Tagli. I Sindaci si Ribellano

La spesa pubblica? Per quasi il 72% (71.63%) riguarda lo stato centrale il 19.34% le regioni. Alle migliaia di comuni e alle province resta solo il 9%. (dati della Cgia di Mestre). Eppure quando si pensa di tagliare la spesa pubblica i primi a subire sono proprio i piccoli comuni.

 

Anche quest’anno sono arrivate delle vere e proprie sforbiciate.

 

“Il Governo non può arrivare al pareggio pensando di mandare in default oltre la metà dei Comuni italiani”. Tuona il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Secondo il primo cittadino del capoluogo non si potrà votare alcuna legge di bilancio entro il 31 luglio. Il problema è il trasferimento finanziario dallo stato ai comuni. Nel 2014 il bilancio del comune di Frosinone è stato di 55 milioni di euro. Quest’anno dovrà essere di 48. Sette milioni in meno.

A soffrirne maggiormente saranno le famiglie più svantaggiate che spesso ricorrono alle prestazioni comunali.

 

A subire i tagli maggiori infatti saranno proprio i servizi sociali. “Abbiamo una rivolta sociale in atto”. È il grido dei sindaci che questo pomeriggio si sono incontrati presso l’amministrazione provinciale per inquadrare meglio la situazione e studiare come fronteggiarla.

 

Il sindaco di Vico nel Lazio Claudio Guerriero (riconfermato alle ultime elezioni dello scorso anno) ha proposto di scrivere una lettera all’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) dichiarando di voler uscire dall’associazione perché “non ci sentiamo più rappresentati”. Proprio l’Anci tuttavia ha presentato un emendamento alla legge di stabilità (accolto dal governo) che destina 29 milioni (accantonati dal Fondo di solidarietà 2014) per quei piccoli Comuni particolarmente colpiti dai tagli della Legge.

 

Ma è ancora troppo poco e ci vorrà comunque tempo per avere quei finanziamenti. Intanto la situazione dei sindaci diventa sempre più problematica: gestire un bilancio che decresce ogni anno, non poter più offrire i servizi primari ai cittadini, aumentare le tasse… fare il sindaco è diventato un vero dramma.

 

Il primo cittadino di Boville ha detto che nei prossimi 10/15 giorni deciderà se lasciare o meno il suo incarico: “tre suicidi nell’ultimo anno. I nostri cittadini non ne possono più”. Sulla stessa linea il sindaco di Pofi: “Stamattina sono andato a togliere la corda al collo ad un mio concittadino. È il Capo di una famiglia senza reddito che per giunta vive anche senza acqua potabile”.

 

I primi cittadini hanno il polso della situazione che non è affatto piacevole. “Siamo messi peggio della Grecia” dicono. Alla fine della riunione (da rilevare che erano presenti solo una ventina di sindaci su 91 comuni) è stato redatto un documento. Nel documento sono contenute le richieste dei Comuni della Provincia di Frosinone che hanno inteso sottoporre al Governo le gravissime preoccupazioni derivanti dal rischio di non poter più proseguire a garantire servizi essenziali alla popolazione.

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Commenti: 9
  • #1

    un lettore (lunedì, 20 luglio 2015 19:23)

    Come e' contento il nostro sindaco Ottaviani !!! Sembra addolorato ma non lo e', con questa scusa almeno ha le carte in regola per non fare piu' la societa' per gli ex Multis. ma ancora peggio che i piu' poveri dovranno ancora soffrire di piu'. E la colpa di chi e' ? Dello Stato che taglia i fondi ai comuni. Ma mi faccia il piacere diceva il grande Toto'. Il Sindaco di Boville, di Pofi, stanno decidendo se dimettersi saggia decisione speriamo che il sindaco di Frosinone faccia la stessa cosa. Tanto noi Frusinati con tutti i tributi locali al massimo delle aliquote cosa possiamo fare solo rassegnarci. Poi perche' devono soffrire le famiglie svantaggiate Sindaco Ottaviani !! incomincia a tagliare gli stipendi dei tuoi Dirigenti vedrai quanti soldi risparmi. Non sara' una soluzione ma almeno dai il buon esempio.

