Acea. 60 Milioni di Euro. Ma le Ditte Ciociare sono Fuori

Un appalto di circa 60 milioni di euro. Si tratta di quello che riguarda le manutenzioni ed lavori vari sulla rete idrica e fognaria.

 

Per quei lavori Acea ha realizzato un bando con criteri tali che solo pochissime e grandi aziende potranno rispondere. Perché? Sono in molti a chiederselo soprattutto in provincia di Frosinone. È giusto che i soldi pagati dai cittadini ciociari vengano utilizzati per far lavorare ditte non di Frosinone?

 

Si tratta di risorse importanti soprattutto in questo momento di crisi economica. Potrebbero essere utilizzati per far lavorare le ditte locali. La scelta di Acea di utilizzare l'appalto unificato favorisce però solo i grandi colossi.

 

“Non vogliamo che si ripeta la storia accaduta poco tempo fa a Roma, dove un altro appalto milionario è stato appannaggio esclusivo di due ditte solamente”. A parlare la senatrice Maria Spilabotte. Ma non è la sola a far rilevare il problema. In campo, oltre alle associazioni, è sceso anche il  sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani.

 

“Risulterebbe assolutamente paradossale – dice il primo cittadino - che i 62 milioni di euro pagati dai contribuenti dalla provincia di Frosinone prendano la direzione di Roma o di Firenze. Senza girarci troppo attorno, l'attuale bando sulla gara, in un'unica tranche, non vedrebbe la possibilità di partecipazione di alcuna azienda locale". È vero che le aziende locali potrebbero partecipare in Ati (Associazione temporanea di imprese) e quindi rispondere al bando ma sarebbe comunque notevolmente complicato riuscire a soddisfare i parametri richiesti.

 

Un altro aspetto che lascia perplessi è la possibilità di rinnovare il contratto all’azienda aggiudicatrice dei lavori, per un ulteriore 30% dell'importo contrattuale il “che lascia troppa discrezionalità alla Commissione giudicatrice e di questi tempi andrebbe evitato”. A parlare è ancora la senatrice Spilabotte secondo la quale “chiunque si aggiudicherà la gara quasi certamente ricorrerà al subappalto: molto probabilmente le aziende subappaltratrici, pur di accaparrarsi il lavoro, faranno prezzi stracciati a discapito della qualità dell'opera e sicurezza delle maestranze e molto frequentemente, sono aziende non del nostro territorio, quindi nel caso di guasti o interventi non sono in grado di garantire le tempistiche richieste”.

 

Certo, come fa notare anche il sindaco Ottaviani “L'assemblea dei sindaci non ha competenze sulla gestione diretta e non può chiedere che lavorino le imprese x ed y, ma certamente ha il dovere di chiedere al gestore che non vengano escluse, di fatto, le imprese del nostro territorio ove lavorano quegli stessi contribuenti che pagano la bolletta idrica”.

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Commenti: 5
  • #1

    LUCA (martedì, 28 luglio 2015 21:00)

    COME GLI RODE IL CULETTO AI POLITICHELLI LOCALI NON POTER GESTIRE E DARE AGLI AMICI.
    BRAVA ACEA NEANCHE IL SUBAPPALTO DOVETE DARE ALLE IMPRESETTE DI MERDA ,LOCALI TUTTE CORROTTE E COLLUSE.
    POI DICIAMO ALLA CAMORRA....QUI E' PEGGIO CREDETEMI.
    POI I PARAMETRI DI AMMISSIONE O REQUISITI MINIMI NON LI STABILISCE NE OTTAVIANI, TRA L'ALTRO COMUNQUE SICURAMENTE PERSONA MOLTO COMPETENTE, NE TANTOMENO LA SPILABOTTE, QUESTA SI DAVVERO INCOMPETENTE (CHIEDERE ALL'INCOMPETENTE PER ANTONOMASIA DE ANGELIS). COME GLI IGNORANTI GOVERNANO LA COSA PUBBLICA E UNA AZIENDA PRIVATA NON PUO' FARE QUELLO CHE VUOLE. MA ANDATE A FARE .......

  • #2

    Ora basta (martedì, 28 luglio 2015 21:09)

    La spilabotte incompetente? Solo? Direi indecente!

  • #3

    x Luca (martedì, 28 luglio 2015 22:58)

    Ti ricordo che il socio di maggioranza (51%) dell'Acea è il comune di Roma...non il massimo di pulizia ed efficienza.

  • #4

    un lettore (martedì, 28 luglio 2015 23:07)

    Ecco questo e' il problema le nostre ditte locali non lavoreranno mai per conto dell' Acea. Questo grazie ai nostri Sindaci che hanno chinato il capo di fronte al gestore della nostra acqua oltretutto salatissima. (non per il sale ma per il costo) e nei svariati incontri presso l'amministrazione Provinciale i sindaci si sono sottomessi all' Acea e lei fa come gli pare e piace. Io penso che sia ora di finirla tempo fa' abbiamo votato un Referendum perche' l'acqua tornasse pubblica ancora stiamo aspettando. E' DEMOCRAZIA questa ? Mesa' de no.

  • #5

    franco (mercoledì, 29 luglio 2015 15:25)

    Lasciate perdere Acea. Tutto previsto. È' troppo grande per i piccoli ragionamenti. Parliamo d'altro.