Rom nella Rete dei Carabinieri

Doveva essere in carcere ma se ne andava in giro ad "operare".

 

Si tratta di una nomade 23enne fermata a Ceprano. La giovane era colpita da provvedimento di esecuzione per l’espiazione della pena di 13 anni e 4 mesi.

 

A suo carico numerosi precedenti  per “evasione, furto aggravato e falsa attestazione e dichiarazioni a un pubblico ufficiale”. la 23enne è stata fermata e controllata alla guida di un’autovettura di grossa cilindrata. Era insieme ad un'altra connazionale, provenienti da un campo nomadi della capitale.

A seguito della perquisizione veicolare i carabinieri hanno rinvenuto 2 cacciaviti della lunghezza di cm 27, atti allo scasso. Nel corso delle conseguenti attività di identificazione mediante rilievi dattiloscopici, ci si è resi conto che si trattava in realtà della giovane su cui pendeva un provvedimento di cattura. Espletate le formalità di rito la donna è stata quindi associata alla Casa Circondariale di Roma Rebibbia.

 

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Sempre questa mattina i carabinieri hanno recepito la nota di ricerca di un’autovettura Ford Focus diramata dalla Centrale Operativa di Sora. Secondo la nota gli occupanti dell'auto avevano appena perpetrato un furto in abitazione in Arpino.

 

I militari hanno intercettato il veicolo in A1 nei pressi del casello di Pontecorvo. L'auto è stata costretta ad uscire al casello di Cassino dove si è proceduto all’identificazione e al successivo arresto in flagranza degli occupanti. Si tratta di quattro donne nomadi dimoranti in un campo nomadi del hinterland napoletano (una 47 enne, una 30enne, una 23enne e una 21enne).  

 

Le conseguenti verifiche hanno consentito di accertare che erano state loro a perpetrare il furto, asportando monili in oro e denaro in contante per un valore complessivo di euro 10.000 (diecimila//00) circa. La conducente del mezzo (23enne) veniva anche deferita per guida senza patente.

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Commenti: 6
  • #1

    Medioevo the best (mercoledì, 16 novembre 2016 17:19)

    Una volta le streghe venivano bruciate sul posto per molto meno..

  • #2

    Ahah (mercoledì, 16 novembre 2016 19:17)

    Una 47, una 30, una 23 ed una 21.
    Ma quella più piccola, guardando la più grossa, non si porrà un ragionevole dubbio sui vantaggi di questo tipo di carriera?
    Non sarebbe meglio se se ne tornassero in Romania? Ho sentito dire che c'è li molto lavoro ed è in forte sviluppo. Oppure non se le riprendono? Solo noi, insomma ce le dobbiamo "accattà" ste risorse...

  • #3

    alex (giovedì, 17 novembre 2016 07:46)

    invece delle ladre,andate a fare le prostitute...almeno servite a qualcosa....

  • #4

    ??? (giovedì, 17 novembre 2016 09:04)

    " ... tornassero in Romania ..."
    ...
    Sicuro siano romene? Parecchi nomadi sono tuoi e miei connazionali, a Frosinone già una trentina di anni fa era pieno di "zingari italiani".

  • #5

    Asclepio (giovedì, 17 novembre 2016 09:34)

    Concordo con #4. I nostri rom sono italianissimi. Da non confondere con i romeni.

  • #6

    Ahah (giovedì, 17 novembre 2016 12:03)

    Cavolo è vero!
    Molti sono cittadini frusinati. Anzi magari vanno anche allo stadio...
    Che tristezza!