  • #2

    GIACOMO (lunedì, 20 luglio 2015 19:41)

    Ma se avete tanti problemi non candidatevi a fare il Sindaco state a casa !!! Mi sembra che quando ci stanno le elezioni comunali fate a cazzotti per prendere la poltrona !!! O SBAGLIO ?

  • #3

    ALE (lunedì, 20 luglio 2015 19:47)

    POVERINI!!!! COMINCIASSERO A TAGLIARE I PREMI DEI DIRIGENTI DI STO CAZ..O DEL COMUNE DI FROSINONE PER ESEMPIO.
    ARCHITETTI O GEOMETRI DA 40 ANNI LI NULLAFACENTI CORROTTI E BASTARDI.......SCHIFOSI.....
    OPPURE MANDATI LI DALLE COSCHE DEL SUD PONTINO.....CARO SINDACO MA TI RENDI CONTO DI COSA E CHI SEI COMPLICE?????
    PERSONE SERIE E PROFESSIONISTI SERI NON ESISTONO A FROSINONE VERO????

  • #4

    luana (lunedì, 20 luglio 2015 20:20)

    auspico celermente un grande impegno del governo centrale, per poter risolvere i problemi agli 81 comuni italiani che stanno soffrendo e di conseguenza soffrono i cittadini.Pertanto consiglio a tanti avventori di parole al vento che qualora si dimettessero i sindaci verrebbero sostituiti da commissari di governo che .......purtroppo per coprire il deficit aumenterebbero al massimo tutte le tasse - ici, imu,tari, tasi acqua, addizionali irpef e quant'altro...quindi il cetriolo lo vende sempre l'ortolano....

  • #5

    banana republic (martedì, 21 luglio 2015 01:04)

    duro amministrare con le vacche magre?! ma chi le avrà munte a sfinirle 'ste vacche?! cosa?! adesso non va più di moda il "ce lo chiede l'europa"?! la gente vi manderebbe affanculo?! come? le esternalizzazioni non hanno fatto risparmiare ma sperperare risorse? adesso qualcuno gonfio come un rospitte vorrebbe cambiare la situazione facendo qualcosa di politico e non da ragioniere? come? si rischia di finire come la Grecia o peggio, tipo che in un giorno i conti in banca nominati in euro vengano svalutati in lire?! e 'sti gran cazzi!!!

    è finita, il metodo fascista di governo, attraverso la moneta e i trattati che la difendono, sta crollando, non saremo noi ad uscire dall'euro ma è l'euro che uscirà da noi, anzi dalle tasche di quelli che ne hanno accumulati mentre eseguivano la politica economica dettata dalla "finanza casinò" e dalle multinazionali (ttpi): restare competitivi svalutando il lavoro per non svalutare moneta e profitto.
    adesso siamo talmente competitivi che un barista italiano riesce a fare 500000 caffè al giorno con metà stipendio...il problema è che nessuno (a parte i rospitti) ha più i soldi per entrare in un bar.

  • #6

    un lettore (martedì, 21 luglio 2015 06:22)

    Cara/o banana republic stavolta hai proprio ragione. Manca poco che gli Italiani non riusciranno piu' a prendere un caffe' nel Bar sono finiti i soldi. La gente ancora non ci crede ma e' cosi'.

  • #7

    franco (martedì, 21 luglio 2015 07:53)

    ,,, che farsa...

  • #8

    X franco (venerdì, 24 luglio 2015 11:25)

    Spiegati meglio cosa significa ,,, che farsa.... Facci sapere

  • #9

    franco (sabato, 25 luglio 2015 18:25)

    Ma ti pare che i nostri politici si mettono contro i politici che ci hanno fatto votare?
    I deputati in carica non sono quelli che i politici locali ci hanno presentato e chiesto di votare?
    Quindi ... Di che stiamo a parlare