Senza Patente alla Guida dello scuolabus

Guidava lo scuolabus ma aveva la patente ritirata per guida in stato di ebbrezza. È quanto hanno scoperto i carabinieri grazie ad un’indagine info investigativa.


I militari, tre giorni fa hanno fermato l’uomo, un 50enne di Pico, nel corso di un controllo sulla circolazione stradale.


Dai primi accertamenti è uscito fuori che aveva la patente ritirata dal 2009  per guida in  stato di ebrezza alcolica e che non l’aveva mai riottenuta poiché inottemperante alle prescritte procedure riabilitative imposte dalla Prefettura. 


Successivamente i carabinieri hanno accertato che il 50enne, presentando false attestazioni riferite alle proprie qualità personali, dal 2010 era riuscito ad ottenere l’assunzione a tempo indeterminato presso l’Amministrazione comunale quale autista dello scuolabus.


In pratica esercitava continuativamente il servizio. Questa mattina quindi, i militari lo hanno denunciato poiché ritenuto responsabile del reato di “truffa aggravata perpetrata mediante falsa attestazione o dichiarazione a un Pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri”.

Il sindaco precisa: L'autista non lavora al comune di Pico

“Il Comune di Pico è stato coinvolto in una vicenda alla quale è totalmente estraneo e pretendiamo venga fatta chiarezza”.


Ad esprimersi in questi termini è il sindaco di Pico Ornella Carnevale che, a nome dell'intera amministrazione comunale, ha voluto prendere le distanze dalla vicenda di cronaca che ha visto protagonista l’autista di scuolabus originario di Pico ma non è dipendente dell'ente.


“Intendo precisare che la persona deferita dagli uomini della compagnia dei carabinieri di Pontecorvo sarebbe  originaria del nostro paese ma non lavora certo presso il Comune di Pico. Per amore di verità intendo precisare, a nome dell'intera amministrazione, che gli autisti e il personale tutto del Comune di Pico è sottoposto alle dovute verifiche nell'interesse del bene comune e della tutela dei cittadini”.  

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Commenti: 5
  • #1

    un lettore (venerdì, 15 maggio 2015 08:23)

    Quando si assume un dipendente e' obbligatorio controllare la certificazione da lui presentata specialmente se si fa un lavoro come questo autista di scuolabus che porta bambini. Ovviamente sappiamo come vanno queste cose si assume sempre per raccomandazione e vengono evitati tutti i controlli del caso. EVVIVA L'ITALIA meno male che per i bambini trasportati e' andata sempre bene.

  • #2

    Mah!!! (venerdì, 15 maggio 2015 14:15)

    Ciò, naturalmente è il mio pensiero, è normale dove si tiene conto del "VOTO" delle campagne elettorali!!!!!! EVVIVA L'ITALIA!!!!!!!
    L'anarchia che regna in alcune Amministrazioni, non consente un approfondito esame della documentazione, viceversa ciò non sarebbe successo. Debbo pensare che i responsabili sono tali solo per l'indennità che percepiscono.
    Complimenti all'Arma dei CARABINIERI, non a caso "BENEMERITA"!
    Quindi Ribadisco: COMPLIMENTI ALLA BENEMERITA!

  • #3

    un lettore (venerdì, 15 maggio 2015 19:31)

    A noi non interessa il datore di lavoro comune di Pico o un altro comune, dovete spiegarci semplicemente come poteva portare uno scuolabus con la patente ritirata. In quel paese che sia ci sara' un Comando Polizia Locale e allora controllassero queste cose fatto non grave ma gravissimo apprezziamo l'intervento del Sindaco di Pico che precisa che il Sig. Autista non e' dipendente del comune sopra citato ma come dico lui portava uno scuolabus e i Bambini vanno tutelai.

  • #4

    Fantastico (sabato, 16 maggio 2015 19:10)

    Viene da chiedersi come mai abbia potuto circolare indisturbato per ben 6 anni ! Allora ai posti di blocco fermano sempre automobili e camion??

  • #5

    Mah!!! (domenica, 17 maggio 2015 15:32)

    Lo scuolabus trasportava studenti del Comune di Pico o di altro Comune?
    Chi deve garantire la sicurezza di tutti gli scolari fruitori dello scuolabus di un Comune?
    Cosa prevede la convenzione che regola i rapporti per lo svolgimento del servizio "Scuolabus"?
    Quali sono e debbono essere il compito e le responsabilità - se ve ne sono - delle Amministrazioni Comunali per evitare che si ripeta l'inconveniente qui raccontato?