Operazione Cash & Car

Riciclaggio, ricettazione, truffa, falso e sostituzione di persona. Queste le ipotesi di reato. Ben 112 le persone indagate a vario titolo dopo due anni d’indagine.

 

Si tratta di una vasta operazione condotta dalla Polizia Stradale di Frosinone.

 

L’operazione, denominata “Cash & Car”, ha avuto inizio con il ritrovamento di un'autovettura BMW X5 con targhe e telaio contraffatti, trovata nella disponibilità di un pregiudicato di Ceccano, ed ha portato a disarticolare un complesso sistema delinquenziale che ha visto coinvolte agenzie di servizi e intermediazione finanziaria ed alcuni autosaloni della provincia.

Lo stratagemma consisteva nel procacciare persone bisognose di denaro, perché avevano perso il lavoro, per problemi personali o che comunque non erano solvibili.

 

Una volta “reclutato” il malcapitato di turno venivano create false buste paga attestanti inesistenti rapporti di lavoro con aziende esistenti nella provincia di Frosinone (aree di servizio, bar, officine, industrie) oppure venivano aumentati gli importi della retribuzione su buste paga autentiche.

 

Con la complicità dei titolari degli autosaloni, la documentazione veniva utilizzata per la richiesta di finanziamenti per importi mediamente di 15.000 euro finalizzati all'acquisto di autoveicoli. Una volta ottenuto il finanziamento veniva acquistata un'autovettura, che, dopo essere rimasta intestata per pochi giorni al soggetto che si era offerto come prestanome per la richiesta di finanziamento, veniva venduta ad un terzo acquirente in buona fede.

 

Ovviamente il finanziamento non veniva rimborsato, con conseguente azione di rivalsa da parte dell'istituto bancario nei confronti del prestanome, il quale risultava insolvente. In tal modo si ricavava un doppio guadagno consistito nell'acquisto del veicolo a costo zero e nella successiva ed immediata rivendita dello stesso. Le perquisizioni effettuate dalla Polizia Stradale hanno permesso di sequestrare le false documentazioni ed i PC utilizzati per la creazione delle false buste paga. Gli istituti bancari coinvolti hanno tutti sporto querela per truffa essendo stato accertato un danno complessivo di circa 600.000 euro.

 

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Commenti: 3
  • #1

    Hahahaah (giovedì, 11 agosto 2016 12:50)

    Tutti in galera gente di merda!

  • #2

    ma che ca... (giovedì, 11 agosto 2016 20:40)

    Perché ci vuole tutto questo tempo.le forze dell'ordine conoscono bene i soggetti.non devono permettere che si riempiano le tasche

  • #3

    sonod'accordo con #2 (venerdì, 12 agosto 2016 10:33)

    Sono d'accordo con il #2
    Anche se so che tra un centesimo di secondo mi verranno a scrivere che
    LE INDAGINI OCCOOOORRROOOOONOOO ALTRIMENTI I DELINQUENTI CI FREGANO-!!!!