La Riscoperta dell’Appia Antica

Appia antica e via Francigena.

 

Cosa hanno in comune l’antica strada romana con i sentieri tracciati dai pellegrini?

 

Non c’è una sola risposta ma tre: Cultura, Turismo, Sviluppo.

 

Esistono infatti numerosissimi giacimenti archeologici direttamente o indirettamente collegati alla via Appia. Basti pensare a Sessa Aurunca, Capua antica, il teatro romano di Sessa che aveva una capienza di 8000 posti a sedere, uno dei più grandi dell’antichità. Il ponte romano di 21 arcate del II secolo d.c. che ha resistito al passaggio dei carri armati tedeschi nella 2 guerra mondiale, ma che rischia di soccombere sotto il peso dell’incuria di oggi e delle erbacce, cosi come descritto recentemente dalla pubblicazione dell’inchiesta su un noto quotidiano nazionale da Paolo Rumiz. Ne consegue che il  territorio a confine tra il Lazio meridionale e la Campania può trovare un rinnovato sviluppo grazie ad una nuova cultura del turismo.

 

Ne è convinto Ugo Zannini presidente nazionale dell’Archeoclub intervenuto alla presentazione del volume “Civiltà Aurunca – Guida archeologica alla via Appia Antica” tenutosi stamattina presso l’Università di Cassino. In effetti il libro dà un quadro completo della Via Appia da Roma a Brindisi: ne sottolinea l’importanza strategica come prima strada lastricata dell’antichità e la straordinaria novità del collegamento tra Roma e l’Oriente attraverso il porto di Pozzuoli, il porto di Brindisi e quello di Bari.

 

“Un enorme giacimento culturale” lo ha definito Antonio Cesaro, sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali, presente all’iniziativa. Per sfruttare al massimo tale “giacimento” Cesaro ha assicurato anche un contributo economico da parte del governo. Turismo culturale e percorsi archeologici quindi. Da qui bisogna partire per il rilancio del turismo e del territorio. Il cosiddetto “patrimonio minore” di cui tanta parte dell’Italia è piena, in particolare la Ciociaria e l’Alto Casertano.

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Commenti: 3
  • #1

    il turismo... (lunedì, 16 maggio 2016 17:04)

    Il rilancio del turismo e del territorio... Come se per risolvere il problema che la gente sta letteralmente morendo di fame, bastasse che qualche turista venisse a visitare questi siti pranzando da bassetto oppure al cesari! Non guardate solo quelli coi suv, Guardate chi ha la corrente staccata! Chi gira senza assicurazione! Chi va a rubare per fame e non avrebbe mai pensato di farlo. Sono tanti!

  • #2

    Mario (lunedì, 16 maggio 2016 20:28)

    Infatti... non e' con 4 turisti che si risolve il problema dell'italia ( i minuscola voluta ) chi propone queste "brillanti iniziative" e' a parer mio un emerito IMBECILLE ( maiuscolo voluto.. )

  • #3

    appunto... (martedì, 17 maggio 2016 07:24)

    Ma ugo zannini ne è convinto... beato lui. Che non ha altro a cui pensare...