Bocciata!!

Sentenza perentoria: Isabella Mastrobuono è stata bocciata dalla conferenza dei sindaci.

 

Ed anche a larga maggioranza. Oggi si sono infatti riuniti i sindaci del territorio per giudicare l’operato della manager Asl.


Solo 4 i primi cittadini che hanno votato a favore: Boville Ernica, Ferentino, Ceprano e Pontecorvo.

 

“Stavolta i Sindaci non hanno fallito e come il 30 marzo quando hanno svelato le bugie sul Dea di II livello, hanno bocciato 61 a 4, l’operato della Manager”. Questo il commento del comitato promotore dell’ospedale san benedetto di Alatri. Sulla stessa falsariga anche tutti gli altri commenti.

 

“I cittadini della nostra provincia meritano rispetto per la loro salute, più volte violato dalla politica e dalle espressioni della stessa” così invece il primo cittadino di Torrice Alessia Savo. Che però aggiunge: “E’ ovvio che la  dott.ssa  Mastrobuono non è l’origine di ogni male e il giudizio negativo non ha carattere personale, ma era impensabile, che si votasse in modo diverso. E non vorrei che quanto espresso dai territori  sia lo strumento per certa politica per "piazzare" nominati senza meriti  professionali, così da far prevalere una corrente piuttosto che un'altra”

 

Questi i giudizi. Certo la norma di legge (art. 3-bis, co. 6, d.lgs. n. 502/1992) non specifica con quali strumenti e rispetto a quali parametri una conferenza locale della sanità, qual è appunto l'assemblea dei sindaci, possa esprimere un motivato parere e, soprattutto, quale sia la reale natura di tale parere. In pratica, la sala teatro dell'Asl era piena come non mai di sindaci, o loro delegati, presieduta dal sindaco del capoluogo con affianco l'intera dirigenza aziendale (direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo).

 

Era già pronta una complicata presentazione in power-point, zeppa di termini tecnico-sanitari, accompagnati da una serie di dati, difficilmente controvertibili, e un quadro sinottico delle iniziative poste in essere dalla direzione strategica a 18 mesi dall'insediamento. La presentazione, su supporto cartaceo, è stata risparmiata in quanto sono state presentate tre mozioni: una preliminare, per il rinvio dell'assemblea in attesa delle documentazione tecnica da parte della Regione, due di merito (successivamente accorpate) circa la valutazione negativa dell'operato della dirigenza aziendale.

 

A bocciare l’operato della Mastrobuono anche il sindaco di Anagni Fausto Bassetta. Questi ha evidenziato come la sua è la posizione “di una città e di un territorio che hanno ottenuto ben poco, se non nulla, da quanto sancito in un atto aziendale”. Il direttore generale ha anche fatto sottoscrivere un documento ai sindaci qualificati “uomini liberi”.

 

Lo stesso bassetta replica “al di là della voluta inelegante classificazione dei sindaci tra liberi e schiavi, la sanità provinciale non ha bisogno solo di uomini liberi, ma di uomini e donne di buona volontà”. Positivo, come abbiamo detto invece, il voto alla Mastrobuono di Pontecorvo e Ceprano, laddove c’è una casa della salute attivata ed un'altra in via di attivazione.

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Commenti: 5
  • #1

    franco (martedì, 27 ottobre 2015 08:08)

    ... verrebbe da dire e dubitare ...,
    questi quattro sindaci hanno votato a favore chissà per quali oscuri motivi, visto che la sanità provinciale pare sia allo sbando. Invece bisogna riconoscergli una qualità: la coerenza. Avendo votato a favore, tre mesi fa l'atto aziendale hanno sicuramente mantenuto il sostegno a quello che avevano giudicato positivo poco tempo fa, giusto o sbagliato però l'hanno riconfermato.
    Gli altri invece, è tra essi molti, pare, avrebbero votato a favore di un atto aziendale che sicuramente non aveva bisogno di altri tre mesi di
    prova per essere giudicato non soddisfacente. E oggi invece che fanno, si sarebbero rimangiati tutto. Di cosa avevano bisogno per modificare i loro giudizi, di farci scendere nel ridicolo a livello nazionale quando nessun medico sarebbe stato più disponibile a venire a prestare la sua opera nella nostra provincia? Bene molti voltagabbana sono solo espressione di molti di noi che spesso sono portati a rimangiarsi le proprie idee a favore di chissà quale promessa o interesse. Non meravigliamoci, c'è ancora da scendere e sarà sempre più difficile risalire se non impossibile.

  • #2

    banana republic (martedì, 27 ottobre 2015 10:25)

    marino, alemanno, mastrobuono, mastrapasqua, renzi...tutta gente designata dall'alto e a prescindere dalle "primarie", che sono quando va bene solo "secondarie".

    gente che verrà sostituita da altra gente designata dall'alto e pronta a votare come succede in europa contro la propria gente e il proprio paese.

    quello che non cambia sono le strategie di privatizzazione e di svuotamento della sovranità delle lobbies.
    che ci comandano attraverso questi docili "pupazzi".
    le loro strategie vanno avanti: la moneta (euro) è gestita da una banca privata (bce), l'acqua appartiene a un privato (acea), la scuola e la sanità sono i prossimi obbiettivi...poi le spiagge, le montagne e...sta ceppa de' cazzo!

  • #3

    banana republic (martedì, 27 ottobre 2015 13:02)

    errata corrige

    quello che non cambia sono le strategie delle lobbies, che vogliono privatizzare e togliere la sovranità ai popoli e al loro lavoro.

    ho dimenticato un altro obbiettivo delle privatizzazioni: le poste...

  • #4

    . X banana (martedì, 27 ottobre 2015 14:00)

    In pratica vuoi dire che è tutto un frega frega dall'alto?

  • #5

    banana republic (martedì, 27 ottobre 2015 21:46)

    se è vero che chi sta sopra diventa sempre più ricco a scapito di una sempre più vasta base di povera gente, sembrerebbe di sì.
    ma è la filosofia dominante del neo-liberismo, fare profitto e azzerare lo stato: se tutti fanno i propri interessi il sistema raggiunge il suo equilibrio, senza bisogno di un'azione di garanzia sociale dello stato.

    invece questa ideologia è fallita poiché fallace, basta guardare a come vivono-muoiono (e uccidono) chi ha fatto di questo modello il suo marchio imperiale: gli usa.
    ciclicamente il capitalismo s'ingrippa con piccole e grande deflazioni (accumulo di ricchezza finanziaria-sovrapproduzione- vs diminuzione dei salari e dell'occupazione) dalle quali si esce o con l'azione anticiclica dello stato (con la sua sovranità monetaria) oppure, come ne siamo già usciti nel 39, con una guerra: i disoccupati si mandano al fronte a distruggere vite e beni materiali e poi si ricostruisce...ci sarebbe anche un'altra opzione...la rivoluzione...ma dopo berlusconi-d'alema-bertinotti-renzi "comunista" è diventata una parolaccia.
    il sistema in corso, grazie ai trattati europei e a una moneta gestita dai banchieri, non fa che incoraggiare la rendita finanziaria...mentre chi vive di lavoro o fa il cinese o muore come un giapponese (harakiri).