Omicidio Grossi. Chiesto il Rito Abbreviato

Lo hanno aggredito a calci e pugni usando anche delle pietre. Poi lo hanno gettato nel fiume ed hanno continuato a tirargli sassi. Così sarebbe morto Mario Domenico Grossi, il pensionato 78enne di Sora.

 

Il suo corpo è stato ritrovato senza vita due anni fa e fu proprio un testimone ad aver visto quando accadeva ad allertare i carabinieri.

 

Passarono diversi giorni però prima che i sommozzatori dei vigili del fuoco riuscirono a trovare e recuperare il suo cadavere perso nelle acque del fiume Liri.

 

In due ora devono rispondere di omicidio. Si tratta dei suoi vicini di casa con i quali Grossi aveva da sempre avuto dei dissapori: Angelo Pellegrini e Sante Cipollone.

 

Per quest’ultimo il Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Cassino ha accolto la richiesta di rito abbreviato: non ci sarà processo vero e proprio perché il Cipollone avrebbe ammesso, anche se solo in parte, la sua responsabilità. L’uomo avrebbe infatti sostenuto di non aver partecipato all’aggressione ma di essere arrivato subito dopo e comunque di non essere completamente lucido per via dell’alcool ingerito in precedenza.

 

Di qui la perizia psichiatrica richiesta nei suoi confronti per determinare appunto se al momento della morte del Grossi il Cipollone fosse nel pieno delle sue capacità mentali. Per l’altro imputato invece a breve sarà fissata l’udienza presso la Corte d’Assise.

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Commenti: 1
  • #1

    un lettore (mercoledì, 13 maggio 2015 18:47)

    Se richiede il rito abbreviato significa che e' colpevole quindi va condannato. Lui e il suo complice dategli una giusta condanna da scontare fino alla fine.