Vanessa Villani. Confermata la Sentenza di Primo Grado

Colpita a bastonate in testa dal suo convivente perché stava per lasciarlo. Vanessa Villani di Ferentino aveva 31 anni quando, a causa dell’aggressione, rimase in coma per un mese. Quando si è svegliata però ha subito indicato il nome del suo aggressore: Davide Bianchi.

Il 28enne disoccupato fu arrestato e processato. In primo grado il giudice lo condannò a nove anni di reclusione. Ora arriva anche la sentenza della corte d’appello che ricalca in pratica la precedente. Confermati i nove anni di carcere.

“La giustizia magari ci mette del tempo, ma è una macchina che non si ferma e cammina fino ad arrivare alla meta”. Queste le parole di Vanessa a due anni da quel tragico evento.

Non cerca vendetta, solo giustizia: “di certo il male che ci ha fatto a me e mio figlio non si cancellerà” dice, pensando non solo al ricordo dell’aggressione ma anche al danno fisico. Le bastonate in testa gli procurano ancora dolori al cranio e le hanno causato anche una serie di problemi all’udito.

È tornata a vivere con i suoi genitori e suo figlio che adesso ha cinque anni. Non si è più fidanzata. Tante le sedute con la psicologa, anche insieme al piccolo che era in casa al momento dell’aggressione. Lavora come segretaria presso l’amministrazione provinciale di Frosinone e, quando può, aiuta i suoi che hanno diverse attività commerciali.

Ha una vita densa di impegni, Vanessa. Partecipa a tutti i convegni e le manifestazioni contro la violenza sulle donne per portare a tutti la sua testimonianza. Con Davide Bianchi si sono visti l’ultima volta proprio nell’aula della Corte d’Appello che ha pronunciato la sentenza di condanna. Solo qualche sguardo. Ormai appartiene al passato, anche se impossibile da dimenticare.