Arrestato in flagranza di reato per incendio doloso. Si tratta di un 43enne di Torre Cajetani, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e la persona.
L’uomo è stato sorpreso dai Carabinieri mentre appiccava il fuoco su un terreno coltivato ad uliveto proprietà di una donna del posto. Le fiamme, a causa del forte vento, si sono propagate velocemente anche nei terreni circostanti distruggendo circa tre ettari di uliveto.
Per spegnere l’incendio sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Fiuggi, il Corpo Forestale dello Stato di Guarcino e personale della Protezione Civile dei comuni di Fiuggi e Vico nel Lazio. Non si conoscono i motivi che hanno indotto l’uomo, che abita nelle vicinanze dell’uliveto ad appiccare il fuoco. I carabinieri lo hanno tradotto presso il proprio domicilio in regime degli arresti domiciliari.
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criminale (giovedì, 18 agosto 2016 07:36)
Dovevate buttarcelo dentro all'incendio.
cittadino (giovedì, 18 agosto 2016 08:04)
mettetelo in cella e buttate le chiavi. per questo pazzo e la giusta pena.
Franco MOCCI (giovedì, 18 agosto 2016 15:15)
Ritengo che i motivi scatenanti per commettere reati cosi gravi contro un patrimonio di grande valore come un uliveto possano derivare solo da una mente gravemente disturbata come quella di questo povero cristiano,che di fatto per i suoi precedenti non doveva essere lasciato in liberta' di agire.Di certo questo individuo non sa neppure che noi ulivicoltori non siamo proprietari bensi custodi di un inestimabile patrimonio che da un frutto molto importante per la nostra vita. Per aver commesso un cosi grave danno all'ulivicoltura,quando persone come me si adoperano per un intero anno alla cura dell'ulivo e in questo particolare periodo lottano con ogni mezzo possibile per sconfiggere il più dannoso degli insetti,la mosca olearia,come pena minima lo terrei un anno in carcere di rigore e non agli arresti domiciliari.
dovrebbe crepare (giovedì, 18 agosto 2016 15:30)
Chi commette questi reati oltre ad essere uno squilibrato senza ritegno ed un rifiuto della società, risulta anche mostrare un egoismo verso tutto e tutti nonché forme di gratuito esibizionismo tipico dei malati mentali come loro. In sostanza queste merde non dovrebbero girare liberi ma negli ospedali psichiatrici ad eseguire lavori forzati oppure eliminati con una puntura letale almeno non sarebbero un costo per la società.