quasi sempre, sono dei veri delinquenti.
    A chi dice che vanno recuperati, dico che ha ragione, ma a loro spese, non a spese dei cittadini onesti vittime delle loro precedenti azioni fuorilegge!