Sequestrato Impianto Fotovoltaico, Beni Mobili ed Immobili per circa 15 Milioni di Euro

Villa Santa Lucia. Sequestro preventivo finalizzato alla confisca.

 

Si tratta di un imponente impianto fotovoltaico, nonché di conti correnti, beni mobili ed immobili, il tutto per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro.

 

Nel corso delle indagini esperite, i Finanzieri sono riusciti a dimostrare che il management di una società, con sede in Merano, si è reso responsabile nel tempo del reato di indebite percezioni di erogazioni pubbliche (ex art. 316-ter c.p.).

 

In pratica ha illecitamente ottenuto contributi pubblici, sotto forma di incentivi per la produzione di energia fotovoltaica, per oltre 2 milioni di euro, attraverso anche la presentazione di false attestazioni che hanno consentito di creare ad arte e del tutto fittiziamente i presupposti per ottenerli.

 

In tal senso, ad esempio, è stato falsamente attestato che sul terreno, ove è stata poi costruita la centrale fotovoltaica, non vi erano aree boschive mentre nel corso delle indagini esperite è stata rinvenuta documentazione ufficiale attestante esattamente il contrario.

 

Tale opera - ben visibile sull’asse autostradale “Roma-Napoli” - è stata realizzata e messa in funzione in totale spregio della normativa vigente, con l’evidente scopo di garantire agli indagati (due italiani e due tedeschi) un ingente profitto legato ai notevoli incentivi previsti per la produzione di energia fotovoltaica. I contributi in parola sono stati erogati dalla GSE S.p.a. (“Gestore dei Servizi Energetici” S.p.a.), una società controllata al 100% dal Ministero dell’Economia e, pertanto, a tutti gli effetti un ente pubblico adibito a funzioni pubblicistiche.

 

L’operazione di servizio svolta dalle Fiamme Gialle di Frosinone e denominata “specchio impostore” è semplicemente l’ultima testimonianza, in ordine di tempo, dell’assoluta attenzione posta dal Corpo nella lotta alle indebite percezioni di contributi nazionali e comunitari, a tutela del bilancio dello Stato e dell’Unione Europea.

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Commenti: 1
  • #1

    mah (giovedì, 08 settembre 2016 20:36)

    Ma dico, ma in Italia, le cose le scopriamo sempre dopo che le abbiamo fatte?
    Ma non ci sono dei responsabili che danno l'ok ai finanziamenti, alle pratiche, ai lavori, insomma ma chi firma non dovrebbe essere interdetto a vita con sequestro di tutti i propri beni mobili ed immobili come accade in ogni paese civile e scontare la galera? Perché l'impressione è che tanto, passano un paio di anni e le stesse persone, dico sempre le stesse continuano a fare i soliti impicci.
    Ma con tutti questi soldi non si potevano fare cose più utili?
    Le forze dell'ordine scoprono l'illecito ed il reato e dopo? Dopo inizia il teatro degli avvocati che dura decenni. Ed intanto si ricomincia a delinquere. Ma dove vogliamo andare così?
    Ho scoperto, dati alla mano, che con tutti i soldi derivanti dagli illeciti in Italia si potrebbero assumere 7.000.000 di persone. Cioè praticamente porteremmo la disoccupazione allo 0%. Ma nessuno riesce a fare niente? Vogliamo continuare a fare il teatro a vita?
    Maresciallo, avvocato, giudice, barbiere, parroco, spaghetti, mandolino...