Pico tra i Borghi più Belli d’Italia

Pico, è “solo” un piccolo comune di circa tremila abitanti in provincia di Frosinone.

 

Il paesino ha però ricevuto la qualifica per entrare nei “Borghi più belli d’Italia”.

 

Il 10 settembre ci sarà la cerimonia e la festa di ammissione.

 

Pico, un gioiello medievale a cavallo tra Lazio e Campania, "…non contando che appena una chiostra di montagne lo divide dal mare" (Sperlonga, Terracina e Gaeta), e porta d’ingresso del Parco Naturale dei Monti Aurunci. A pochi chilometri le abbazie di Montecassino, Trisulti, Casamari, Fossanova fanno da cornice ad una serie di itinerari letterari, naturalistici e legati alle tradizioni millenarie dell’artigianato e della cucina ciociare.

Dalla casa de Le due zittelle Lilla e Nena che “(…) vivevano dunque a un primo piano, in un piccolo appartamento formato da un certo numero di anguste stanze (…)” a Largo San Rocco, dove“ (…)Le belle contadine risalivano a frotte il vicolo verso la piazza chiacchierando”, fino a Largo Carbonaro "(…) Nella parte più alta del paese del P. (...), il Parco è un viaggio reale per “Strade e scale che salgono a piramide, fitte /d ‘intagli, ragnateli di sasso (…)”

 

(E. Montale, Elegia di Pico Farnese ), tra le pagine dei luoghi più cari allo scrittore.

 

Per chi volesse visitare Pico, sarà possibile, a partire da quest’estate, immergersi nella natura attraverso i nuovi Percorsi Montani, sentieri all’interno del Parco Naturale dei Monti Aurunci, immortalati dal Landolfi ne "La Pietra Lunare". Lo scrittore frequentava questi luoghi durante le sue battute di caccia che organizzava con i cugini e si è rifugiato in questo territorio durante il conflitto bellico al fronte di Montecassino.

 

La parte montana si articola in 4 soste principali: Rifugio Pozzo Ranucci, Pozzo la neve, Fossa Rotonda e Valle Vona. Il sentiero rappresenta una delle peculiarità del Sistema Letteratura e Cinema dell’Ecomuseo realizzato dal Parco Naturale dei Monti Aurunci, al fine di materializzare ambiti teorici di studio in luoghi in cui percepire ciò che si è potuto leggere nelle pagine delle opere dei diversi autori.

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Commenti: 5
  • #1

    Giovanni (lunedì, 08 agosto 2016 11:31)

    Carta di qualità:
    2.1.3-2.1.4: compattezza ed omogeneità della massa costruita, armonia ed omogeneità dei volumi costruiti, delle facciate, dei tetti, dei colori delle aperture,...
    Valorizzazione, sviluppo, promozione, animazione...
    Ma ci siete stati a Pico? Come si fa ad ammetterlo tra i "Borghi più belli d'Italia"? Se fossi a Sperlonga, Campodimele, Boville E. e tutti gli altri, RECEDEREI dal club

  • #2

    Franco (venerdì, 12 agosto 2016 16:02)

    bellissimo centro storico, paesaggi incantevoli

  • #3

    Giuseppe (venerdì, 12 agosto 2016 16:04)

    uno dei gioielli della Ciociaria

  • #4

    Mario (domenica, 11 settembre 2016 10:19)

    Giovanni (lunedì, 08 agosto 2016 11:31)
    Io se fossi "a te" mi starei zitto, farei più bella figura.
    prima impara l'italiano: ! "Io se fossi a Sperlonga.. RECEDEREI dal club!" si dice io se fossi Speronga".
    Se sei ignorante non puoi capire nè amare, punto.
    Pico è un bel borgo, come tanti in Italia, con la fortuna di magnifici paesaggi intorno, un parco che va ad affacciarsi sul mare, e un orizzonte a nordest confortato dalla vista dei preappennini e Parco Nazionale d' Abruzzo. Si mangia benissimo.

  • #5

    Luca (lunedì, 26 marzo 2018 16:12)

    Un borgo bellissimo contornato da uno dei paesaggi più gradevoli della Ciociaria. Merita di essere inserito nel club e si spera che altri borghi ciociari possano seguire il suo esempio.