Polizia tra i Banchi di Scuola

Polizia a scuola per parlare di cyberbullismo. Accade a Fiuggi preso l’istituto alberghiero.

 

In cattedra il Direttore Tecnico Capo della Questura di Frosinone Dr.ssa Cristina Pagliarosi ed il Sostituto Commissario Tiziana Belli, Responsabile della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Frosinone.

 

A differenza del tradizionale bullismo in cui le vittime, lontane dall’aula scolastica, trovavano, quasi sempre, un rifugio sicuro dall’ostilità dei compagni di classe, nel cyberbullismo le persecuzioni possono non terminare mai. I cyberbulli, con la tecnologia, non vincolati da limiti temporali e geografici possono accanirsi sulle vittime costantemente, con messaggi, immagini, video offensivi, con effetti devastanti proprio perché amplificati dalla rete.

 

Nel corso dell’incontro con gli studenti, è stato analizzato anche il ruolo svolto dal gruppo, la cui funzionalità può essere duplice: incentivante o disincentivante dell’azione del bullo. Inoltre i giovani studenti sono stati sollecitati ad un uso consapevole del web, con grande attenzione al contenuto dei selfie che quotidianamente vengono postati sui social, evitando di fotografarsi in situazioni di intimità.

 

A sostegno di quanto esposto, il personale della Polizia di Stato ha fatto riferimento a recenti episodi di cronaca e mostrato alcuni video illustrativi dei pericoli che possono derivare da un uso sconsiderato dei social. “Accendere la mente” prima di accedere al web.

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Commenti: 1
  • #1

    Ahah (giovedì, 10 novembre 2016 21:22)

    Sono contento che nella nostra provincia la polizia stia svolgendo da tempo ed in modo così capillare i suddetti incontri per un problema crescente, sottovalutato e di difficile comprensione da parte di troppi genitori, che per vari motivi, vuoi per mancanza di tempo, vuoi per pigrizia e menefreghismo o vuoi per completa ignoranza verso le nuove tecniche criminose che si celano nei meandri della rete, spesso sono completamenti ignari delle vicende che coinvolgono i propri figli. Personalmente sono grato ai sopra citati dirigenti, dal momento che abbiamo avuto bisogno del loro aiuto proprio per ragioni del genere. Il problema è profondo. Tanto, quanto nascosto purtroppo. Controlliamo i nostri figli. Stiamo loro vicino. Non esitiamo a recarci immediatamente in questura per ogni dubbio o per qualsiasi indizio. La rete è satura di pedofili, ricattatori e perversi malati mentali.