Rifiutiamoli!

La regione ha deciso di estendere l’autorizzazione integrata ambientale (A.I.A) a due impianti di incenerimento di Colleferro. Una scelta che va in direzione opposta a quelle intraprese da amministrazioni ed  associazioni del territorio che ora scendono in piazza contro questa decisione che definiscono “scellerata”. 

 

C’è già un ricorso al Tribunale amministrativo regionale (T.A.R.) del Lazio, dove si contesta l’illegittimità del procedimento di autorizzazione. 

 

Tra l’altro si sta concretizzando la possibilità che i due  inceneritori, attivi dal 2002 e collocati nel quartiere di Colleferro Scalo, vengano comprati da Ama -Acea e vadano incontro al "revamping" (cioè al loro ammodernamento) così da poter essere mantenuti in attività per altri anni, anche decine. Questa eventualità diventa sempre più concreta anche grazie ad una politica nazionale che, con l’art. 35 dello Sblocca Italia, incentiva la costruzione di nuovi impianti di incenerimento, a cui viene attribuita una funzione strategica. 

 

Tutto questo accade all’interno del perimetro Sito di bonifica di Interesse Nazionale (SIN) Valle del Sacco, tra i più estesi d’Italia, in un territorio che ha visto i responsabili dell’ex Consorzio Gaia S.P.A. protagonisti di un processo penale per smaltimento illecito di rifiuti. Un territorio tristemente noto, sotto il profilo sanitario, anche per l'allarmante fotografia tracciata dalla ricerca epidemiologica. Sono ben 8 gli studi che imputano agli inceneritori l'aumento del numero dei ricoveri ospedalieri per malattie polmonari e bronco-polmonari cronico ostruttive. 

 

Per questo le associazioni del territorio chiedono la chiusura immediata degli impianti antieconomici ed obsoleti, in favore di una politica ambientale più sostenibile, priva di impatti sul territorio e soprattutto a tutela della salute dei cittadini e dell’intero ecosistema. Così con questo obiettivo Sabato 9 Aprile 2016, è prevista una grande manifestazione, che partirà alle ore 14:30 dal piazzale di Colleferro Scalo e attraverserà tutta la città. “Vogliamo far capire a chi, dall’alto, prende le decisioni per questa Valle che noi non siamo disposti a cedere”.

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