A New York l’Albero di Cesidio

Pesa 12 tonnellate ed è illuminato da 30mila luci led a basso consumo. Parliamo dell'albero di Natale che come ogni anno durante le feste domina Rockefeller Center, a New York. Una tradizione che dura da anni e che è stata “inventata” da un ciociaro doc.


Si tratta di Cesidio Perruzza, di san Donato Valcomino. Cesidio è emigrato negli stati uniti quando aveva solo 20 anni ed ha cominciato a lavorare per un certo signor  Rockfeller. Come suo dipendente trivellava la terra insieme ad un nutrito gruppo di altri operai. Stavano costruendo i grattacieli che si possono ammirare tutti intorno alla piazza intitolata allo stesso Rockfeller.



Cesidio però si accorse subito che alla piazza mancava qualcosa, soprattutto nel periodo di Natale: andava abbellita. Ed ecco che gli è venuta l’idea di portare un grande abete e di addobbarlo proprio al centro della piazza.  Da li è nata una tradizione che dura da oltre un secolo ed è diventata l’attrazione del Natale a New York; ancora oggi che Cesidio non c’è più, è morto nel 1972. Il nipote, Steve Elling, ha raccontato la storia di suo nonno al New York Times. Ha ricordato come Cesidio Perruzza nato a fine dell’Ottocento a San Donato Val di Comino si è ritrovato nella capitale del mondo.


Aveva la terza elementare e a vent’anni, nel 1901, si era imbarcato verso gli Stati Uniti in cerca di lavoro.  “Era stato assunto come scavatore e dinamitardo, ma era un mestiere pericoloso, non solo per le esplosioni. Spesso, infatti, gli italiani immigrati in America lavoravano alle dipendenze di supervisori irlandesi molto duri”. Fu proprio Perruzza però, insieme a molti altri lavoratori italiani, a liberare l’area di Manhattan Island per fare posto alle Nazioni Unite, alla metropolitana di Sixth Avenue, al Madison Square Garden.

Cesidio si era sposato in Italia con Gerarda Cucchi, una ragazza di sedici anni. All’epoca lui ne aveva diciannove. Era partito per primo e, col tempo, era riuscito a spedire alla giovane moglie, incinta, un biglietto di prima classe per il suo viaggio. Comprarono una casa a Brooklyn ed ebbero dieci figli.


Perruzza lavorò fino a settant’anni, tanto che il giornale The Daily News gli dedicò un articolo intitolato: Come essere un dinamitardo a 70 anni: evitare sbornie.  Lui e la moglie morirono nel Massachusetts nel 1972, dove si erano trasferiti. Ma l’albero di Natale del Rockfeller Center è ancora li ad illuminare una delle piazze più note della città di New York.

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Commenti: 2
  • #1

    carlo (mercoledì, 05 dicembre 2018 19:35)

    davvero bello uomini di altri tempi veri e tenaci una bella storia bravo antonio di avermela fatta vedere .�

  • #2

    Ezio Ciciotti (mercoledì, 26 dicembre 2018 12:30)

    Una bella storia, che conferma per l'ennesima volta la capacità creativa e di spirito che gli Italiani hanno da sempre avuto, nel dare il loro contributo per la crescita sociale ed economica dei paesi dove sono stati ospitati.