Tickettopoli

Tickettopoli sta per passare  dalla regione alla procura della repubblica.


Si tratta dell’inchiesta interna della regione Lazio che ha fatto emergere una truffa perpetrata da decine di furbetti.


Questi intascavano soldi a spese del cittadino/paziente e comunque della stessa regione.


Il meccanismo era semplice: il cittadino che deve fare un esame si presenta alla clinica convenzionata e paga. Sulla richiesta però vengono inseriti altri esami o visite mai eseguite. A questo punto il servizio sanitario regionale rimborsa e così gli imbroglioni intascano i rimborsi.

 

Sarebbero migliaia i casi già accertati. Zingaretti ha incaricato un ufficio legale per presentare denuncia nei confronti dei furbetti. Intanto la regione da giorni ha avviato le richieste per  recuperare l'evasione del ticket ai cittadini perlopiù ignari in quanto essi stessi truffati. Ad oggi sono già 25 mila coloro che hanno ricevuto  la lettera di avviso bonario. In realtà, secondo la regione, sono 328 mila i casi sospetti. Ossia coloro che hanno usufruito di visite o esami perchè esenti.

 

Nel mirino cliniche, laboratori e ambulatori privati convenzionati e operatori dei centri di prenotazione (cup). Questi infatti hanno dapprima intascato i soldi dei pazienti, poi hanno completato uno status che dichiara che il cittadino è esente da ticket. In questo modo paga la regione ed il cittadino. Ora però la regione è andata a fondo alla vicenda e si è resa conto che c’erano troppi esenti i quali appunto non ne avevano diritto. Il problema è che sono gli stessi cittadini ad aver dichiarato il falso quando invece in realtà sono essi stessi i truffati. Ticketopoli è solo all'inizio. Finora sono stati verificati solo una piccola parte dei casi. Ora la palla passa alla procura e molti furbetti stanno già tremando.

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Commenti: 5
  • #1

    un lettore (venerdì, 13 novembre 2015 19:54)

    Bella questa mangiare sulle disgrazie altrui ( o meglio sulle malattie degli altri facendo risultare esami di laboratorio mai eseguiti ) IMPICCATELI TUTTI. L'Italia ormai e un covo di ladroni.

  • #2

    Marcello (sabato, 14 novembre 2015 19:26)

    Condivido in pieno tutto anche con il commento numero 1, l'unica cosa che non capisco come stanno facendo i controlli anche sulle esenzioni... Io ho ricevuto una lettera che mi intima un pagamento di un esame svolto nel 2010 con esenzione che secondo loro non mi spettava perché superavo il reddito IRPEF.. Il bello che sia io che mia moglie eravamo disoccupati nel 2010 perciò senza reddito e anche oggi purtroppo non è cambiato nulla.. Perciò veramente a questo punto non capisco cosa è come stanno controllando e la cosa bella che si riversa sempre sulla pora gente e mai su chi veramente a truffato ora mi ritrovo a dover perdere tempo a contestare la cartella... Senza parole

  • #3

    un lettore (domenica, 15 novembre 2015 09:02)

    Speriamo nella giustizia,,,,,,,,io ho ricevuto un raccomandata con pagamento di 12 euro di tickets per 3 farmaci riferimento 2009,.quando io non ho mai avuto nessuna esenzione di alcun genere,ho pensato la farmacia centra in qualche modo?..........

  • #4

    un lettore (domenica, 15 novembre 2015 19:17)

    Questa e' la conferma che sono un popolo di ladri siamo arrivati all'eccesso di tutto dove chi puo' fregare frega. Nella nostra Costituzione c'e' il diritto alla salute, voi politici dirigenti funzionari ecc,ecc, avete incluso il diritto nel rubare ai poveri malati. Bello arricchirsi su chi sta male tanto poi gli italiani generosi pagano sempre.

  • #5

    aldo (domenica, 15 novembre 2015 23:38)

    Questi ladri bastardi i soldi rubati a medicine li consumassero e in galera a vita