Beatters

Estate 1966. Cinque adolescenti di un quartiere popolare di Frosinone, in cerca di un inconsapevole riscatto dalle mille difficoltà quotidiane, smaniano per mettere su un complessino musicale, sulla scia della moda beat e dello sviscerato amore per i Rokes.


Recuperano improbabili strumenti ed iniziano a provare. Un annuncio sul giornale - che pubblicizza un'audizione in un paese vicino per far da spalla all'Equipe 84 - fornisce loro l'occasione per abbracciare il grande sogno.


Ma due giorni prima dell'avvenimento, nel pieno svolgimento dei mondiali di calcio in Inghilterra, sparisce il bassista, il grullo del gruppo. Inizia una spasmodica ricerca che li condurrà ad Arezzo, guidati da un "complice" adulto, il titolare del chiosco del loro quartiere. Durante il viaggio, con una mitica Fiat Giardinetta, i ragazzi incontrano una serie di personaggi decisamente particolari…


Il resto della storia è contenuta nel libro di Carmine Pecci, BEATTERS. La presentazione oggi pomeriggio alle 18.30 in via degli Aziati, 17 a Frosinone. (sulla via Monti Lepini direzione mare, dopo il cavalcavia, fronte affittacamere Prima Stella). Interverranno Gianluca Testani e Claudio Scarpa.


Carmine Pecci è nato a Frosinone, dove vive e lavora. In anni non recenti è stato coautore di A ritmo di merengue, una raccolta di poesie, e Gli Aquiloni, racconti di “avventure umane marginali”. Gran collezionista di dischi in vinile e tifoso viola, aspetta, sin dai banchi del liceo, un improbabile invito da Mick Jagger e Keith Richards e, cosa altrettanto inverosimile, uno scudetto della Fiorentina.

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Commenti: 4
  • #1

    alex (martedì, 17 novembre 2015 13:04)

    ...per lo scudetto devi ancora aspettare! lo scudetto l'hai già vinto due volte e quindi basta cosi, ora tocca alla Roma ed alla salvezza del Frosinone....ti auguro tanto fortuna

  • #2

    antonio colasanti (mercoledì, 18 novembre 2015 18:48)

    sono il giannino del libro da sempre amico di carmine-il libro e uno spaccato di vita delle case popolari quartiere stazione di frosinone dove bambini poi ragazzi si divertivano con poco fra pallone giochi vari e complessi musicali fatti con barattoli della conserva ed altro. cosi siamo cresciuti e non si rimpiange nulla anzi lo ricordiamo con entusiasmo-nel libro ci sono frasi celebri della letteratura italiana dette dal compianto nostro amico aldo neri-vorrei spinotti per qualche chitarra elettrica-o-dimmi che il frosinone se vinche con colleferro- che rimarrano impresse nella storia come quella di giulio cesare-il dado e tratto-a parte queste barzellette bravo carmine- tuo amino per sempre tonino

  • #3

    colasanti antonio (giovedì, 19 novembre 2015 17:08)

    ieri ho fatto un commento al libro di carmine citando le frasi del nostro amico scomparso aldo neri- non me ne voglia dall altro mondo ma il caro aldo lo sapeva che lo prendevamo un po in giro per il suo strambo modo di parlare e non ne faceva drammi anzi ci rideva anche lui- sono stato suo compare di nozze e grande amico.ricordo con affetto altri due amici scomparsi- il batterista alfredo velocci con cui avemmo l onore di suonare insieme ai pooh al teatro di colleferro nel 1970. erano usciti da poco con piccola katy. ed un altro pseudo batterista giulio colasanti detto bakinga per il suo colorito scuro- a tutti e tre dico-dateci una mano noi siamo ancora qui- antonio colasanti

  • #4

    Silvia (martedì, 01 ottobre 2019 21:54)

    Non ho avuto ancora il piacere di leggere il libro..mio padre Alfredo Velocci voleva molto bene al sig. Carmine e ci parlava sempre di lui e della sua gioventù. Ringrazio il sig. Antonio colasanti per aver ricordato mio padre nel suo commento e so che ovunque lui sia in questo momento ,sarebbe felice di tutto questo.