Serena. No All'Archiviazione

Omicidio Serena Mollicone. Le indagini proseguiranno.

 

Lo ha stabilito il Gip di Cassino, Angelo Valerio Lanna, il quale ha rigettato la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura.

 

Il magistrato ha inoltre disposto il non luogo a procedere verso alcuni indagati tra cui un brigadiere dei carabinieri, Michele Fioretti (ex fidanzato di Serena Mollicone) e sua madre mentre le indagini proseguiranno nei confronti dell’ex maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, di sua moglie e di suo figlio.

 

Il legale della famiglia Mollicone, l'avvocato Dario De Santis, si era opposto alle richieste di archiviazione della Procura, in particolare nei confronti di Mottola ed i suoi congiunti. “Ho visto nel gip Lanna molta disponibilità ad ascoltare quanto il nostro avvocato dichiarava – aveva asserito, giorni fa, Guglielmo Mollicone nel corso di una puntata di “Chi l’ha visto” - e, mi auguro che nei prossimi giorni, prenda in esame tutti gli elementi che gli sono stati esposti e che dimostrino che vi è ancora molto da approfondire per la ricerca della verità su Serena”.

Omicidio Mollicone. Legale: “Indagini proseguono anche verso ignoti. Presto Dna”. Il padre: “Chi sa parli”

 

Cassino – La decisione del giudice Lanna di proseguire con le indagini sull’omicidio di Serena Mollicone ha portato una ventata di ottimismo in tutti coloro che chiedevano (e chiedono tuttora) giustizia, in primis i familiari ed in particolare papà Guglielmo che non si è mai voluto arrendere in questi anni.

 

Soddisfazione da parte del legale dei Mollicone, Dario De Santis. “E’ una notizia positiva per noi – ha dichiarato l’avvocato all’agenzia Dire – ed è molto positiva per le indagini che devono proseguire”. Riguardo l’archiviazione De Santis ha sottolineato come sia stata disposta verso gli indagati nei confronti dei quali non era stata fatta opposizione (un brigadiere dei carabinieri, l’ex ragazzo di Serena, Michele Fioretti e sua madre) mentre il magistrato ha accolto l’opposizione all’archiviazione verso l’ex maresciallo dei Carabinieri Franco Mottola,  sua moglie e suo figlio. Su di loro proseguiranno le indagini oltre che nei confronti di ignoti consentendo, quindi, il prelievo del Dna sui circa 6mila abitanti di Arce ma anche dei paesi limitrofi come Rocca d’Arce secondo le modalità che saranno predisposte dalla Procura della Repubblica. "Il Giudice- ha spiegato De Santis- ha menzionato tra le indagini possibili quella sul Dna e sulle impronte. I tempi? Saranno brevi, il giudice ha stabilito un termine di sei mesi ulteriori".

 

"Una bellissima notizia, sinceramente non ce l'aspettavamo così 'piena'" sono state le prime parole di Guglielmo Mollicone interpellato sempre dall’agenzia Dire. “Avevamo fiducia nel giudice – ha aggiunto - che aveva dato giudizi equilibrati, seri e ponderati. Quanto e' stato deciso è andato oltre le nostre aspettative". “Adesso aspettiamo le motivazioni, poi si passerà ad indagini vere e proprie. Saranno seguite passo passo, non sarà lasciato nulla di intentato, non si perda tempo e che le cose richieste siano fatte".

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Commenti: 2
  • #1

    ALEX (giovedì, 14 gennaio 2016 17:09)

    sono contento ed un plauso al gip Lanna...speriamo che la verità emerga e che l'assassino e/o gli assassini vengano individuati e puniti per l'atroce delitto commesso....

  • #2

    Giudizio (martedì, 19 gennaio 2016 14:27)

    Sono passati troppi anni per la considerazione di una ragazza morta ingiustamente e questo che è successo a Serena lo incontrano i più fragili e deboli in questa società fatta di santi apparentemente che riescono facendo i furbi e falsi e dove devi riuscirci pure tu a prenderli per culo. Che pena mi fanno queste persone! Pensaci tu gip Lanna dove ci sono più persone come Serena nel mondo!