Prima L’estorsione poi L’evasione e la Droga

Erano stati arrestati per estorsione perché avevano minacciato un loro coetaneo per farsi consegnare del denaro. Questi si era però rivolto alla polizia e li aveva fatti arrestare. (leggi: Manette per tre giovani Egiziani)

 

Il giudice li aveva ristretti ai domiciliari ma questi invece se ne andava in giro come niente fosse. È stata una voltante che, nel transitare su via Vado del Tufo, ha notato un giovane i cui tratti somatici corrispondevano ad uno dei 3 egiziani arrestatati il giorno precedente.

 

I fatti. Notato il ragazzo gli operatori procedono al fermo del ragazzo e lo identificano. L’intuizione dei poliziotti si rivela esatta: è il 19enne egiziano arrestato per estorsione, in concorso con altri 3 connazionali in danno di un coetaneo. Il giovane ammette di essersi allontanato dall’abitazione per recarsi in Questura con l’intento di chiedere la restituzione del telefonino cellulare che gli era stato sequestrato ed utilizzato per organizzare il piano criminoso.

 

Nel corso degli accertamenti l’atteggiamento del nordafricano si fa sempre più nervoso ed insofferente, tanto che gli agenti decidono di procedere a perquisizione personale, che da esito positivo. Nella tasca del giubbino si rinviene un pezzo di sostanza di stupefacente di tipo hashish, dal peso netto di gr.20. Gli inquirenti decidono di effettuare anche una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 19enne.

 

Arrivati nel pressi dell’abitazione il giovane riferisce di non avere le chiavi del portone, ma poteva comunque rincasare perché nell’appartamento vi erano altri suoi connazionali. Dopo diversi tentativi, i poliziotti giungono alla certezza che presso il domicilio non ci fossero inquilini, nemmeno l’ egiziano di 20 anni, anche lui in regine di arresti domiciliari per i fatti del 12 ottobre.

 

Gli agenti contattano così la sala operativa che diramata la nota di ricerca dell’evaso, che viene rintracciato in serata, nella zona bassa di Frosinone. Il 20enne dichiara di aver trasgredito il provvedimento soltanto per recarsi a cena, ma pur se non munito di chiavi d’ingresso dell’abitazione, consente comunque agli agenti di procedere alla perquisizione domiciliare, che da esito negativo. Per i due egiziani scatta l’arresto per evasione e, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, sono associati alla locale Casa Circondariale.

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