Come Farsi Ridare i Soldi da Acea

Grazie ad una sentenza della corte Costituzionale (n. 335 del 15/10/2008) Acea è stata condannata a restituire i soldi pagati dagli utenti per la tariffa di depurazione laddove i depuratori non sono attivi.

 

Acea quindi ha comunicato sul proprio sito l’avvio della procedura di restituzione.

 

Il rimborso però non è automatico ma va richiesto dagli aventi diritto scaricando l’apposito modulo dal sito di Acea Ato 5.

 

Altra possibilità è quella di richiederlo presso gli sportelli commerciali e presentarlo all’Ente allegando copia del documento di riconoscimento in corso di validità secondo le modalità previste (tramite e-mail all’indirizzo rimborso.335@aceaato5.it o consegna a mano presso gli sportelli commerciali di Cassino, Frosinone, Sora o Fiuggi).

 

Insomma le procedure non sono semplicissime e, alla fine, non si intascherà denaro. “Gli utenti in realtà non avranno indietro soldi – Ci dice Anna Maria Pro responsabile dell’Unione Consumatori di Frosinone - ma il credito sarà detratto dalle fatture emesse successivamente all’invio della richiesta”.


Sempre secondo l’Ucf ci si potrà far rimborsare anche per le utenze non più attive: “Per le utenze cessate è possibile indicare un codice Iban su cui l’ente provvederà a versare gli importi spettanti. Gli eredi serviti da utenze oggetto di rimborso del canone di depurazione sono tenuti alla presentazione della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà”.

 

In ogni caso sul sito dell’Ente è possibile verificare l’elenco degli aventi diritto suddiviso per comune di appartenenza, nonché l’importo a credito attraverso l’inserimento del proprio codice di servizio.  La stessa Ucf  è a disposizione per fornire l’assistenza necessaria alla verifica del diritto a rimborso e alla compilazione del modello predisposto.

 

Per ogni chiarimento potete scrivere a: “Unione Nazionale Consumatori Frosinone c/o Confagricoltura Via Adige, 41”; email: uncfrosinone@libero.it

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Commenti: 9
  • #1

    Marco (giovedì, 30 aprile 2015 08:54)

    In un paese civile si sarebbe restituito il mal tolto senza alcuna richiesta.

  • #2

    Lupin (giovedì, 30 aprile 2015 09:02)

    Immagino tutte quelle persone anziane che non sono informate su questa cosa e che non faranno mai questa richiesta di rimborso.....E' UNA TRUFFA!!! ACEA CHIEDE E ACEA DEVE RIDARE!!!!

  • #3

    ACEA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE (giovedì, 30 aprile 2015 09:43)

    già detto mille volte è un'associazione a delinquere con la complicità dei SINDACI, se devi pagare te li tolgono subito se devi averli aspetta e spera.

  • #4

    Marco (giovedì, 30 aprile 2015 10:39)

    http://aceaato5.it/ViewCategory.aspx?catid=c6be2c331dfc434098be08a594ad8d7d ho visto che da qui si può controllare se si ha diritto o meno al rimborso

  • #5

    banana republic (giovedì, 30 aprile 2015 10:46)

    verrà una Norimberga per quei politici da destra a sinistra che ci hanno venduti alle banche, alle multinazionali e alla ditta dell'amico sotto casa?!
    però sono stati bravi...hanno messo un buffone impresentabile per farci dividere, litigare e prendere voti per 20 anni mentre loro, tutti insieme (cdx-csx), compreso il buffone, cedevano la nostra sovranità al mercato.

  • #6

    franco (giovedì, 30 aprile 2015 12:13)

    La Norimberga di cui parla Banana, purtroppo, non arriverà mai. Tutte le sere quelle persone che hanno governato per vari lustri e ancora governano, quindi sono gli attori di questo spettacolo indecente che si rappresenta in Italia tutti i giorni, ancora hanno il coraggio e la faccia tosta di sfornare idee e soluzioni che dovrebbero sistemare le cose che loro hanno sfasciato. Quella stessa faccia tosta li porterà a ricandidarsi e tutte le pecorelle torneranno a votarli, purtroppo. Quindi non aspettiamoci niente da nessuno ma dobbiamo metterci del nostro e del NUOVO.

  • #7

    un lettore (giovedì, 30 aprile 2015 12:45)

    Campa Cavallo che l'erba cresce !!! Allora li vedete i soldi rimborsati da Acea, se dovevate pagare quelli li volevano.

  • #8

    talis (sabato, 02 maggio 2015 11:16)

    Provare per credere...

  • #9

    angelo (sabato, 24 ottobre 2015 18:18)

    Ma non era stato detto che l'acqua e' un bene comune ed addirittura la quota dovuta doveva essere esente dall'iva?? invece e' tutto il contrario, ovvero, e' stata messa una quota fissa sproporzionata sia per l'acquedotto, fognatura e depurazione, in special modo per le seconde case dove una volta pagavo 28.00€ trimestrali con qualche metro cubo (circa 3 a trimestre), ora con gli stessi metri cubi arrivo a pagare 68€ sempre trimestrali. Certamente abito a Roma con un affitto di 950 € (alloggio del tipo popolare cat. A4) e pertanto oltre a pagare l' IMU al 10.6 mi tocca pagare anche le altre utenze triplicate e ripeto, pur avendo una casa al paese, la stessa mi viene classificata come 2^ casa!!! E' vero, avere una casa al paese e' diventato un lusso e pertanto un "bancomat" super legalizzato. Faccio presente che la permanenza alla Capitale e' dovuta solo ed esclusivamente per motivi famigliari (figli che lavorano e nipoti da accudire) e di salute anche se sono ormai pensionato ma mi tocca stringere la cinghia!!!!!! Scusate se mi sono dilungato, ma i politici tutti nulla prendono in considerazione e quindi bisogna solo che pagare...pagare...e poi ancora pagare. Povera la nostra bella Italia!!!