Daniele. Il Ciociaro della Apple

Lavora in uno degli uffici della Apple più importanti di Europa. È lui che gestisce tutti gli ordini on line. Ha solo 29 anni. Vive a Cork, seconda città della repubblica d’Irlanda ma è nato e cresciuto a Frosinone.

 

Parliamo di Daniele Antonucci, una laurea magistrale in giurisprudenza presso l’università Roma Tre, votazione 107/110. Una tesi su  "procedura civile e giustizia amministrativa”.

 

Curriculum con esperienze lavorative prossime allo zero: precedentemente aveva lavorato solo presso la biblioteca comunale di Frosinone. Non ha partecipato ad alcun concorso ne ha mai mandato Cv in Italia. Come è possibile?

 

“In Italia no. Sapevo che sarebbe stata difficile. Molti amici e conoscenti sono ancora a spasso dopo diversi anni dalla laurea. Oppure sono costretti ad accettare stage o lavoro non retribuito. Non volevo fare la stessa fine”.

 

Per questo ha preso armi e bagagli e si è trasferito in Irlanda in cerca di lavoro. Perché L’Irlanda?

 

“C’ero già stato in una vacanza, mi era piaciuta. Poi ci sono tornato subito dopo la laurea, per fare un corso di Business English. Avevo un dottorato in giurisprudenza e volevo internazionalizzare il mio bagaglio culturale. Quindi ho fatto questo corso per acquisire tutta una terminologia tecnica specifica delle mie competenze in inglese. Sono tornato in Italia per trascorrere il Natale con i miei e poi sono ripartito per Dublino a cercare lavoro”.

 

In effetti L’Irlanda post crisi negli ultimi anni è riuscita non solo a risollevarsi ma anche ad attirare l’attenzione di numerose aziende, molte di livello internazionale. Questo grazie ad una politica che favorisce le imprese, con tasse tra le più basse d’Europa. Ne ha tratto vantaggio anche  l’occupazione: più aziende, più lavoro. Ma non è tutto rose e fiori.

 

“È vero. Molti pensano che l’Irlanda sia l’isola d’oro, che il lavoro te lo tirano dietro. Non è così. Qui ci sono tanti ragazzi che arrivano e che dopo qualche mese vanno via senza aver trovato nulla. Magari li incontri al pub a bere la sera. Gli chiedi: Come va? E quelli: ho mandato un cv l’altro ieri sto aspettando risposta. Non è questo l’approccio giusto è un paese che l’opportunità te le da ma le devi anche saper cercare”.

 

In questo Daniele è stato tenace. Aveva uno scopo ed ha convogliato tutte le sue forze in quella direzione.

 

“Quando sono andato a cercare lavoro avevo la giornata scandita come un orologio. Insieme ad un amico ci alzavamo la mattina, avevamo tutti i nostri cv stampati e andavamo in giro a presentarli alle aziende. Una mattina abbiamo camminato per 12 chilometri. Poi si tornava a casa, pranzavamo, e le altre 4 ore le trascorrevo a mandare i cv on line”.

 

Insomma ci hai messo tutta la “Tigna” del ciociaro.

 

“Cercare lavoro, era questo il mio lavoro in quel momento. Avevo dei soldi guadagnati con la mia precedente esperienza in biblioteca e con quelli potevo restare solo per sei mesi. Quindi ho cercato di ottimizzare il tempo a disposizione. Ho fatto un conto. Prima di essere assunto ho mandato 570 cv”.

 

Con la Apple come è andata? “Ho mandato diversi cv”.

 

Uno non bastava? “Devi pensare che chi si occupa di assunzioni è una persona come le altre. Magari un giorno si sveglia con la luna storta e cestina tutto quello che gli capita a tiro. Per questo bisogna provare e riprovare anche con la stessa azienda”.

 

Quando ti hanno chiamato? “Mezz’ora dopo aver mandato l’ennesimo cv alla Apple mi squilla il telefono. Sei qui in Irlanda? Si. Allora fissiamo subito un appuntamento per il colloquio. Due settimane dopo lavoravo in una delle aziende più grandi e famose del mondo”.

 

Incredibile. Sembra così facile. “Tutt’altro. Devi avere tutte le carte in regola. Hanno pure fatto una ricerca su di me. Hanno controllato tutto quello che avevo scritto sul cv: hanno chiamato l’università, persino il direttore della biblioteca comunale di Frosinone, per chiedere se era vero che aveva avuto quelle mansioni in quel determinato periodo e perché è terminato il contratto di lavoro... hanno fatto tutte le ricerche”.

