La Band di Avellino Vince il Festival dei Conservatori

Una sola direzione, quella dell’anima. Ci hanno messo davvero l’anima gli studenti del conservatorio di Avellino che hanno convinto sia la giuria popolare che quella tecnica. A loro infatti è stato assegnato il primo premio del festival dei Conservatori italiani: 5 mila euro.


Una terza edizione spettacolare, con tante novità ma soprattutto con grandi artisti nonostante si tratti di ragazzi che stanno ancora studiando.


Studiano e lavorano. Molti di loro infatti hanno dovuto chiedere dei permessi al lavoro anche per tornare la sera della finale.

 

Qui si sono scontrate le migliori band, quelle che avevano maggiormente convinto le giurie. Ed è stato difficile decretare chi avesse diritto al primo premio. Alla fine l'hanno spuntata i "Soul Direction" un gruppo composto da tastiere, chitarra e batteria con una cantante dalla voce straordinaria.


Secondi classificati i "Red Shoes Small Band" del conservatorio dell'Aquila.


Una piccola orchestra con tre saxofoni tromba e trombone (oltre alla chitarra, basso e batteria).


Anche qui la voce pulita e sicura della cantante con le scarpette rigorosamente rosse così come il resto della band.


Terzi classificati i "Pippi di Monte Stet" (Bologna-Andria). Solo strumenti (con un contrabbasso eccezionale). Ma il pubblico di Frosinone non dimenticherà il gruppo di Messina i "Ka Ja City” con una scatenata piccola barista/cantante che ha infuocato la platea di piazzale Vittorio Veneto: "Sono stufa di lavare tazzine. — ha detto — Voglio fare quello che più mi piace, cantare". E.si vede che ci mette la passione quando canta, salta e balla per tutto il palco. II suo gruppo è stato tra l più applauditi.

 

Pubblico delle grandi occasioni, Piazza Vittorio Veneto gremita. Un successo da ascrivere integralmente al sindaco (sua l’idea del festival) e al direttore del conservatorio di Frosinone Raffaele Ramunto. Finalmente Frosinone diventa internazionale e assurge agli onori della cronaca per la cultura che sa esprimere e per l’organizzazione quasi perfetta che ha messo in campo in queste serate.


Buona l'idea della presentazione dei gruppi attraverso i video realizzati da loro stessi (qualcuno andava migliorato nella qualità). Buona l’informazione con il sito web e l'app dedicata (anche qui c'è da lavorarci).


Premiare i ciociari famosi nel mondo (alcuni semisconosciuti agli stessi frusinati) e poi i premi alle vetrine dei commercianti, due novità interessanti. Un festival dal sapore internazionale che potrebbe ospitare in futuro anche grandi nomi della musica. In questa edizione la madrina è stata Eleonora Giorgi. Alla prossima ci aspettiamo un musicista di alto calibro. Si può fare.

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Commenti: 1
  • #1

    carinci tonino (lunedì, 03 agosto 2015 17:21)

    bene bravi bis