 

Ora però sei in un ufficio molto importante, un bello stipendio e godi di numerosi benefit. “Beh, adesso non posso lamentarmi. La Apple è un’azienda seria. L’unico problema è che non posso parlare nello specifico del mio lavoro, neanche con i miei. Fa parte del contratto che ho firmato”.

 

È vero però che tu gestisci un ufficio importante. “Si, è un lavoro molto delicato. Ci occupiamo di tutte le vendite on line. Ma non sono io il capo. Anche se il mio boss è molto giovane. Ha solo 32 anni”.

 

Insomma non ci pensi a tornare in Italia? “A Frosinone c’è la mia famiglia. Torno ogni volta che posso. Ma la mia vita è qua, almeno per ora”.

 

E il tempo? L’Irlanda è un bel paese ma in quanto a sole e temperature… “Si, è vero ma io per fortuna non sono meteoropatico”.

 

So che ti hanno fatto diverse proposte anche altre aziende importanti. Dall’Italia invece? “Ho ricevuto alcune proposte, anche interessanti di altre aziende multinazionali, ma per ora sto bene qui. Dall’Italia mi hanno chiamato qualche mese fa. Un’azienda di Anagni voleva farmi fare uno stage a 400 euro al mese. Quando gli ho detto dove lavoravo e quanto guadagnavo mi hanno risposto: le faremo sapere”…

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Commenti: 6
  • #1

    cittadino (sabato, 19 marzo 2016 11:48)

    mi fa piacere ma se ai un curriculum valido anche in italia(nord) squilla subito in multinazionale americane ma devi sax fare progetti x aziende tipo ferrari oschan gruppo conad banche ecc...

  • #2

    Ciociara delusa (sabato, 19 marzo 2016 15:53)

    Mio caro cittadino, mi sbalordisco del suo "valido curriculum" pieno di ORRORI ortografici..purtroppo in Italia non esiste la meritocrazia, non esistono opportunità professionali per i giovani che hanno molta voglia di lavorare, di crearsi un percorso lavorativo attinente agli anni (tanti) di studio o comunque continuativo nel tempo (basti pensare a questi ridicoli contratti di 3-4 mesi, alle p.Iva, ecc) e perchè no, di avere una buona retribuzione economica. Chi parla è una ragazza che a 25 anni non vede alcuno sbocco lavorativo nella propria città (Frosinone) e che, dopo anni di studio, per avere un contratto a tempo determinato si è dovuta trasferire lontano dalla sua famiglia, con tutte le problematiche che ne conseguono. Purtroppo a Frosinone, come in tutta Italia, i giovani laureati non sono visti di buon occhio perchè senza esperienza, ma con il passare di pochi anni incredibilmente si diventa "troppo vecchi" e magari troppo qualificati per il medesimo posto di lavoro.
    Questa situazione è solo una presa in giro! Se non si concede una opportunità ai giovani laureati che possono portare una ventata di freschezza, di avanguardia, di modernità, purtroppo l'Italia sarà condannata ad una popolazione anziana, retrograda con un bagaglio culturale limitato. Le giovani menti con marchio italiano alzeranno di livello la qualità del lavoro e il nome di altre nazioni, come è accaduto nel caso del ragazzi di questo articolo.

  • #3

    cittadino (sabato, 19 marzo 2016 17:47)

    x la ciociara delusa se vuoi restare a frosinone x il lavoro non ti devi lamentare... devi uscire da frosinone .io sono già 6 anni ke lavoro a milano dopo 2 mesi dalla laurea....e oltre tutto che lavoro o offerte quasi tutti i giorni.....

  • #4

    Giorgio (sabato, 19 marzo 2016 18:59)

    I Miei complimenti a Daniele, sei stato grande. Non tutte le storie finiscono bene ma Daniele insegna che se hai un sogno e ti impegni per raggiungerlo puoi cambiare la tua vita. Una speranza per tutti.

  • #5

    Convinto (sabato, 19 marzo 2016 21:48)

    Lasciate Frosinone !
    Se hai capacità professionali a Frosinone non trovi nulla ! Altrove è meglio.
    Questa è la condanna di questo territorio !

  • #6

    Dall'estero (lunedì, 21 marzo 2016 13:41)

    Bravissimo Daniele, sono 49 anni che sono uscito dall'Italia, l'Italia paese bello, ma ha sempre lo stesso problema. Di nuovo complimenti a Daniele